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Italia Oggi Rassegna Stampa
06.04.2023 Dachau compie 90 anni
Commento di Roberto Giardina

Testata: Italia Oggi
Data: 06 aprile 2023
Pagina: 12
Autore: Roberto Giardina
Titolo: «Dachau compie 90 anni»
Riprendiamo da ITALIA OGGI di oggi 06/04/2023, il commento di Roberto Giardina dal titolo "Dachau compie 90 anni".

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Roberto Giardina

Pagina principale - KZ Gedenkstätte Dachau

 Il Lager di Dachau fu aperto 90 anni fa, e in Germania si esita a spendere milioni di euro per salvare quel che resta del campo alla periferia di Monaco. Eppure ogni anno giungono migliaia di visitatori, come a Auschwitz, per vedere, capire, ricordare. Hitler era stato nominato Cancelliere il 30 gennaio, e il primo Lager venne inaugurato a Dachau il 22 marzo del 1933. Non era un campo di sterminio, la notizia non ebbe molto risalto in Germania e all´estero. Era destinato a custodire gli oppositori del regime, e quanti erano considerati asociali, comunisti, omosessuali. In Francia, in Gran Bretagna, negli Stati Uniti, si era perfino d´accordo con Berlino: i comunisti erano una minaccia. Molti dei detenuti erano ebrei, ma ufficialmente all´inizio non perseguiti in quanto tali. In marzo a Dachau furono deportati 170 nemici del Reich, il mese dopo erano duemila. In totale, fino al 28 aprile del 1945, quando fu liberato dagli americani, nel Lager furono rinchiusi in 200mila, di 40 nazioni, e 41500 vi morirono, per le privazioni, i maltrattamenti, come cavie per esperimenti medici, le torture, molti furono giustiziati per colpe anche lievi, o condannati a morte dopo aver tentato la fuga. La Süddeutsche Zeitung, in occasione dell´anniversario, ha raccontato la fine delle prime vittime, ed erano quattro ebrei. Un fatto dimenticato, anche se dimostra che era possibile all´inizio opporsi al regime, come tentarono un magistrato e un medico legale. Forse per questo. Il 12 aprile, un detenuto di Dachau, Erwin Kahn, 32 anni, fu ricoverato in un ospedale di Monaco, in fin di vita per due colpi di pistola. Le pallottole gli avevano perforato la guancia destra. Lo stesso giorno, Heinrich Himmler diffuse un comunicato per annunciare che tre prigionieri a Dachau avevano tentato la fuga, tre erano morti, e uno era gravemente ferito. Ma Himmler non aveva previsto che Kahn potesse sopravvivere. Erwin, nonostante le gravi ferite, riuscì a raccontare alla moglie Eva quanto era realmente accaduto, e lei lo riferì tre giorni dopo al procuratore Josef Hartinger, 39 anni. Kahn raccontò che una SS, Hans Steinbrenner, aveva scelto lui, suo fratello Arthur e altri due compagni, Rudolf Benario e Ernst Goldmann, li aveva condotti in un boschetto lontano dalla vista degli altri deportati. Infine Steinbrnner altre SS avevano aperto il fuoco, un´esecuzione senza alcun motivo, erano stati scelti solo perché ebrei. La SS Rober Erspenmüller voleva dare il colpo di grazia a Erwin ma un poliziotto, Emil Schuler, lo aveva bloccato, e si era adoperato affinché il ferito fosse trasportato in ospedale. Il magistrato vuole interrogare Erwin, ma giunge troppo tardi: il ferito è appena deceduto. Hartinger ordina l´autopsia, eseguita dal dottor Moritz Flamm, che non cede alle pressioni dei nazisti: Erwin, scrive nel referto, è stato strangolato, probabilmente dalle due SS che sorvegliavano la sa camera. La vedova presenta una denuncia, anche se corre il rischio di finire in galera. E Hartinger l´appoggia. Eva racconterà dopo la guerra che Hartinger “era una persona gentile e corretta, non era un nazista, e voleva perseguire i colpevoli.” Il magistrato sarà tuttavia costretto a chiudere l´istruttoria per ordine di Himmler, viene sospeso, e trasferito in provinca ma non si arrende, e conserverà tutti i documenti che incriminano le SS. Il dottor Flamm viene internato in manicomio, dove si toglierà lavita, o forse viene eliminato. Andai a Dachau nel 1969, e fui sorpreso dal cartello all´ingresso della cittadina: Wilkommen in Dachau, benvenuti. Non si rendevano conto dell´effetto sui visitatori? Oggi la sensibilità è diversa, o dovrebbe. Nel rapporto del ministro della Cultura, la verde Claudia Roth, si stima che restaurare e salvare i Lager, non solo Dachau e Flossenburg, sempre in Baviera, dove morì il fratello di Pertini, Eugenio, costerebbe almeno 492 milioni di euro. La prova che si è trascurato per anni di compiere lavori necessari. Troppi mentre si cerca di limitare le spese nel bilancio federale? Il bilancio del ministero di Frau Roth arriva a 2,39 miliardi di euro, per quel che resta dei Lager si potrà spendere al massimo cinque milioni. Ma Le testimonianze dell´orrore rischiano di svanire.

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