E' ufficiale: eletto al parlamento europeo il primo neonazista dichiarato Cronaca di Noam Benjamin
Testata: Autore: Noam Benjamin Titolo: «Rotto il tabù a Berlino: eletto un neonazista»
Riprendiamo dal GIORNALE di oggi, 26/05/2014, a pag. 11, l'articolo di Noam Benjamin dal titolo "Rotto il tabù a Berlino: eletto un neonazista".
Il simbolo del partito neonazista Nationaldemokratische Partei Deutschlands
Sorpresa dalla Germania: la Repubblica federale invierà a Strasburgo un parlamentare neonazista. Nessun rigurgito dell'estrema destra visto che il Nationaldemokratische Partei Deutschlands, il Partito nazional-democratico tedesco ha raccolto solo 1,1%. In Germania la nostalgia del Terzo Reich resta sostanzialmente al bando,anche se la prima volta di un neonazista eletto fa impressione perché interrompe un tabù. Il seggio attribuito all'Ndp è la conseguenza dell'abrogazione lo scorso febbraio da parte della Corte costituzionale tedesca della soglia del 5% che aveva finora impedito ai partiti minori l'accesso al Parlamento europeo. Con il proporzionale puro anche i tedeschi sperimentano la frammentazione politica: uno strapuntino ciascuno va dunque ai Pirati, al Partito della Famiglia, ai Liberi elettori e, per la gioia di Dudù, a un rappresentante del Tierschutzpartei, il Partito perla protezione degli animali. Novità di rilievo nel drappello di 96 parlamentari tedeschi saranno i deputati di Alternative für Deutschland, il partito euroscettico che chiede l'eutanasia per la moneta unica europea e la riduzione delle competenze di Bruxelles. Con il 7,5% dei voti, la formazione dell'economista Bernd Lücke è la vera vincitrice del voto in Germania. ll suo ingresso nell'arena politica è recentissimo: AfD si è presentata per la prima volta alle legislative dello scorso settembre sfiorando con il 4,7% l'ingresso al Bundestag (per il quale la soglia del 5% invece resta). Domenica AfD ha quasi provocato l'estinzione dei Liberali, precipitati a 13,3% dall' 11 % ottenuto nel 2009. Qualche danno il professor Lücke lo ha procurato anche all'Unione, il partito conservatore di ispirazione popolare che si regge su due gambe. La Cdu di Angela Merkel si conferma prima formazione di Germania con un comodo 30,4% e la cancelliera resta saldamente al centro dello schieramento politico. I fratelli bavaresi della Csu hanno perso invece ben due punti su scala nazionale, scendendo dal 7 al 5%. Un tracollo se si considera che il partito cristiano-sociale si presenta solo in Baviera. Diretto e sincero, il governatore bavarese e leader della Csu Horst Seehofer ha parlato di «amara delusione». Festa grande invece in casa socialdemocratica: l'Spd vola al 27,2% recuperando 7 punti sul peggior risultato della sua storia ottenuto nel 2009. Il vice-cancelliere Sigmar Gabriel si è molto complimentato con Martin Schulz, presidente uscente del Parlamento europeo, che ha tirato la volata al primo partito della sinistra tedesca. In lieve calo sul risultato del 2009, infine, i Verdi che con il 10,7% fanno comunque meglio delle politiche e si confermano terzo partito in Germania, mentre i social-comunisti di Die Linke ottengono il 7,5 per cento. Prima ancora della chiusura delle urne la cancelliera tedesca ha dato consueta prova di pragmatismo: Merkel ha convocato per oggi stesso una riunione con gli alleati digoverno (Csu e Spd) al fine di decidere chi guiderà la Commissione europea
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