sabato 18 maggio 2024
CHI SIAMO SUGGERIMENTI IMMAGINI RASSEGNA STAMPA RUBRICHE STORIA
I numeri telefonici delle redazioni
dei principali telegiornali italiani.
Stampa articolo
Ingrandisci articolo
Clicca su e-mail per inviare a chi vuoi la pagina che hai appena letto
Caro/a abbonato/a,
CLICCA QUI per vedere
la HOME PAGE

vai alla pagina twitter
CLICCA QUI per vedere il VIDEO

Non dimenticheremo mail gli orrori del 7 ottobre (a cura di Giorgio Pavoncello) 15/01/2024


Clicca qui






Rassegna Stampa
19.10.2012 Paesi islamici, nessuna tolleranza per le altre religioni
cronaca di Gian Micalessin

Testata:
Autore: Gian Micalessin
Titolo: «Per l’islam l’odio anti cristiano è legge»

Riportiamo dal GIORNALE di oggi, 19/10/2012, a pag. 19, l'articolo di Gian Micalessin dal titolo "Per l’islam l’odio anti cristiano è legge".


Decapitate chi dice che l'islam è violento

La persecuzione dei cristiani può sem­brare un concetto datato, memoria di seco­li ed epoche andate. O un concetto di parte. Soprattutto se a parlarne è un'organizzazio­ne cattolica. Soprattutto se a venir messi sot­to accusa sono i paesi islamici. Ma i numeri non sono opinioni. E neppure i fatti. Su nu­meri, dati e fatti, raccolti in 196 paesi, si ba­sa il «Rapporto sulla Libertà religiosa nel mondo».Secondo il dossier,realizzato dal­l’ «Aiuto alla Chiesa che soffre»,un’organiz­zazione di Diritto pontificio, i cristiani resta­no la comunità più esposta a discriminazio­ni e persecuzioni.
«Per quanto non siamo l'unico gruppo re­ligioso a dover pagare il prezzo della pro­pria fede - spiega il documento - le diverse denominazioni cristiane sono quelle che oggi soffrono maggiormente a causa di limi­tazioni alla libertà religiosa ». Molte nazioni islamiche confermano la sinistra fama di angoli bui della libertà religiosa. Arabia Sau­dita e Pakistan, per citare due paesi relegati agli ultimi posti della classifica, emergono come luoghi di sopraffazione e discrimina­zione. Luoghi dove il credo dominante mi­naccia i diritti dei cristiani e quelli di tutte le altre minoranze confessionali.
«I cristiani restano il gruppo religioso più discriminato nel mondo visto che il 75% dei casi concernenti la libertà religiosa finisce con il riguardarli - sottolinea Marc Froma­ge,
direttore della sezione francese della “Chiesa che Soffre”».«Su 131 paesi di cultu­ra cristiana­ ribadisce Fromage- non ne esi­ste uno solo in cui la legislazione sulla liber­tà religiosa lasci a desiderare. In cambio su 49 paesi di cultura musulmana almeno 17 non tollerano altre religioni e impongono un controllo forzato a cristiani e non musul­mani, 19 riconoscono teoricamente la liber­tà religiosa, ma non l'applicano in pratica». Per capire il senso di queste affermazioni basta leggersi le schede dedicate a questi due angoli bui. «Gli arresti e le irruzioni del­la polizia nelle case cristiane durante gli in­contri di preghiera- riferisce la sezione sull' Arabia Saudita - sono all'ordine del giorno. Nel marzo 2012 una fatwa del Gran Muftì dell'Arabia Saudita, indicava come neces­saria la distruzione di tutte le chiese nella Penisola arabica». La fotografia offerta dal­la “Chiesa che Soffre” diventa ancora più preoccupante se si leggono le traduzioni di alcuni passi tratti dai libri di testo delle scuo­le pubbliche saudite. «Ebrei e cristiani sono nemici dei credenti e non possono avere l'approvazione dei musulmani» - racco­manda un libro per gli studenti delle supe­riori pubblicato dal Ministero dell'Istruzio­ne di Riad. «Le scimmie sono gli ebrei, il po­polo del Sabbah, i suini sono i cristiani, gli infedeli della comunione di Gesù» - inse­gna un altro libro di terza media saudita. L'istigazione all'odio contro gli esponenti delle altre comunità religiose trova piena re­alizzazione in Pakistan. Lì a gennaio viene assassinato il governatore del Punjab, Sal­man Taseer. La sua unica colpa è aver fatto visita in carcere ad Asia Bibi, una cristiana accusata di aver offeso Maometto e condan­nata a morte in base alla legge sulla blasfe­mia. La legge «nera» sulla blasfemia solo nel 2011 porta 161 persone davanti al giudi­ce. Ma quella legge non limita i suoi effetti all'aula dei tribunali. Almeno nove esecu­zioni sommarie ed extra giudiziali vengono portate a compimento ispirandosi e traen­do giustificazione da quella legge. In quella stessa cornice di violenza e fanatismo s'in­serisce l'uccisione di Shahbaz Bhatti, il mi­nistro per le Minoranze, di fede cattolica uc­ciso il due marzo scorso. A tutto ciò s'ag­giungono gli attacchi indiscriminati contro i non cristiani. «Ogni anno scrive il rappor­to- circa 700 ragazze cristiane e almeno 250 indù vengono rapite, stuprate e costrette a convertirsi». La propagazione e la radicaliz­zazione dell'islam nei Balcani inizia a crea­re situazioni preoccupanti anche in Euro­pa. In alcune aree della Bosnia-Erzegovina «gli ingenti investimenti compiuti da Stati come l'Iran e l'Arabia Saudita» stanno dan­do vita a comunità islamiche sempre più fa­natiche. «In Albania - stando al rapporto ­intimorisce la diffusione di un Islam più in­tollerante, rappresentato da giovani imam formati in Turchia e in Arabia Saudita».

Per inviare la propria opinione al Giornale, cliccare sull'e-mail sottostante


segreteria@ilgiornale.it

Condividi sui social network:



Se ritieni questa pagina importante, mandala a tutti i tuoi amici cliccando qui

www.jerusalemonline.com
SCRIVI A IC RISPONDE DEBORAH FAIT