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Internazionale Rassegna Stampa
08.02.2008 La faziosità di Rami Khouri
sulla situazione di Gaza

Testata: Internazionale
Data: 08 febbraio 2008
Pagina: 0
Autore: Rami Khouri
Titolo: «Parole al vento»
Il sommario dell'articolo anti-israeliano del columnist del Daily Star
di Beirut, Rami Khouri recita così:_'' L'invito a usare la
"creatività" per i problemi di Gaza è un'arma di distruzione di massa
morale.''

Basta avvedersi con occhiata sommaria. I titoli dei pezzi
giornalistici firmati da Khouri sono sempre anti-israeliani.

Due hyperlink, di cui vi forniamo memoria a pié di pagina, ci
raccontano di questo galantuomo di origini palestinesi-giordane,
cittadino americano, Senior fellow della JFK School of Government di
Harvard.


Quest'ultimo pezzo dedicato a Israele e a l'impasse di Gaza ci
'suggerisce' che:_''Israele ha cercato di costringere gli stati arabi
vicini ad assumersi una doppia responsabilità: accogliere i rifugiati
palestinesi e reprimere il movimento nazionale di resistenza nato in
seguito alla creazione di Israele, all'occupazione e al conseguente
esilio dei palestinesi.''


Vorremo far notare che il "movimento di resistenza nazionale",  cioè l'OLP
è stato ostracizzato, spesso non a torto, proprio dai governi 'amici'
della regione mediorientale
.

E ancora:_'' L'invito di Rice alla creatività rappresenta un tentativo
da quattro soldi di ignorare sia le conseguenze morali, politiche e
giuridiche di decenni di violenze commesse dagli israeliani a Gaza,
sia il rifiuto di Washington di accettare la realtà della vittoria
elettorale di Hamas del 2006
.''


Khouri mal cela il nodo del problema di Gaza, fatto che i commentatori
filo-palestinesi eludono con perizia collaudata: Israele  per poter
dialogare con Hamas deve, a parer nostro e non solo (vd. intervista a
Mr. Middleast Tony Blair, Corriere della Sera del 07 Febbraio 2008,
pag 15), vedersi riconosciuto il supremo diritto all'esistenza.

I sudditi straziati di Gaza sono ostaggio non del governo Olmert,
bensì di una dirigenza, quella di Hamas, intenta a riversare sulle
membra dei suoi sudditi (a cui riconosce ben poca rilevanza ) il
prezzo di una guerra, disumana e asimmetrica, che rimane l'ultimo
strumento a disposizione per il perseguimento di una politica a somma
zero, a-negoziale.


Khouri soffia ancora:_''Due leader arabi stanno pagando il prezzo
politico di questa crisi: il presidente egiziano Hosni Mubarak e il
presidente palestinese Abu Mazen. Israele e gli Stati Uniti hanno
cercato senza successo di usarli per controllare Gaza, impedire
l'ascesa di Hamas e difendere Israele dalla rabbia dei palestinesi,
come hanno usato il governo giordano e quello libanese per le stesse
ragioni.''

Ci vuole coraggio per sostenere che i 'poveri' Abu Mazen e Hosni
Mubarak siano ostaggio di Usa e Israele.

Sarebbe più onesto affermare che i due tiranni in questione, siano
vittime della natura dittatoriale dei regimi ereditati e mantenuti e
del disinvolto utilizzo della retorica anti-occidentale di cui si
avvalgono sui rispettivi fronti interni.
Cosa che si ritorce loro contro a ogni pié sospinto, nelle relazioni
(inevitabili) con l'Occidente di cui anche Israele è parte.


Per saperne di più su Rami Khouri:

http://www.internazionale.it/firme/archivio.php?author_id=42
http://belfercenter.ksg.harvard.edu/experts/952/rami_khouri.html

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