venerdi 26 aprile 2024
CHI SIAMO SUGGERIMENTI IMMAGINI RASSEGNA STAMPA RUBRICHE STORIA
I numeri telefonici delle redazioni
dei principali telegiornali italiani.
Stampa articolo
Ingrandisci articolo
Clicca su e-mail per inviare a chi vuoi la pagina che hai appena letto
Caro/a abbonato/a,
CLICCA QUI per vedere
la HOME PAGE

vai alla pagina twitter
CLICCA QUI per vedere il VIDEO

Non dimenticheremo mail gli orrori del 7 ottobre (a cura di Giorgio Pavoncello) 15/01/2024


Clicca qui






Il Foglio Rassegna Stampa
04.01.2017 Angelo Panebianco: pochi in Italia come lui
Capace di smascherare la comodità ideologica

Testata: Il Foglio
Data: 04 gennaio 2017
Pagina: 3
Autore: la redazione del Foglio
Titolo: «Perché ci sono pochi Panebianco in Italia»

Riprendiamo dal FOGLIO di oggi, 04/01/2017, a pag. 3, l'editoriale "Perché ci sono pochi Panebianco in Italia".

Ecco l'analisi di Angelo Panebianco, dal Corriere della Sera di ieri: http://www.informazionecorretta.com/main.php?mediaId=2&sez=120&id=64907

Immagine correlata
Angelo Panebianco

Perché, a dispetto di ogni evidenza, a dispetto dei santi (è il caso di dirlo), tante persone negano che quella dichiarata, non solo contro altri musulmani ma anche contro gli occidentali, sia una guerra religiosamente motivata?”. Lucido come sempre, Angelo Panebianco si è posto ieri sul Corriere una domanda cruciale. Cruciale, se ci fossero orecchie per intendere, soprattutto per la nostra classe politica e intellettuale. Perché sono così poche le persone disposte a riconoscere i fatti, che c’è una guerra “religiosamente motivata?”. Panebianco indica due eccellenti risposte. La prima è che “ammettere che l’islam c’entri significa doversi porre domande scomode, fastidiose, sugli atteggiamenti del mondo islamico nei confronti della società aperta occidentale”.

La seconda ha a che fare con la scristianizzazione. Quanto meno nel senso che la scristianizzazione “porta con sé l’impossibilità di capire” che esista gente disposta ad ammazzare e farsi ammazzare per la religione. Ma c’è una terza domanda, che Panebianco evita di esplicitare ma che è inevitabile. La poniamo noi, in vece sua: perché in Italia esistono così poche persone come Panebianco, in grado di vedere le cose e chiamarle col loro nome? Perché in Italia è così difficile essere “assaliti dalla realtà” – come è accaduto a molti intellettuali progressisti e pure “pacifisti” americani dopo l’11/9, come accade sempre più spesso a intellettuali goscista francesi, o a pacati politici tedeschi? La risposta è multipla. Ne suggeriamo una: in Italia la coperta dell’ideologia – persino quella di matrice religiosa – è così confortevole, per quanto corta, e garantisce ancora un potere residuale nell’opinione pubblica, che in tanti preferiscono rimanere ben coperti sotto.

Per inviare la propria opinione al Foglio, telefonare 06/589090, oppure cliccare sulla e-mail sottostante


lettere@ilfoglio.it

Condividi sui social network:



Se ritieni questa pagina importante, mandala a tutti i tuoi amici cliccando qui

www.jerusalemonline.com
SCRIVI A IC RISPONDE DEBORAH FAIT