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Rassegna Stampa
11.04.2011 Proteggere i terroristi di Hamas con una no-fly zone sulla Striscia
La richiesta assurda della Lega Araba all'Onu. Ma Udg non ci trova nulla di strano

Testata:
Autore: Umberto De Giovannangeli
Titolo: «Ora la Lega araba chiede all’Onu una no-fly zone anche per Gaza»

Riportiamo dall'UNITA' di oggi, 11/04/2011, a pag. 23, l'articolo di Umberto De Giovannangeli dal titolo " Ora la Lega araba chiede all’Onu una no-fly zone anche per Gaza".


Amr Moussa

La richiesta della Lega Araba di una no-fly zone su Gaza è inaccettabile. Udg riporta fedelmente (senza commentarle) le parole di Amr Moussa, segretario generale della Lega Araba : "La “no-fly zone” servirà per impedire all'aviazione israeliana di bombardare l'area ". Naturalmente Moussa non spiega nemmeno il motivo per cui i terroristi della Striscia vengono colpiti dai bombardamenti israeliani. Se Hamas non lanciasse razzi contro la popolazione civile israeliana non ci sarebbero i bombardamenti.
Israele non cerca la guerra, ma è ovvio che la sicurezza dei suoi cittadini è un punto fondamentale e irrinunciabile. 
Udg non si lascia sfuggire l'occasione di fare il conteggio dei feriti e ricordare i morti di Piombo Fuso, come se questo giustificasse la richiesta di Moussa.
Le vittime israeliane, dal momento che sono in numero minore, non toccano Udg.
Ecco l'articolo:

La Lega Araba chiederà all’Onu una zona di esclusione aerea per Gaza, sul modello di quella da poco votata per la Libia. La “no-fly zone” servirà per impedire all'aviazione israeliana di bombardare l'area, spiega Amr Moussa, segretario generale della Lega Araba. «Abbiamo incaricato il gruppo arabo all'Onu di chiedere una riunione del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite per chiedere che una zona di esclusione aerea sia imposta all' aviazione israeliana su Gaza», dichiaraMoussa a margine diuna riunione della Lega, al Cairo. Il sostegno della Lega Araba per l'imposizione della stessa misura sulla Libia è stato fondamentale, ma è difficile, rilevano fonti diplomatiche occidentali al Palazzo di Vetro, che l'Onu prenda una decisione così drastica contro Israele alla luce del lancio di razzi di Hamas. In tutto,18 palestinesi sono stati uccisi e quasi 70 feriti, secondo fonti mediche, dall'inizio di una nuova fase di violenze a partire da giovedì, quandounmissile anti-carro lanciato da Hamas ha colpito un autobus, ferendo gravemente un adolescente in Israele. Si tratta del numero di vittime maggiore dalla fine dell'offensiva israeliana «Piombo fuso» contro la Striscia di Gaza, tra la fine del 2008 e l’inizio del 2009, quando morirono 1400 palestinesi e 13 israeliani.
APERTURE E MINACCE
Secondo radio Gerusalemme, Hamashafatto sapere a Israele di essere disposto a cessare gli attacchi in profondità contro le città del Neghev, rivendicando però il diritto di continuare azioni di guerriglia lungo la linea di demarcazione tra Gaza e Israele. A Gaza un portavoce di Hamas, Sami Abu Zuhri, ha affermato che le milizie palestinesi non sono interessate a un'escalation.«Se Israele cesserà le aggressioni - ha affermato - in maniera naturale la calma tornerà ». Secondo fonti palestinesi, Hamas stima che Israele voglia il ritorno al più presto della quiete per non trovarsi impelagato in unavasta operazione militare proprio durante l'imminente Pasqua ebraica.MohammedAwad, ministro degli Esteri di Hamas a Gaza, ha detto alla stazione televisiva delgruppo “Al-Quds”, che è in corso «uno sforzo continuo» per fermare i combattimenti. «Posso dire che siamo in contatto con Egitto, Turchia e Nazioni Unite». Da Gaza a Gerusalemme. Il ministro della difesa Ehud Barak ha assicurato che Israele non è interessato a estendere il conflitto e che se Hamas cesserà le ostilità, lo Stato ebraico farà altrettanto. «Mase gli attacchi palestinesi contro civili o militari israeliani dovessero proseguire - ha avvertito il premier Netanyahu - Israele colpirà Hamas in maniera ancora più dura». E in serata, al termine di una riunione straordinaria del Gabinetto di sicurezza dello Stato ebraico, è stato ordinato all'esercito di «continuare a operare contro i terroristi per fermare i lanci (di razzi) su Israele».

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