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Rassegna Stampa
09.03.2014 Un piano segreto per islamizzare le scuole britanniche
Cronaca di Erica Orsini

Testata:
Autore: Erica Orsini
Titolo: «Un piano segreto per islamizzare le scuole britanniche»

Riprendiamo dal GIORNALE di oggi, 09/03/2014, a pag. 14, con il titolo "Un piano segreto per islamizzare le scuole britanniche", l'articolo di Erica Orsini. La Shari'a avanza in Inghilterra e nessun paese coglie i segnali di un pericolo che tra breve sarà una realtà anche in Europa.
Ecco l'articolo:

Londra Un piano preciso per far cacciare i presidi delle scuole non religiose e rimpiazzarli con autorità scolastiche più inclini a far osservare i principi islamici. La polizia di Birmingham e il di­partimento dell'Istruzione han­no aperto un'inchiesta sull' «Ope­razione Cavallo di Troia», un ca­so che vede coinvolte quattro scuole pubbliche della città. An­cora non è chiaro se si tratti di una montatura e il condizionale è d'obbligo nella descrizione di una vicenda che però si basa an­che su molti riscontri concreti. Negli ultimi mesi a Birmingham, per motivi tutt'ora inspiegabili, i presidi di alcune scuole hanno dato le dimissioni o sono stati ri­mossi in seguito ai pessimi rap­porti intercorsi tra quest'ultimi e i rappresentanti scolastici degli istituti. Una situazione piuttosto anomala, mai riscontrata in altre città inglesi.

Ora la Bbc ha potuto leggere l'inquietante contenuto di una lettera che sarebbe stata manda­ta nel 2013 da un gruppo inpreci­sato di estremisti islamici a ben 12 scuole di Birmingham. Tra queste vi sarebbero anche le quattro scuole in cui i vertici sco­last­icihannosubitopesanticam­biamenti. Nella lettera, apparen­temente scritta da qualcuno di Birmingham ad un «contatto» a Bradford, si afferma che i genitori delle scuole devono venir inco­raggiati a rivoltarsi contro i vertici scolastici nel caso si scoprisse che gli alunni vengono «corrotti con l'educazione sessuale, gli in­segnamenti sull'esistenza degli omosessuali, le preghiere cristia­ne e lo svolgimento di attività sportive miste». Tra le altre cose, la lettera sostiene che il gruppo che sta organizzando tutto que­sto ha già creato notevole insu­bordinazione a Birmingham e il risultato sta nel fatto che ora «ab­biamo le nostre Accademie e stia­mo impadronendoci di altre scuole».
Insomma, secondo questa missiva, vi sarebbe un complotto da parte degli estremisti dell' Islam che punta ad impadronirsi delle scuole non religiose della città, fomentando dissapori tra le rappresentanze scolastiche e i vertici fino a che insegnanti e do­centi non vengono rimpiazzati da altri simpatizzanti dell'Islam. Un «cavallo di Troia» islamico per l'appunto, che agisce all'inter­no per raggiungere i propri fini. Il gruppo utilizza tutte le informa­zi­oni pubbliche che possono ve­nirgli utili, primi fra tutti i rappor­ti dell'Ofsted, l'osservatorio uffi­ciale che fotografa minuziosa­mente la realtà delle scuole pub­bliche del Paese. Vengono così identificate le scuole nelle aree con una forte predominanza isla­mica che ancora non corrispon­dono ai criteri richiesti dal grup­po, vengono contattati i genitori ritenuti più adatti a seminare ziz­zania, quelli più inclini ad aderi­re all'operazione.
Sono in molti ad affermare che la lettera è falsa, ma il portavoce del Comune di Birmingham ha confermato che il documento esi­ste e che ha già condotto a diverse inchieste. Sebbene all'inizio il di­partimento dell'Istruzione aves­se deciso di non coinvolgere la po­lizia,
poi era stato costretto a tor­nare sui propri passi. L'Associa­zione Nazionale dei Presidi ave­va in­fatti espresso forte preoccu­pazione perché alcuni suoi mem­bri avevano ricevuto altre lettere in cui si avvertiva dell'esistenza di un gruppo estremista che sta­va pia­nificando la cacciata di tut­ti i presidi che non volevano pro­muovere i valori islamici nelle lo­ro scuole. A questo punto il caso era diventato anche di competen­za della polizia e il sindacato inse­gnanti ha dichiarato ieri di consi­derare la vicenda estremamente grave. Per sapere se veramente la Gran Bretagna si trova a dover combattere l'ennesima battaglia contro i terroristi della porta ac­canto bisognerà però attendere i risultati delle inchieste.

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