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Rassegna Stampa
07.10.2011 Le menzogne di Mahmoud Abbas a Strasburgo
Udg le digerisce tutte e le propina per verità al lettore

Testata:
Autore: Umberto De Giovannangeli
Titolo: «Abu Mazen all’Europa: vi chiedo di sostenere la primavera palestinese»

Riportiamo dall'UNITA' di oggi, 07/10/2011, a pag. 32, l'articolo di Umberto De Giovannangeli dal titolo " Abu Mazen all’Europa: vi chiedo di sostenere la primavera palestinese".

Nell'immagine a destra, lo Stato palestinese secondo l'Anp: senza Israele.

Quelle che seguono sono alcune delle menzogne di Mahmoud Abbas a Strasburgo, menzogne su Israele, sui negoziati, su violenza, antisemitismo e intenti palestinesi, contenute nell'articolo di Udg:

"
Ora è arrivata anche la Primavera palestinese, che chiede libertà e la fine dell'occupazione. Ci meritiamo il vostro sostegno";

"Pace, dialogo, convivenza civile, collaborazione, sicurezza";

"I  palestinesi vogliono solo vivere in pace e hanno fatto ogni sforzo per raggiungere questo obiettivo, rimarca Abu Mazen ";

"Il presidente spiega che i palestinesi si sono sempre seduti con fiducia al tavolo dei negoziati, anche accettando, nonostante i dubbi, piani come la Road Map. Ma il nuovo governo israeliano «ora insiste per azzerare quanto sinora concordato per ripartire da zero edà preminenza alla questione della sicurezza». E più volte è tornato sulla questione degli insediamenti israeliani che sono «un serio ostacolo per la pace ». ";

"«Noi dimostreremo il potere che hanno le persone inermi di fronte ai proiettili e alle ruspe distruttrici », afferma Abu Mazen ricordando che come la «Primavera araba» voleva liberarsi dei dittatori quella palestinese chiede solo di liberarsi dell'occupazione israeliana. ";

"«La domanda che i palestinesi riconoscano Israele come uno Stato “ebraico” è una condizione preliminare inaccettabile, perchè c'è il pericolo che questo trasformi il conflitto che infuria nella nostra regione in un conflitto religioso», ha in particolare affermato Abu Mazen. ";

"Il presidente palestinese ha poi ribadito il suo rifiuto della violenza e del terrorismo malgrado «le numerose provocazioni da parte israeliana». ".

Un elenco di menzogne che Udg è riuscito a digerire, dimostrando uno stomaco di ferro, e a propinare ai propri lettori, spacciandole per verità.
E' questo il modo di informare dell'Unità.
Ecco l'articolo:

Una standing ovation saluta il suo discorso. «Mahmud» conquista il Consiglio d’Europa. «Avete appoggiato la Primavera araba che chiedeva democrazia e libertà. Ora è arrivata anche la Primavera palestinese, che chiede libertà e la fine dell'occupazione. Ci meritiamo il vostro sostegno». Si rivolge così Mahmud Abbas (Abu Mazen) all' Assemblea parlamentare del Consiglio d'Europa (Apce) a Strasburgo. «Pace, dialogo, convivenza civile, collaborazione, sicurezza», ripete più volte il presidente dell’Autorità nazionale palestinese (Anp).
APPELLO ACCORATO
I palestinesi vogliono solo vivere in pace e hanno fatto ogni sforzo per raggiungere questo obiettivo, rimarca Abu Mazen davanti ai rappresentanti dei 47 Stati membri del Consiglio d'Europa. Il presidente spiega che i palestinesi si sono sempre seduti con fiducia al tavolo dei negoziati, anche accettando, nonostante i dubbi, piani come la Road Map. Ma il nuovo governo israeliano «ora insiste per azzerare quanto sinora concordato per ripartire da zero edà preminenza alla questione della sicurezza». E più volte è tornato sulla questione degli insediamenti israeliani che sono «un serio ostacolo per la pace ». «Noi dimostreremo il potere che hanno le persone inermi di fronte ai proiettili e alle ruspe distruttrici », afferma Abu Mazen ricordando che come la «Primavera araba» voleva liberarsi dei dittatori quella palestinese chiede solo di liberarsi dell'occupazione israeliana. «Questomovimento resta pacifico nonostante tutte le provocazioni », assicura. La visita del leader dell’Anp arriva due giorni dopo che l'Apce ha reso il Consiglio nazionale palestinese (Cnp) un «partner per la democrazia» e ha espresso il suo sostegno alla domanda dei palestinesi davanti all' Onu. Sei membri del Consiglio d'Europa si riuniscono al Consiglio di sicurezza dell'Onu. Abu Mazen, che si esprimeva in arabo, ha a lungo giustificato la sua iniziativa alle Nazioni Unite, spiegando che le speranze dei palestinesi di avere il loro Stato sono state troppo a lungo deluse.
DIALOGO POSSIBILE
«Quanto tempo devono ancora attendere? », incalza. Di fronte al blocco dei negoziati con il governo israeliano, «la nostra alternativa è stata di rivolgerci alla Comunità internazionale e di invitarla ad aprire nuovi orizzonti per il processo di pace», ribadisce il raìs. Questo passo non è finalizzato «a isolare Israele», sottolinea, ribadendo di essere favorevole all'ultima proposta del Quartetto (Stati Uniti, Onu, Unione Europea e Russia) per la ripresa dei negoziati bloccati da oltre un anno. Ma ha ripetuto che la sospensione della colonizzazione è «una delle condizioni necessarie» per questa ripresa e si è rammaricato che «il governo di Netanyahu insiste per fissare nuove condizioni» impossibili. «La domanda che i palestinesi riconoscano Israele come uno Stato “ebraico” è una condizione preliminare inaccettabile, perchè c'è il pericolo che questo trasformi il conflitto che infuria nella nostra regione in un conflitto religioso», ha in particolare affermato Abu Mazen. Il presidente palestinese ha poi ribadito il suo rifiuto della violenza e del terrorismo malgrado «le numerose provocazioni da parte israeliana».
SUCCESSO ALL’UNESCO
Il pronunciamento dell’Assemblea del Consiglio d’Europa non è il solo successo diplomatico colto da Abu Mazen dopo il suo discorso all’Assemblea generale delle Nazioni Unite. Il consiglio esecutivo dell'Unesco, riunito a Parigi, ha approvato l’altro ieri una raccomandazione per attribuire alla Palestina lo statuto di Stato membro a tutti gli effetti. La raccomandazione a favore dello Stato palestinese ha raccolto all'Unesco 40 voti favorevoli su 58. Fonti vicine all'organizzazione delle Nazione Unite hanno precisato che quattro sono i Paesi ad aver votato contro, tra cui gli Stati Uniti, mentre 14 quelli che hanno scelto l'astensione, tra cui l'Italia, la Francia e la Spagna. La raccomandazione per attribuire allo stato palestinese lo statuto di Stato membro a tutti gli effetti, su iniziativa di un gruppo di Paesi arabi, sarà esaminata alla fine del mese durante la Conferenza generale dell'Unesco, che si terrà a Parigi dal 25 ottobre al 10 novembre prossimi.

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