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Rassegna Stampa
07.05.2011 Moni Ovadia, sempre in prima linea contro Israele
pur di colpire lo Stato ebraico si può giustificare anche Hamas

Testata:
Autore: Moni Ovadia
Titolo: «Israele, strani democratici !»

Riportiamo dall'UNITA' di oggi, 07/05/2011, a pag. 3, l'articolo di Moni Ovadia dal titolo " Israele, strani democratici ! ".


Moni Ovadia

Moni Ovadia si scaglia contro Israele perchè ha osato manifestare qualche perplessità circa l'accordo tra Hamas e Fatah e scrive : "per quanto riguarda l'ala estrema di Hamas, la ripulsa dell'accordo è del tutto comprensibile, anche se non giustificabile. Ma come spiegare quella dei superdemocratici che governano Israele. La spiegazione è una ed una sola: parlano di democrazia e intendono apartheid, parlano di pace e pensano diffusione ipertrofica della colonizzazione. Questi politicanti israeliani hanno le facce di bronzo". Non è ben chiaro per quae motivo l'ipotetico rifiuto dell'ala più estrema di Hamas per l'accordo con Fatah sia 'comprensibile', mentre non può esserlo quello israeliano. Hamas continua ad avere come obiettivo la cancellazione di Israele, rifiuta di riconoscerlo. E' impossibile trattare con chi vuole cancellarti. Non secondo Ovadia che, quando si tratta di odio per Israele, riesce pure a legittimare i terroristi della Striscia. Israele sarebbe uno Stato di apartheid, i suoi politici hanno la 'faccia di bronzo' perchè osano preoccuparsi per la sicurezza dei propri cittadini. Sul terrorismo di Hamas, sui razzi qassam, sul massacro della famiglia Fogel dal parte di terroristi palestinesi, sullo studente assassinato da un razzo di Hamas poche settimane fa, sulla prigionia di Gilad Shalit, inutile scriverlo, manco una parola.
Tutto l'articolo contiene solo insulti astiosi contro Israele e il suo governo, in perfetto stile Ovadia. 
Ecco l'articolo:  
 

L'editorialista del quotidiano israeliano Ha'aretz, Akiva Eldar, in un suo recente articolo si è domandato:" che cosa hanno in comune - i falchi dell'ala militare di Hamas; il Primo Ministro Benjamin Netanyhau; la sua guardia del corpo, il Ministro della Difesa, Ehud Barak; e il Premio Nobel Shimon Peres Presidente di Israele? Hanno dato fuori di matto per l'accordo di riconciliazione fra Hamas e Fatah!". Ladomanda di Akiva Eldar è evidentemente retorica. C'è una grande notizia, gli Islamisti estremi e gli unici democratici del Medioriente, "uomini di pace" soi disant, condividono lo stesso sentire nei confronti dell'unità della leadership legittima del popolo palestinese, precondizione imprescindibile per una vera trattativa di pace e non per quelle chiacchiere truffaldine, con la benedizione del quartetto, che da anni raggirano i palestinesi,ma anche gli israeliani. Ora, per quanto riguarda l'ala estrema di Hamas, la ripulsa dell'accordo è del tutto comprensibile, anche se non giustificabile. Ma come spiegare quella dei superdemocratici che governano Israele. La spiegazione è una ed una sola: parlano di democrazia e intendono apartheid, parlano di pace e pensano diffusione ipertrofica della colonizzazione. Questi politicanti israeliani hanno le facce di bronzo, in yiddish si chiama khtzpe. Il colmo della khutzpe è questo: "a Varsavia un ebreo viene giudicato per matricidio e parricidio e viene condannato al massimo della pena. Quando il giudice gli da la parola l'ebreo dice: « vostro onore ho diritto alle attenuanti, sono un povero orfano». Ebbene questo ebreo è undilettante al confronto dei governanti israeliani.

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