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Italia Oggi Rassegna Stampa
28.06.2023 Periscopio 28/06/2023
A cura di Diego Gabutti

Testata: Italia Oggi
Data: 28 giugno 2023
Pagina: 10
Autore: Diego Gabutti
Titolo: «Periscopio 28/06/2023»
Riprendiamo da ITALIA OGGI di oggi, 28/06/2023, "Periscopio" a cura di Diego Gabutti.

Putin, pende un mandato di arresto internazionale | Wired Italia
Vladimir Putin

Dopo averci spiegato che un Putin ferito è più pericoloso perché, pur di salvare la faccia, sarebbe capace di usare l’atomica, in tanti ci spiegano che toglierlo di mezzo sarebbe pericolosissimo perché potrebbe arrivare al suo posto qualcuno capace di usare l’atomica pur di salvare la faccia. Francesco Cundari, Linkiesta.

In Ucraina nessuno s’illuda. Lo zar non è debole. Titolo del Fatto quotidiano.

Due capoluoghi regionali presi da Evgeny Prigozhin senza incontrare alcuna resistenza. Mosca che si preparava a venire assediata dai Wagner: i ponti fatti saltare, le autostrade in direzione sud bloccate, le barricate di sacchi di sabbia nei quartieri adiacenti il raccordo anulare, blindati nel centro e soldati imboscati nelle aiuole. Gli aerei privati di ministri e oligarchi che decollavano uno dietro l’altro verso la Turchia, l’Azerbaigian e gli Emirati Arabi. [...] Gli scaffali dei negozi lungo il tragitto dei Wagner che si svuotavano di tutto, pane incluso. Il silenzio assordante dei propagandisti e dei politici. E soprattutto la paralisi dell’esercito, e della Guardia nazionale, riluttante, e incapace, di fermare i mercenari. Anna Zafesova, La Stampa.

E poi, mi scusi, poche migliaia di uomini armati hanno quasi raggiunto Mosca. Nella capitale si scavavano trincee e si erigevano fortificazioni. Sabato era impossibile comprare un biglietto aereo da Mosca. Stavano scappando tutti. Sergey Markov, consigliere per la politica estera di Putin dal 2011 al 2019.

Ora il regime è fortemente debilitato. È stato evidente a tutti i russi che Putin questa volta non ha avuto l’appoggio delle forze armate né risulta averne dalla popolazione. L’uscita di Prighozin da Rostov è stata trionfale e non perché la popolazione lo ami in modo particolare: i russi si sono talmente stancati di Putin che sono pronti ad accettare qualunque cambiamento. Mikhail Khodorkovsky (Federico Fubini, Corriere della sera).

Sono una trentina i mercenari del gruppo Wagner che hanno perso la vita e altri quelli che sono rimasti feriti durante l’avanzata verso Mosca, colpiti dal fuoco di artiglieria delle forze armate russe. Lorenzo Santucci, HuffPost.

Ci dispiace aver dovuto colpire l’aviazione, ma loro hanno lanciato contro di noi bombe e missili. Evgeny Prigozhin, corriere.it

Se hanno ragione coloro che pensano che siamo ormai entrati in un mondo multipolare, con tante grandi e medie potenze che contano e competono fra loro sul piano globale e su quello regionale, una democrazia come la nostra, con le nostre tradizioni, corre serissimi rischi. Il principale è che la nostra frammentazione politica, il nostro multipartitismo esasperato, sia sfruttato da qualunque potenza abbia interesse a influenzare le scelte italiane. Ne seguirebbe una situazione per cui diversi nostri partiti, o correnti di partito, diventerebbero i referenti (i clienti) di una pluralità di grandi e medie potenze. Rendendo l’Italia incapace di perseguire i propri interessi nazionali. Angelo Panebianco, Corriere della sera.

Sostai per ore davanti alla Casa Bianca per vedere Obama uscire con la scorta. Che cosa impressi [impressi?] nel mio taccuino etnografico [taccuino etnografico?]? I miei occhi videro uno stuolo di limousine identiche dai vetri oscurati: soltanto una ospitava il presidente. [...] Sarebbe interessante comparare la scorta di Biden a Washington con quella di Putin a Mosca. Simili dettagli non vengono notati in Occidente perché l’uomo comune [voi e me] vive di pensieri non pensati [e dà] per scontato che i presidenti siano amati in democrazia e odiati in dittatura, ma questo è un pregiudizio che andrebbe sottoposto a verifica. Alessandro Orsini, il Fatto quotidiano.

Putin in tv smonta la Wagner. Prighozhin delude i fan italiani. Titolo del Fatto quotidiano.

Tra cento anni si parlerà ancora di [Berlusconi] nei libri di storia. Di Travaglio non penso. A meno che non faccia una cazzata ancora più grossa delle solite… ma non penso sia in grado. Maurizio Milani, il Foglio.

Sono contrario all’invio di armi... il Pd adesso può cambiare linea. Paolo Ciani, vicecapogruppo dem.

La destra vince anche in Molise. Parte male l’alleanza Pd-M5s. Titolo di Repubblica.

Effetto Schlein. Altro voto, altro schianto. Titolo di Libero.

«Inettitudine permanente e assoluta». Questo dice la sentenza della Cassazione sulla prof [Cinzia Paolina De Lio] destituita perché assente da scuola 20 anni sui 24 di insegnamento. vanityfair.it

Io assente 20 anni da scuola? È falso. Ora sono al mare, ma lo dimostrerò. Cinzia Paolina De Lio (titolo del Corriere della sera).

[Droghe pesanti e droghe leggere:] Meloni ha dichiarato conclusa la stagione del lassismo. Adesso sono arrivati loro e la festa è finita. E lo diceva proprio mentre leggevamo i dati sul carcere: al 31 dicembre 2022, i detenuti per reati di droga erano più di diciottomila, il 34 per cento del totale, quasi il doppio della media europea (18 per cento) e ben oltre quella mondiale (22 per cento). Mica male come lassismo. E il punto è proprio lì: nessuno vuole che i figli si droghino, e nessuno (tranne voi) pensa che la soluzione sia chiuderli in cella. Mattia Feltri, La Stampa.

[Cormac McCarthy, l’autore di La strada e di Meridiano di sangue, si diceva] affascinato dalla prospettiva in cui l’astrofisica colloca la storia umana – la sofferenza, il nostro insensato arrancare. Ci sono molti elementi che suggeriscono, disse, che l’esperimento umano sarà presto finito. il Foglio.

La storia ricorda una sola rivoluzione veramente radicale: il diluvio universale. Henrik Ibsen (citato da Leo Longanesi).

Chi si sente sempre bene non sa a cosa va incontro. Roberto Gervaso

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Diego Gabutti
italiaoggi@class.it

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