sabato 18 maggio 2024
CHI SIAMO SUGGERIMENTI IMMAGINI RASSEGNA STAMPA RUBRICHE STORIA
I numeri telefonici delle redazioni
dei principali telegiornali italiani.
Stampa articolo
Ingrandisci articolo
Clicca su e-mail per inviare a chi vuoi la pagina che hai appena letto
Caro/a abbonato/a,
CLICCA QUI per vedere
la HOME PAGE

vai alla pagina twitter
CLICCA QUI per vedere il VIDEO

Non dimenticheremo mail gli orrori del 7 ottobre (a cura di Giorgio Pavoncello) 15/01/2024


Clicca qui






Rassegna Stampa
05.09.2011 L'Iran inaugura la centrale nucleare di Bushehr
Ormai persino l'Aiea ha dubbi sul 'nucleare pacifico' di Ahmadinejad

Testata:
Autore: Gabriel Bertinetto
Titolo: «L’Iran è un Paese nucleare. Operativa la centrale di Bushehr»

Riportiamo dall'UNITA' di oggi, 05/09/2011, a pag. 29, l'articolo di Gabriel Bertinetto dal titolo " L’Iran è un Paese nucleare. Operativa la centrale di Bushehr".


'Veramente, è solo per uso pacifico e domestico'

L’inaugurazione formale è fissata per lunedì prossimo. Ma da ieri la centrale di Bushehr è collegata alla rete elettrica nazionale. L’Iran è a tutti gli effetti un Paese produttore di energia atomica. Il primo in Me- dio Oriente. Per Teheran l’entrata in funzione dello stabilimento è la prova che i sospetti internazionali sugli occulti obiettivi militari del suo programma nucleare sono in- fondati. Ma proprio l’altro giorno l’Aiea (Agenzia internazionale per l’energia atomica) di Vienna si era detta «sempre più preoccupata» di eventuali attività segrete iraniane per sviluppare ordigni nucleari. Non necessariamente a Bushehr, ma in qualche altra struttura, da Natanz a Esfahan a Fardow.
SESSANTA MEGAWATT
Proprio l’impianto di Fardow, co- struito in una cavità sotterranea vi- cino alla città sacra di Qom, è indi- cato nel rapporto Aiea come il luo- go in cui l’Iran sta realizzando cen- trifughe che consentono di arricchi- re l’uranio a livelli molto più alti ri- spetto alla soglia del 20%, oltre la quale diventa più facile orientare la lavorazione verso progetti belli- ci. L’impianto di Bushehr si trova sulla costa sud-orientale del Paese. Iniziarono a costruirlo nel 1974 ai tempi dello shah i tedeschi della Siemens, prima dell’alt imposto dalla rivoluzione del 1979 e dalla lunga guerra con l’Iraq. Il progetto venne riattivato con il supporto del- la Russia nel 1995, e poi più volte sospeso sino allo stop improvviso del febbraio scorso, forse provoca- to dal virus informatico Stuxnet che avrebbe danneggiato i compu- ter di Bushehr. L’impianto ha una capacità di 1000 megawatt,ma per ora ne for- nisce solo sessanta. La Russia si è impegnata a fornire l’uranio e an- che a ricevere le scorie, riducen- do così il rischio che siano riutiliz- zate per scopi militari.
BRACCIO DI FERRO
Un bracco di ferro diplomatico contrappone da anni l’Onu e la Repubblica islamica. Le Nazioni Unite hanno a più riprese varato sanzioni contro Teheran che si ri- fiuta di interrompere l’arricchi- mento dell’uranio, sostenendo la natura pacifica del programma nucleare e bollando le pressioni internazionali come un’ingeren- za nei propri affari interni. Secondo l’ex-ambasciatore de- gli Usa all’Onu, John Bolton, una conseguenza non secondaria dell’allacciamento di Bushehr al- la rete elettrica è la sostanziale esenzione che l’impianto acquisi- sce ora rispetto a eventuali piani di attacco da parte di Stati Uniti o Israele. Se i governi di quei due Paesi sospettassero che a Bu- shehr non si produce solo energia per usi civili, ma si lavora anche a costruire ordigni nucleari, e met- tessero allora in atto le minacce di bombardare la struttura, si as- sumerebbero la responsabilità di provocare un’inevitabile disper- sione radioattiva. Bombardando prima che le barre siano cariche, quel rischio non ci sarebbe. Ma Bushehr ormai è operativo

Per inviare la propria opinione all'Unità, cliccare sull'e-mail sottostante


lettere@unita.it

Condividi sui social network:



Se ritieni questa pagina importante, mandala a tutti i tuoi amici cliccando qui

www.jerusalemonline.com
SCRIVI A IC RISPONDE DEBORAH FAIT