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Rassegna Stampa
24.06.2013 Come il governo italiano chiude gli occhi di fronte al pericolo islamico
Commento di Magdi Cristiano Allam

Testata:
Autore: Magdi Cristiano Allam
Titolo: «Dalla Turchia a Kabul, la nostra politica è cieca»

Sul GIORNALE di oggi, 24/06/2013. a pag.14, con il titolo " Dalla Turchia a Kabul, la nostra politica è cieca", Magdi Cristiano Allam critica il governo italiano per la politica adottata nei confronti dell'islam.


Magdi Cristiano Allam                    Emma Bonino

Possibile che noi italiani abbiamo ri­nunciato all’uso della ragione al punto da non riconoscere più la verità, siamo indifferenti alla libertà al punto da sotto­metterci alla dittatura finanziaria, sia­mo incapaci di perseguire il bene comu­ne al punto da favorire la dittatura isla­mica?
Come è possibile che pur in presenza del calo di 3,8 miliardi di euro di gettito Iva nei primi tre mesi del 2013, conse­guenza incontrovertibile della contra­zione dei consumi, il governo Letta si ostini a volerla aumentarla dal 21 al 22% nonostante la certezza che gli introiti si ridurranno ulteriormente? Come è pos­sibile che di fronte all’incessante moria delle imprese e impoverimento degli ita­liani a causa del più alto livello di tassa­zione e costo del lavoro al mondo, subia­mo inerti il colpo di grazia che da oggi ci verrà impartito con la schedatura di tut­ti i nostri beni e transazioni finanziarie nella banca dati dell’Agenzia delle En­trate (Sid-Sistema di interscambio flus­so dati)? Come è possibile che dopo la conferma che ci sono decine di terroristi islamici italiani o residenti in Italia, in se­no a un migliaio di terroristi islamici con cittadinanza europea che combattono in Siria nel gruppo Jabhat al Nousra (Fronte della Vittoria) legato ad Al Qae­da, l’Italia continua a sostenere i sedi­centi ribelli e si espone a favore dell’in­gresso nell’Unione Europea della Tur­chia, principale alleato degli islamici si­riani, proprio mentre Erdogan reprime violentemente il dissenso interno?
Se usassimo la ragione dovremmo ridur­re anziché aumentare l’Iva, se tenessi­mo alla libertà dovremmo opporci con una sollevazione generale alla schedatu­ra di ogni dettaglio della nostra vita, se avessimo a cuore il bene comune do­vremm­o denunciare l’islam come ideo­logia intrinsecamente violenta senza al­cun pregiudizio nei confronti dei musul­mani come

persone.
A questo punto sollevo un altro interro­gativo:
come è possibile che puntual­mente dopo il clamore sollevato dalla stampa non seguano atti concreti finaliz­zati alla soluzione del problema? Come è possibile che dopo l’accertamento che un giovane ventenne genovese, Giu­liano Ibrahim Delnevo, cattolico con­vertito all’islam, è stato ucciso in Siria combattendo con i terroristi islamici contro i cristiani e i musulmani non sun­niti, non sia stata chiusa e sottoposta a in­dagini neppure la moschea di Genova dove lui aveva subito il lavaggio di cervel­lo? Come è possibile che dopo l’uccisio­ne della cooperatrice Barbara De Anna e del capitano Giuseppe La Rosa, 53esi­mo militare italiano vittima del terrori­smo dei Talebani, l’Italia non decide di ritirare le proprie forze dall’Afghanistan visto che incredibilmente Obama ha le­gittimato i Talebani invitandoli a torna­re al potere dopo esserne stati scalzati da Bush nel 2001? Come è possibile che il ministro degli Esteri Bonino emerga come la capofila dei filo-turchi in Euro­pa sollecitando il via libera al negoziato sull’ingresso nell’Unione Europea della Turchia, proprio quando la repressione violenta delle manifestazioni pacifiche ordinata da Erdogan ha finora provoca­to la­morte di 3 manifestanti e circa 8 mi­la feriti, mentre 11 hanno perso la vista e 59 versano in gravi condizioni?
Anche qui se usassimo la ragione do­vremmo capire che persino un solo ter­rorista islamico italiano costituisce co­munque la punta dell’iceberg tutt’altro da sottovalutare, dove l’iceberg è la fitta e capillare rete di moschee al cui interno si predica l’odio, la violenza e la morte contro gli ebrei, i cristiani, gli apostati e gli infedeli, si pratica il lavaggio di cervel­lo che trasforma le persone in aspiranti suicidi-omicidi. Se tenessimo alla liber­tà dovremmo mettere al bando le mo­schee e dichiarare fuorilegge la sharia, la legge coranica, perché incompatibili con il rispetto dei diritti inalienabili alla vita, alla dignità e alla libertà di tutti sen­zaalcunaeccezione. Seavessimoacuo-reilbenecomunedovremmo­affrancar-cidagliaspiranticarneficidellanostraci-viltàlaicaeliberaledalleradicigiudaico-cr
stiane, da Al Qaedaai Fratelli Musul­mani, compresi i loro burattinai dal­l’Arabia Saudita alla Turchia.


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