lunedi` 20 maggio 2024
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L’avventura sefardita 09/09/2010 -

Beatrice Léroy
L’avventura sefardita
ECIG

Risale all'epoca della distruzione del Tempio di Gerusalemme (68 d.C.) l'insediamento più consistente della Diaspora ebraica nella penisola iberica. Nel 1492, dopo un secolo di politica antigiudaica, protesa alla conversione forzosa degli ebrei, i sovrani di Spagna ne decretarono l'espulsione. Da quel momento i sefarditi si sparsero per tutto il mondo alla ricerca di una terra di rifugio, ricchi di una cultura e di una tradizione che tennero sempre viva e grazie alla quale poterono conservare i tratti salienti della loro identità. Questo saggio racconta la storia di questo esilio consentendo di cogliere il dramma vissuto dal popolo d'Israele e le difficoltà affrontate al fine di mantenere la propria specificità e il profondo sentimento di appartenenza all'ebraismo.

Le rondini di Montecassino 06/09/2010 -

Helena Janeczek
Le rondini di Montecassino
Guanda


Nel 1997 ha stupito con il romanzo Lezioni di tenebra, il racconto di un viaggio di ritorno di una donna e sua figlia (l’autrice e la madre) da Auschwitz. Ora Helena Janeczek (nata in Germania da una famiglia di ebrei polacchi 46 anni fa, vive in Italia dal 1983) pubblica un grande affresco che parte dalla storica battaglia di Montecassino tra nazisti e alleati che portò alla distruzione dell’abbazia benedettina.
L’idea di fondo di questo romanzo è che ciò che ci lega al passato non è tanto una lezione che avremmo dovuto imparare, ma un rapporto diretto tra noi e coloro che abbiamo amato.

Gli ebrei in Europa 02/09/2010 -

Friedrich Battenberg
Gli ebrei in Europa
ECIG


Quanto hanno inciso le vicende dell'Europa nella storia degli ebrei dalle origini della diaspora alla shoah? E quale il segreto di una minoranza che, nonostante le persecuzioni, è riuscita a sopravvivere fino a creare una propria nazione? Pur senza pretendere di esaurire in un volume tutta la complessità della storia degli ebrei in Europa, il quadro che emerge da questo libro offre un'affascinante analisi degli avvenimenti che hanno visto protagonisti questi ebrei nello sfondo dei rapporti tra questa minoranza e il mondo cristiano. Il libro di Battenberg è un valido strumento non solo per lo storico ma anche per chi voglia tentare un approccio a una storia e una cultura millenarie, che hanno contribuito alla formazione dell'Europa e patito pregiudizi e persecuzioni.

I cinque libri di Isacco Blumenfeld 30/08/2010 -

Angel Wagenstein
I cinque libri di Isacco Blumenfeld
Baldini Castaldi Dalai


Sballottato dalle onde tempestose della Storia, Isacco Jakob Blumenfeld, mite sarto della Galizia, si ritrova a cambiare nazionalità innumerevoli volte. Assiste al crollo dell’Impero asburgico, scampa alla Shoah e vive l’avvento del comunismo. Nella sua esistenza passa attraverso due guerre mondiali, tre campi di concentramento e cinque patrie, sempre con l’atteggiamento di chi preferisce evitare l’azione limitandosi a sopportare con dignità. Le sue peripezie e quelle dei suoi compagni di sventura, come il rabbino ateo Bendavid e i vecchi dello shtetl di Kolodez, ossessionati dalle vicende della famiglia Rothschild, animano un’odissea tragicomica che rinvigorisce la tradizione della migliore letteratura centroeuropea, in un’alternanza di toni cui fa da contrappunto lo spietato umorismo delle barzellette ebraiche.

Sopravvivere e vivere 26/08/2010 -

Denise Epstein
Sopravvivere e vivere
Adelphi


Il drammatico destino della scrittrice ebrea Irène Némirovsky - nata a Kiev nel 1901, sfuggita alla rivoluzione bolscevica nel 1917 e morta ad Auschwitz nel 1942 – rivive in questa lunga intervista di Clémence Boulouque a Denise Esptein la figlia maggiore della Némirovsky che con straziata pietas filiale farà conoscere al mondo il capolavoro della madre “Suite francese” ricopiandolo per poi darlo alle stampe nel 2004.
In queste pagine, dense di emozione e non prive di punte polemiche, Denise ripercorre, con la limpida chiarezza del suo spirito indomabile ma anche con l’arguzia e l’ironia che le sono proprie, un’esistenza in cui le assenze hanno pesato più delle presenze, e la memoria (e la difesa della memoria stessa) ha svolto un ruolo determinante.

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