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Il Manifesto Rassegna Stampa
19.06.2012 Israele, scarcerazione per Mahmoud Sarsak
a patto che interrompa lo sciopero della fame

Testata: Il Manifesto
Data: 19 giugno 2012
Pagina: 8
Autore: Redazione del Manifesto
Titolo: «Presto libero il calciatore palestinese»

Riportiamo dal MANIFESTO di oggi, 19/06/2012, a pag. 8, la breve dal titolo "Presto libero il calciatore palestinese".
Sarsak è a casa, Gilad Shalit ha atteso più di 5 anni e ci sono voluti più di mille criminali in libertà. Anche da episodi come questo, si vede la differenza fra democrazia e dittatura. La prima viene criticata dagli odiatori di Israele, che plaudono invece alle seconde.


Mahmoud Sarsak

Le pressioni su Israele, giunte anche dal mondo del calcio internazionale (ma non quello italiano), sembrano aver finalmente raggiunto lo scopo. Il calciatore della nazionale palestinese, Mahmoud Sarsak, sarà liberato il 10 luglio in cambio della fine dello sciopero della fame che ha attuato per 90 giorni. Sarebbe questo l'accordo che il giocatore palestinese, prigioniero in Israele da tre anni senza mai aver subito un processo, avrebbe raggiunto ieri con le autorità israeliane. A dare la notizia è stato il suo avvocato Mohammed Jabarin. «Mahmoud sarà trasferito domani (oggi) in un ospedale civile per ricevere cure adeguate e il 10 luglio tornerà a Gaza», ha detto il legale. Dopo tre mesi di sciopero della fame contro la legge sui «combattenti illegali» applicata da Israele verso i palestinesi di Gaza (prevede il carcere senza processo a tempo indeterminato, come la detenzione amministrativa in Cisgiordania), Sarsak deciso di accettare il compromesso, di fronte alla prospettiva concreta di un ulteriore rinnovo della detenzione da parte delle autorità israeliane. Originario di Rafah (Gaza), l’atleta palestinese ha attirato negli ultimi giorni l'attenzione dell'opinione pubblica mondiale, in particolare del mondo del calcio. Oltre alle pressioni della Fifa su Israele, sono giunti appelli da singoli giocatori ed esponenti dello sport mondiale a favore della sua liberazione.

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