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Non dimenticheremo mail gli orrori del 7 ottobre (a cura di Giorgio Pavoncello) 15/01/2024


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israele.net Rassegna Stampa
20.10.2023 Smascherate le menzogne di Hamas sull’ospedale di Gaza (ma nulla convincerà gli odiatori viscerali d’Israele)
Analisi di David Horovitz, da Israele.net

Testata: israele.net
Data: 20 ottobre 2023
Pagina: 1
Autore: David Horovitz
Titolo: «Smascherate le menzogne di Hamas sull’ospedale di Gaza (ma nulla convincerà gli odiatori viscerali d’Israele)»
Smascherate le menzogne di Hamas sull’ospedale di Gaza (ma nulla convincerà gli odiatori viscerali d’Israele)
Analisi di David Horovitz, da Israele.net

Smascherate le menzogne di Hamas sull'ospedale di Gaza (ma nulla convincerà  gli odiatori viscerali d'Israele) - Israele.net - Israele.net
David Horovitz

L'ospedale di Gaza è stato colpito da un missile della Jihad Islamica -  Israele.net - Israele.net

Al diradarsi della nebbia di guerra, o meglio della pesante coltre di disinformazione di Hamas, appare ormai chiaro che a Gaza non è stato colpito un ospedale ma un parcheggio dell’ospedale, che il bilancio delle vittime è probabilmente nell’ordine delle decine e non delle centinaia, e che colpevole non è l’esercito israeliano ma un razzo difettoso lanciato dalla Jihad Islamica Palestinese. E che Hamas lo ha capito molto presto e si è data da fare molto rapidamente per diffondere la narrativa “è colpa di Israele”. Era giusto e necessario che le Forze di Difesa israeliane indagassero a fondo prima che il portavoce Daniel Hagari dichiarasse in modo conclusivo – anche se più di tre ore dopo l’esplosione all’ospedale al-Ahli di Gaza – che Israele non era responsabile della terribile tragedia di martedì sera. Ed è stato fondamentale che più tardi, nel corso della notte, lo stesso Hagari tenesse un briefing in inglese durante il quale ha messo a disposizione della stampa del materiale a sostegno della posizione israeliana. Naturalmente nulla di ciò che Israele ha da dire sull’esplosione dell’ospedale, non importa quanto attentamente verificato, accurato e dimostrabile, spingerà Hamas e gli altri gruppi terroristi a ritirare le loro calunnia “è stato Israele”, né a ridurre la furia anti-israeliana a Gaza né ad attenuare l’isteria anti-israeliana in gran parte della regione e in quelle parti della leadership internazionale e dell’opinione pubblica mondiale che incolpano sempre immediatamente Israele per tutti i mali di quest’area. Ma almeno a coloro che si interrogavano sinceramente, sospendendo il giudizio in attesa di accertamenti, le Forze di Difesa israeliane hanno offerto una ricostruzione adeguatamente indagata di ciò che è realmente accaduto. … Nessuno dovrebbe sorprendersi che il lancio di un razzo della Jihad Islamica sia fallito finendo per uccidere abitanti di Gaza. Dall’inizio del conflitto, undici giorni fa, sono almeno 450 i razzi palestinesi lanciati per uccidere israeliani che sono invece ricaduti all’interno di Gaza. E nessuno dovrebbe essere minimamente sorpreso dal fatto che Hamas, interamente votata a colpire Israele e totalmente indifferente alla sorte degli abitanti di Gaza, diffonda risolutamente una falsa versione dei fatti. Il nocciolo della questione, ovviamente, rimane il fatto che Israele e Hamas sono impegnati in un duro e sanguinoso conflitto perché lo scorso 7 ottobre qualcosa come 2.500 terroristi di Hamas hanno fatto irruzione in Israele attraverso il confine da Gaza e hanno trucidato 1.300 israeliani, almeno mille dei quali civili, perpetrando una serie di crimini di una ferocia indicibile, tutti accuratamente documentati. Da un territorio nel quale Israele non è presente e sul quale non avanza alcuna pretesa, sono entrati nel territorio – teoricamente fuori discussione – del nostro stato sovrano e si sono scatenati a massacrare la nostra popolazione. Dato che Hamas proclama apertamente di voler distruggere tutto lo stato d’Israele, che è alleata in Libano con Hezbollah, un esercito terrorista molto più potente che proclama la stessa intenzione, e che è sostenuta dal regime iraniano il quale pure mira dichiaratamente all’eliminazione dello stato ebraico, Israele ha dovuto necessariamente decidere che bisogna impedire a Hamas di tentare nuovamente qualcosa del genere e che dunque deve essere distrutta come forza militare, con l’ulteriore imperativa necessità di scoraggiare gli altri nostri nemici. È semplicemente scandaloso che Israele, vittima dell’orrenda aggressione del 7 ottobre, debba continuare a battersi strenuamente per difendere la propria immagine pubblica, quando manifestamente non sta facendo altro che combattere gli aggressori assassini per impedire altre carneficine contro la propria popolazione. Ma il campo di battaglia dell’opinione pubblica è, per molti versi, importante quanto il teatro del conflitto vero e proprio. Se la battaglia per guadagnare i cuori e le menti del mondo non viene combattuta adeguatamente, lo spazio di manovra militare sul terreno diventa presto limitato. … E’ stato fondamentale che il presidente americano Joe Biden, in visita mercoledì in Israele, abbia preso atto pubblicamente delle veritiera ricostruzione israeliana. “Sulla base di quello che ho visto – ha affermato – sembra che [l’esplosione all’ospedale] sia stata fatta dall’altra parte, e non da voi”. Ed è fondamentale che la comunità internazionale possa capire meglio l’indifferenza dei terroristi di Gaza verso la vita dei civili, il cinismo della loro propaganda e, per contro, il robusto standard morale che caratterizza Israele anche quando combatte una guerra per la propria sopravvivenza. Ed è fondamentale che la maggior parte possibile del mondo raziocinante mantenga il sostegno a Israele, permettendo così a Israele lo spazio di manovra necessario per completare l’auto-difesa. Questa è una guerra che Israele deve vincere: per evitare che si ripeta un altro 7 ottobre, per scoraggiare altri nemici dal provarci, per ripristinare la fiducia degli israeliani nella capacità della nostra leadership politica e militare di proteggerci, per impedire ai nostri nemici di rendere letteralmente invivibile la vita nel nostro paese. Come ha detto il primo ministro Netanyahu al cancelliere tedesco Scholz in visita martedì sera, Hamas “avrebbe ucciso ognuno di noi, avrebbe trucidato ognuno di noi se avesse potuto farlo”. E possiamo star certi che Hezbollah e Iran, immensamente più potenti, farebbero lo stesso se solo pensassero di poterlo fare. Israele deve garantire che tale possibilità venga loro totalmente negata. Israele deve sconfiggere Hamas. Ciò richiede grande lucidità, coraggio e determinazione sul campo di battaglia, ma anche correttezza, competenza e prontezza nello spiegare al mondo ciò che qui sta accadendo. 
(Da: Times of Israel, 18.10.23)

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