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Non dimenticheremo mail gli orrori del 7 ottobre (a cura di Giorgio Pavoncello) 15/01/2024


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Rassegna Stampa
26.05.2011 Arabia Saudita: uomini in piazza con la frusta per impedire alle donne di guidare
la donna non deve avere nessun diritto. Cronaca di Virginia Lori

Testata:
Autore: Virginia Lori
Titolo: «Uomini contro donne a Riyad: Non andrete in auto da sole»

Riportiamo dall'UNITA' di oggi, 26/05/2011, a pag. 33, l'articolo di Virginia Lori dal titolo "Uomini contro donne a Riyad: Non andrete in auto da sole".

Migliaia di uomini sauditi si stanno «attrezzando» per andare a «frustare » tutte le donne che osino infrangere il divieto di guidare l'auto il17 giugno prossimo. Secondo le intenzioni annunciate su alcuni social network, in quel giorno le donne sfideranno la legge per rivendicare il diritto di spostarsi in macchina senza il bisogno di un autista. La «campagna dell'Iqal», dal nome della corda usata dagli uomini sauditi per cingere il loro copricapo (arma proposta per punire le automobiliste ribelli), sta viaggiando su Facebook ed ha già raccolto migliaia di adesioni. Tra gli aderenti, riferisce il giornale algerino El Watan, alcuni propongono di regalare casse intere di «iqal» ai giovani e di farli piazzare lungo le strade di Riyad e delle altre città del Regno per «battere» le impertinenti al volante. Ma molti si sono già attrezzati autonomamente: c'è stato un vero assalto ai negozi, raccontanoalcuni internauti, che fanno notare come i prezzi dell'iqal siano gravitati dall'inizio della campagna.
RIDERE O PIANGERE
L'iniziativa sta ottenendo una vasta eco sulla stampa saudita, in generale piuttosto favorevole alle donne e al loro desiderio di guidare. Su Okaz, riporta El Watan, lo scrittore AbdoKhal deplora il divieto in vigore contro le donne e dice di non sapere, riguardo alla campagnadegli «uomini fustigatori», se sia meglio «ridere o piangere», mentre sul quotidiano al-Watan un editorialista, Ahmed Sayed Atif, suggerisce di perseguire le donneche si mettono alla guida «solo per non possesso della patente». Intanto un gruppo di intellettuali ha lanciato una raccolta di firme per ottenere la liberazione di Manal al-Charif, una delle promotrici della campagna Women2drivecampaign arrestata sabato scorso per essersi fatta riprendere al volante di un'automobile e aver poi diffuso il video su Youtube. Liberata dopo alcune ore, Manal, un'informatica di 32 anni, è stata arrestata di nuovo domenica mattina e incriminata per aver «incitato le donne» a mettersi al volante.

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lettere@unita.it

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