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Shalom Rassegna Stampa
09.07.2011 I sostenitori della libertà d'espressione a senso unico
Commento di Stefano Gatti

Testata: Shalom
Data: 09 luglio 2011
Pagina: 19
Autore: Stefano Gatti
Titolo: «L’antisionismo scende in piazza»

Riportiamo da SHALOM n°7 di luglio, a pag. 19, l'articolo di Stefano Gatti dal titolo "L’antisionismo scende in piazza".


Stefano Gatti è ricercatore e redattore del portale ‘Osservatorio antisemitismo’ della Fondazione CDEC di Milano (www.cdec.it)

Tra i più accesi sostenitori – senza se e senza ma - della costruzione di una moschea a Milano, troviamo l’estrema sinistra, ovvero l’area ideologica che ha esercitato le più forti pressioni per impedire che si tenesse la kermesse Unixpected Israel…
E’ interessante sottolineare che lo spirito di tolleranza che anima la cosiddetta ‘galassia antagonista’ quando si discute il tema moschea, si tramuta nel suo negativo quando c’è di mezzo Israele ovvero, per usare la loro terminologia, l’ entità sionista, nazista e razzista…
In questo caso, gli strenui sostenitori della libertà per i musulmani di pregare in un luogo dignitoso, tornano ad indossare i panni – che meglio gli si attagliano – dell’intolleranza e dell’aggressività.
Ed è stato proprio a causa delle numerose minacce – specie via internet - contro i ‘cani sionisti’che Unixpected Israel ha rischiato di venir ‘ghettizzata’ al Castello Sforzesco ovvero fuori città, come suggerito dal professor Gianni Vattimo:
la kermesse per Israele è una propaganda a un paese illegale, io avrei fatto diversamente. Quella kermesse andava fatta fuori dalla città, fuori da Milano…
A fianco della manifestazione Unxpected Israel volta a promuovere in Italia l’economia, la tecnologia, la cultura e il turismo di Israele, si è celebrata una contro kermesse – per usare il nome di un sito internet creato alla bisogna (www.controkermessemilano.it) - che ha avuto il suo culmine nel corteo No all’occupazione israeliana di Milano di sabato 18 giugno.
La contestazione è stata promossa dai ‘soliti’ militanti dell’antisionismo nostrano, ovvero i gruppi BDS (Boycott Divestment Sanctions) per il boicottaggio tout court dello Stato ebraico, associazioni arabo-islamiche, centri sociali, gruppi filo palestinesi, partiti comunisti, sindacati di base…
In prima fila al corteo anche l’ex senatore comunista Fernando Rossi, che nel 2010 ha accusato la ‘lobby sionista’ di ‘influenzare tutti i governi, e Marco Ferrando leader del Partito Comunista dei Lavoratori, da sempre impegnato ‘contro il sionismo, che si perpetua coi metodi del terrore, dell’oppressione e della segregazione’ .
Al ‘serpentone’ si sono accodate poche centinaia di persone che hanno urlato i consueti slogan contro i sionisti - ‘nazisti e razzisti’ - sventolando striscioni in cui si invocava ‘l’abbattimento dello stato sionista’ e cartelloni con l’equiparazione tra Maghen David e svastica .
Anche il neosindaco di Milano Giuliano Pisapia ha ricevuto la sua dose di insulti per aver ‘regalato’ la città ‘ai sionisti’.
Ultimo ma non ultimo, è stato portato in corteo anche un grosso pupazzo del premier israeliano Netanyahu in veste di macellaio, figura particolarmente impressionante specie dopo il massacro di Itamar, in cui un’intera famiglia di israeliani è stata scannata da una coppia di fanatici palestinesi.

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