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israele.net Rassegna Stampa
27.10.2023 Tre domande per l’estrema sinistra globale
L'intervento di Yair Lapid, da Israele.net

Testata: israele.net
Data: 27 ottobre 2023
Pagina: 1
Autore: Yair Lapid
Titolo: «Tre domande per l’estrema sinistra globale»
Tre domande per l’estrema sinistra globale
L'intervento di Yair Lapid, da Israele.net

Il premier Lapid:
Yair Lapid

Curioso: 500 morti nel 2002 a Jenin, 500 morti la scorsa settimana  all'ospedale di Gaza - Israele.net - Israele.net
Una manifestazione contro Israele

Ecco la prima domanda: quanti ebrei devono morire prima che la si smetta di incolparci per tutto quello che succede? Perché in quel sabato cupo di due settimane fa, sono state assassinate 1.400 persone. Di quante altre avete bisogno? Altre mille? Diecimila? Sei milioni? Sì, l’ho detto. Ho fatto riferimento alla Shoà. Indelicato, lo so. Gli ebrei lo fanno sempre, vero? Tirano fuori la Shoà per poter fare sempre le vittime. Ma non funziona. Sei milioni per voi sono solo un numero. Come 1.400. Forse il numero vi protegge. In questo modo non dovete pensare alle persone dietro al numero. Alla nonna uccisa insieme alla nipote autistica che amava Harry Potter. Non dovete pensare ad Abigail. Ha 3 anni. Hamas l’ha deportata a Gaza. Chi prende in ostaggio una bambina di 3 anni? Cosa ne faranno? Com’è possibile che ci siano persone che manifestano contro Abigail e a sostegno di quelli che l’hanno rapita? La seconda domanda è questa: i vostri sentimenti vi esonerano dal conoscere i fatti? Capisco che abbiate il sentimento che i palestinesi soffrono, lo sentite davvero, è una sensazione forte. Ma davvero non avete alcun interesse per la realtà dei fatti? Sapete, ad esempio, che Hamas non sostiene affatto la soluzione a due stati? Non vogliono nemmeno liberare la Palestina. Non è questo il genere di movimento che sono. Hamas non è un movimento nazionale palestinese, forse lo confondete con l’Autorità Palestinese. Le due organizzazioni sono acerrime nemiche. Hamas è un’organizzazione islamica estremista, come l’Isis. Il loro obiettivo è un califfato islamico su tutto il Medio Oriente senza ebrei, senza persone LGBT, senza cristiani, anche senza musulmani moderati. E a proposito di persone LGBT, davvero non vi importa che quelli che sostenete impiccano gli omosessuali? A “Queers for Palestine” non interessa Ahmed Abu Marakhia, un giovane palestinese gay che era riuscito a fuggire in Israele ma è stato rapito da Hamas, assassinato e il suo corpo mutilato? Secondo i miei calcoli, questo è il punto in cui smettete di leggere, perché non vi aiuta. La vedete diversamente, quindi ci deve essere qualcosa di sbagliato in ciò che state leggendo, non in come la vedete voi. Per quanto vi riguarda, le mie parole sono una fastidiosa manipolazione che è meglio ignorare. Vi garantisco che potrete trovare fatti che si adattano meglio alle vostre convinzioni. Ci sarà solo un problema: sono falsi. Il motivo per cui sono così disponibili sui vostri social network è che Hamas e gli iraniani finanziano un’enorme rete di disinformazione diretta verso gli algoritmi della sinistra ultra-liberal. Se sei il tipo di persona che cerca su Google “diritti dei trans” o “proteste per il clima”, presto troverai la loro propaganda nel tuo feed. Ti farà sentire bene, ma ti consiglio comunque di verificare come mai a Gaza non ci sono persone trans, nemmeno una. E la terza domanda è questa: sapete che esiste una risposta semplice alle prime due domande? C’è un motivo per cui protestate contro di noi in questi giorni e, come tutto il resto, il motivo ha a che fare con sensazioni di pancia. Giacché, contrariamente a tutto ciò che pensate di voi stessi, a tutto ciò che andate dicendo sull’essere indifferenti al colore della pelle, umani, paladini dei diritti umani e tutto il resto, c’è un altro tratto della vostra personalità: siete antisemiti. So che pensate di non esserlo, ma lo siete. 
(Da: Times of Israel, 25.10.23)

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