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Non dimenticheremo mail gli orrori del 7 ottobre (a cura di Giorgio Pavoncello) 15/01/2024


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Rassegna Stampa
06.05.2014 Yom Hazicharon, il Giorno del Ricordo dei caduti di Israele
Commento di Fiamma Nirenstein

Testata:
Autore: Fiamma Nirenstein
Titolo: «Israele ricorda 30.000 caduti senza lacrime»
Riprendiamo dal GIORNALE di oggi, 06/05/2014, a pag. 14, l'articolo di Fiamma Nirenstein dal titolo   "Israele ricorda 30.000 caduti senza lacrime".

            
Fiamma Nirenstein           Celebrazione di Yom Hazikaron al Kotel


Se volete capire cos’è davvero Israele, guar­date a cosa sta è acca­duto nelle ore di pas­saggio fra il Giorno del ricor­do dei 23169 soldati uccisi nel­le guerre dal ’48 in poi, più i 10mila uccisi in attentati terro­ristici, e ieri sera, quando co­mincia Yom Azmaut, il 66esi­mo Giorno dell’Indipenden­za: un’esplosione di canti,fuo­chi, felicità però mista alla gra­titudine per quei ragazzi il cui il futuro è solo nei sogni dei lo­ro cari.
«Per chi ha un caduto -ha detto Bibi Netanyahu che ha perso il fratello Yoni a Enteb­be- ogni giorno è il Giorno del­la Memoria ». E ogni giorno è il giorno dell’Indipendenza. Il popolo ebraico, che ha cono­sciuto la Shoah (non il moto­re, ma l’ostacolo sulla strada della sua liberazione naziona­le) e le persecuzioni (gli egizia­ni, i romani,i cristiani..) guar­da con occhi innamorati alla sua creazione, un Paese che ha inventato i migliori sistemi di irrigazione, le migliori me­dicine, i computer più avanza­ti, la democrazia più abrasiva, che insegna la pace a scuola, un giardino in mezzo al deser­to morale e fisico dell’odio che lo circonda.
Israele ha mescolato settan­tasette diaspore giunte nella miseria, ha subito il rifiuto ara­bo alla partizione.
Oggi, dai poco più di seicen­tomila cittadini che vivevano qui nel ’48,è arrivata a una po­polazione di 8 milioni e 120mi­la residenti, di cui un milione e settecentomila arabi, tutti uguali davanti alla legge, men­tre i Paesi arabi sono tutti ju­denrein .
Di fronte a questi fatti, se Israele deve gestire con caute­la una trattativa sempre rifiu­tata dai suoi interlocutori, so­lo gli sciocchi o gli odiatori possono non capire il perché.

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