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Il Manifesto Rassegna Stampa
10.05.2012 Mettere insieme due notizie che non sono collegate e non fornire i dettagli
La disinformazione del quotidiano di Rocca Cannuccia

Testata: Il Manifesto
Data: 10 maggio 2012
Pagina: 9
Autore: Redazione del Manifesto
Titolo: «Due detenuti palestinesi in pericolo di vita»

Riportiamo dal MANIFESTO di oggi, 10/05/2012, a pag. 9, la breve dal titolo "Due detenuti palestinesi in pericolo di vita".


Khader Adnan, terrorista palestinese legato alla jihad islamica. E' stato il primo detenuto a fare lo sciopero della fame

Sulle detenzioni amministrative e sulla loro necessità per impedire attentati in Israele, IC si è già espressa ieri commentando l'articolo di Fabio Scuto (http://www.informazionecorretta.com/main.php?mediaId=4&sez=120&id=44451). A rendere 'interessante' la breve che pubblichiamo è la sua conclusione : "  Intanto è stato scarcerato l’attivista italiano Marco, arrestato l’11 aprile a Hebron. Marco aveva scelto di rimanere in carcere e di opporsi alla deportazione. Alla fine è riuscito a vincere la sua battaglia. ". Che cosa c'entra con lo sciopero della fame dei detenuti palestinesi? Chi è questo non meglio specificato Marco? Perchè è stato arrestato? E quale battaglia avrebbe vinto?
Ricordiamo alla redazione del Manifesto che il verbo inglese to deport in italiano si traduce con espellere, non deportare.
E' questo il modo di fare informazione ?
Ecco la breve:

Si teme per la vita dei due prigionieri politici palestinesi Bilal Diab e Thaer Halahleh. Giunti al 73esimo giorno di sciopero della fame contro la pratica della detenzione amministrativa (senza processo), le loro condizioni di salute sono critiche. Lunedì la Corte Suprema israeliana aveva rigettato il loro appello ma i due detenuti continuano lo sciopero della fame. Assieme a loro rifiutano il cibo altri 1.600 prigionieri rinchiusi nelle carceri di Israele. Il presidente dell’Anp, Mahmoud Abbas, ha lanciato un avvertimento: se anche solo uno dei palestinesi in sciopero della fame perderà la vita, «sarà un disastro, nessuno sarà in rado di tenere sotto controllo la situazione ». In Cisgiordania e Gaza proseguono le manifestazioni in sostegno della protesta nelle carceri. Decine di giovani ieri hanno sbarrato le porte di ingresso della sede dell’Onu a Ramallah. All’Università di Tel Aviv una sessantina di studenti palestinesi e una decina di attivisti israeliani hanno tenuto un sit-in di protesta. Intanto è stato scarcerato l’attivista italiano Marco, arrestato l’11 aprile a Hebron. Marco aveva scelto di rimanere in carcere e di opporsi alla deportazione. Alla fine è riuscito a vincere la sua battaglia.

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