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Corriere della Sera Rassegna Stampa
27.01.2017 Spielberg inizia a girare il film su Edgardo Mortara, il bambino ebreo rapito dal Vaticano
Cronaca di Alessandra Arachi

Testata: Corriere della Sera
Data: 27 gennaio 2017
Pagina: 22
Autore: Alessandra Arachi
Titolo: «E Spielberg cerca a Roma l'interprete del bimbo rapito»

Riprendiamo dal CORRIERE della SERA di oggi, 27/01/2017, a pag. 22, con il titolo "E Spielberg cerca a Roma l'interprete del bimbo rapito", la cronaca di Alessandra Arachi.

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Alessandra Arachi

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Steven Spielberg

La ricerca è frenetica e piuttosto complessa. Anche i tempi stringono, le riprese del film devono cominciare a giorni. Ma Steven Spielberg non si lascia scoraggiare. E ha sguinzagliato esperti di uno dei migliori casting del cinema italiano per trovare un bambino tra i sei e i nove anni, protagonista del suo prossimo film. Quel bambino: Edgardo Levi Mortara. Chissà chi se la ricorda questa storia. Un bimbo ebreo di una famiglia bolognese vissuto a metà dell’Ottocento, in pieno Risorgimento.

Prima di tutto dobbiamo ricordare che Bologna faceva parte dello Stato Pontificio, all’epoca. E che le leggi del Papa, all’epoca, imponevano che i battezzati fossero cresciuti secondo la religione cattolica. Il piccolo Edgardo, sesto di otto fratelli, aveva sei anni quando Pio IX venne a sapere che quel bimbo ebreo era stato battezzato di nascosto dalla domestica di casa, cattolica praticante. Era stato molto male Edgardo, e la domestica aveva pensato di regalargli con quel battesimo l’eternità. «The Kidnapping of Edgardo Mortara». E già: rapimento. Perché quando i messi pontifici bussarono alla porta di casa Mortara a Bologna non chiesero il permesso: il piccolo Edgardo se lo portarono via, i suoi genitori persero la patria potestà e lui venne trasferito in un collegio cattolico. Un rapimento, quindi, secondo il grande regista americano che si è appassionato a questa storia e ora ha mandato a frugare un po’ ovunque nelle scuole per trovare il suo Edgardo.

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Due libri sul 'Caso Mortara'

Una ricerca frenetica e affatto facile: Steven Spielberg vuole un bambino italiano con la faccia da bambino ebreo di metà dell’Ottocento. Di più: il bimbo deve essere di madrelingua inglese o, almeno, tale deve essere il livello di conoscenza della lingua poiché Edgardo è il protagonista del film e di battute ne dirà quindi parecchie. Facile è l’età: tra i sei e i nove anni, anche se chiunque esso sia sempre sei anni deve dimostrare perché tanti anni aveva Edgardo quel 23 giugno 1858 quando i messi pontifici vennero a prenderlo a casa sua a Bologna. Gli esperti del casting non hanno esitato a diffondere la ricerca e spiegare quanto sia urgente: secondo il programma di produzione le riprese del film devono cominciare in febbraio.

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