sabato 18 maggio 2024
CHI SIAMO SUGGERIMENTI IMMAGINI RASSEGNA STAMPA RUBRICHE STORIA
I numeri telefonici delle redazioni
dei principali telegiornali italiani.
Stampa articolo
Ingrandisci articolo
Clicca su e-mail per inviare a chi vuoi la pagina che hai appena letto
Caro/a abbonato/a,
CLICCA QUI per vedere
la HOME PAGE

vai alla pagina twitter
CLICCA QUI per vedere il VIDEO

Non dimenticheremo mail gli orrori del 7 ottobre (a cura di Giorgio Pavoncello) 15/01/2024


Clicca qui






Rassegna Stampa
22.01.2012 Islam sempre più di casa in Europa, moschee nelle chiese senza fedeli
L'analisi di Fiamma Nirenstein

Testata:
Autore: Fiamma Nirenstein
Titolo: «Islam sempre più di casa in Europa, moschee nelle chiese senza fedeli»

Sul GIORNALE di oggi, 22/01/2012, a pag. 12, con il titolo " Islam sempre più di casa in Europa, moschee nelle chiese senza fedeli", Fiamma Nirenstein analizza la prospettiva sempre più vicina di una Europa trasformata in Eurabia.


Moschee piene         Chiese vuote                           Fiamma Nirenstein

La libertà religiosa è cosa sacro­santa, nei secoli segna il diritto al­la diversità fra uomo e uomo. Ma guai se si trasforma, come spesso capita ormai nella nostra società dei diritti, in un gioco a dama, in cui con la propria pedina si man­gia l’altro colore fino ad obliterar­lo. Chi è familiare con la storia del­­l’Islam sa che pregare e costruirsi un luogo di culto al posto di quello ebraico o cristiano è una norma di conquista. Da Hagia Sophia, la Santa Sofia divenuta l’immensa moschea di Costantinopoli quan­do cadde nel 1453, fino al Monte del Tempio ebraico a Gerusa­lemme dove fu costruita la Mo­schea di Al Aqsa, nelle sinagoghe mediorientali in Siria, in Algeria, fino ai templi indiani o ai Bahai in Iran,una volta che l’Islam costrui­sce una moschea, quella, secon­do le scritture è per sempre la casa del popolo musulmano. Tanto che, per converso, Omar non vol­le pregare al Santo Sepolcro per­ché aveva promesso di non occu­parlo.
Oggi l’immigrazione musulma­na in Europa aumenta mentre le Chiese chiudono i battenti: ce ne dà le cifre, impressionanti, Soe­ren Kern, senior fellow del Grup­po di Studi Strategici per le Rela­zioni Transatlantiche basato a Ma­drid. La proliferazione di mo­schee in luoghi di culto cristiani abbandonati, secondo Kern, riflet­te il declino del Cristianesimo e la veloce crescita dell’Islam in Euro­pa, fino al rimpiazzo. La nazione in cui si stanno proprio in questi giorni svolgendo gli ultimi episo­di di questo romanzo è la Germa­nia, a Duisburg dove la Chiesa cat­tolica ha annunciato un piano di chiusura di sei chiese. A Duisburg ci sono 500mila abitanti di cui 100mila musulmani, soprattutto turchi. Il giornale Der Western de­scrive una situazione drammati­ca nei distretti di Hamborn e Marxloh:qui l’unica chiesa che so­p­ravvive è quella di San Pietro e Pa­olo e dovrebbe essere chiusa alla fine del 2012.A Marxloh c’è anche una moschea, la Merkez, dove si possono raccogliere 1200 perso­ne. Per iniziativa del suo presiden­te Mohammed Al, le chiese verran­no trasformate in moschee, ha det­to. La popolazione musulmana è aumentata da 50mila persone nei primi anni Ottanta a 4 milioni, ci sono circa 200 moschee, più 128 in costruzione e 2600 sale di pre­ghiera. Invece, 400 chiese cattoli­che e 100 protestanti sono state chiuse.
In Francia, il numero delle mo­schee è raddoppiato negli ultimi dieci anni raggiungendo le 2000 e Dalil Boubakeur, rettore della Grande Moschea di Parigi, vuole
arrivare a 4000. Invece la Chiesa cattolica ha costruito 20 chiese in dieci anni e ne ha chiuse più di 60. Per forza: anche se in Francia ci so­no 41,6 milioni di cattolici, solo 1,9 milioni si dichiarano pratican­ti, mentre su 4,5 milioni di musul­mani dei 6 di nordafricani o sub­sahariani presenti sul territorio, ben 2,5 vanno alla moschea rego­larmente.
In Inghilterra, la situazione è an­cora più seria: se 930mila musul­mani vanno alla moschea, altret­tanto fanno 913mila anglicani, ma siamo a casa della Regina. Die­cimila chiese sono state chiuse dal 1960, fra cui 8000 chiese meto­diste e 1700 anglicane. Nel 2020 si prevede la chiusura di altre 4000, mentre dall’altra parte ci sono 1700 moschee molte della quali in ex chiese, 2000 sale di preghiera e innumerevoli garage o magazzini trasformati in moschea. Nel di­cembre 2011 il primo ministro Da­vid Cameron ha esclamato «Sia­mo una nazione cristiana e non dobbiamo avere paura di dirlo», ma sa benissimo che coloro che si chiamano cristiani in Inghilterra sono diminuiti del 10 per cento ne­gli ultimi dieci anni.
Intanto il clerico egiziano Ali Abu Al Hasan dalla tv Al Helma, il 6 gennaio ha fatto uno dei tanti an­nunci che galvanizzano e infiam­mano: «Con l’emigrazione musul­mana e il rifiuto europeo di sposar­si
e fare bambini, cento di loro fra dieci anni diventeranno ottanta, e gli ottanta sessanta.. e i quaranta saranno dieci, e poi, non resterà nessuno. L’Europa diventerà un solo Stato islamico». Esagerato? Lo ha detto lui.

Per inviare al Giornale la propria opinione, cliccare sulla e-mail sottostante


segreteria@ilgiornale.it

Condividi sui social network:



Se ritieni questa pagina importante, mandala a tutti i tuoi amici cliccando qui

www.jerusalemonline.com
SCRIVI A IC RISPONDE DEBORAH FAIT