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Rassegna Stampa
27.10.2013 Germania: la propaganda filo-terrorista raccoglie quel che ha seminato
Cronaca di Gherardo Ugolini

Testata:
Autore: Gherardo Ugolini
Titolo: «Allarme a Berlino per giovani 'jihadisti' in Siria»

Anche l'UNITA' scopre l'acqua calda, meglio tardi che mai:  più di 200 giovani tedeschi combattono tra le file di al Qaeda in Siria. E questa è solo la punta dell'Iceberg, tra i convertiti europei all'islam la percentuale di coloro che hanno fatto questa scelta motivati da ideologia estremista si avvicina al 100%.
L'articolo uscito oggi, 27/10/2013, a pag.10 è di Gherardo Ugolini.

un ex-rapper berlinese

Che esista una vera e propria internazionale jiihadista, capace di intervenire in tutti i luoghi di conflitto reale o potenziale, è un’acquisizione da tempo nota alle autorità di sicurezza dei Paesi occidentali. Ma che la Germania rappresenti il centro nevralgico di reclutamento per i combattenti dell’islamismo militare è una scoperta recente, per lo meno nelle proporzioni che il fenomeno ha assunto negli ultimi tempi. La conferma viene dalla notizia che unnumero consistente di islamisti tedeschi si è recato in Siria per unirsi alle truppe ribelli che lottano contro il regime di Assad. «Più di 210 persone di cui conosciamo l’identità sono andate in Siria, ma non siamo in grado di valutare la dimensione reale del problema», ha dichiarato Hans-Georg Maaßen, presidente del Verfassungsschutz, il servizio di sicurezza della Repubblica Federale di Germania. Un mese fa lo stesso Maaßen aveva calcolato intorno ai 170 la quantità accertata di fondamentalisti partiti in direzione Siria. Dunque l’escalation è sotto gli occhi di tutti e comincia a preoccupare l’opinione pubblica tedesca, consapevole che dietro le cifre ufficiali si potrebbe annidare una realtà ancora più grande e pericolosa. CHISONO Ma chi sono i combattenti islamisti che da Berlino, da Amburgo, dalla Baviera s’imbarcano su un aereo per raggiungere località di guerra come la Siria per combattere quella che giudicano una «guerra santa» a livello internazionale? Sono tedeschi doc, ovvero emigrati giunti in Germania da altri Paesi? Una radiografia precisa di questa comunità guerrigliera è ovviamente difficilissima e i servizi segreti che monitorano il fenomenonon sembrano averne un controllo totale. Di sicuro tra coloro che sono giunti a Damasco per fiancheggiare l’opposizione ultra-islamica ci sono anche donne, almeno una decina. L’età media dei reclutati è bassa, sui 25 anni, con anche diversi minorenni coinvolti, perfino ragazzini di 16 anni.Stando alle cifre che i Servizi segreti di sicurezza hanno comunicato alla stampa il 60% di questi combattenti ha in tasca il passaporto della Bundesrepublik, o per nascita o per averlo conseguito. Molti di loro sono dunque figli di tedeschi, nati e vissuti sul suolo tedesco, che hanno deciso di convertirsi e di sposare la causa dell’islamismo militare. Alcuni di loro – sempre secondo i numeri comunicati da Maaßen – sarebbero deceduti in Siria nel corso dei combattimenti, mentre altri hanno fatto ritorno in Germania e forti dell’esperienza diretta maturata sul campo di battaglia, potrebbero ora proporsi come reclutatori e istruttori delle nuove leve. I combattenti islamisti di cittadinanza tedesca hanno costituito, secondo quanto riferito dal settimanale Der Spiegel – di solito ben informato – un «German camp», un proprio campo militare, situato in una località nel nord della Siria, dove si addestrano i nuovi arrivati germanofoni e si pianificano azioni di guerriglia.Non solo.Da lì partirebbe anche una serrata attività di propaganda e proselitismo, gestita quasi esclusivamente via Internet e sempre in lingua tedesca, con lo scopo di convincere altre persone alla causa della «guerra santa». La Germania è la nazione da cui sono confluiti più islamisti verso la Siria, ma ne sono venuti anche da altri Paesi dell’Unione Europea: 90 dalla Gran Bretagna, 120 dal Belgio, e 50 dalla Danimarca. In Germania ci si chiede quale sia il significato e quali implicazioni possa avere abbia un fenomeno di questo genere. Non preoccupa solo la presenza di cellule di Al-Quaida o di similari organizzazioni terroristiche, ma anche la diffusione e la forza attrattiva di un certo islamismo fondamentalista e filo- militare che pesca consensi emilitanti tra gli adolescenti tedeschi. Il numero di islamici che vive nel territorio della Germania ammonta a 4,3 milioni e di questi oltre un milione e mezzo ha ottenuto la cittadinanza tedesca. Le conversioni all’Islam da parte di cittadini della BRD sono in costante aumento e le statistiche parlano di circa 4 000 casi all’anno. Per lo più la conversione è determinata da circostanze personali, tipo il desiderio di sposare un partner musulmano condividendone la fede religiosa.Maè un fatto che sempre più giovani tedeschi sono attratti dall’estremismo islamico. «Molti sono affascinati dalle rigide regole di vita imposte da quella appartenenza – spiega Volkhard Krech, docente presso il Centro di Studi religiosi dell’università di Bochum – e trovano lì un orientamento in una modernità che li confonde».

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