Udg non lo sa, ma il sangue non ''ghermisce'' Gerusalemme Anche dal titolo la disinformazione
Testata: Autore: Umberto De Giovannangeli Titolo: «Ancora sangue a Gerusalemme. Ucciso palestinese, scoppia la rivolta»
Mentre IL MANIFESTO in un momento di giusto imbarazzo evita di riprendere la notizia, L'UNITA' supera a sinistra il quotidiano comunista cugino, e titola: "Ancora sangue a Gerusalemme. Ucciso palestinese, scoppia la rivolta". Questo è il sommario che precede l'articolo di Umberto De Giovannangeli:
Il sangue e la paura tornano a ghermire Gerusalemme, mentre il premier israeliano Netanyahu prova a ottenere il via libera americano sulla commissione d’inchiesta per il blitz contro la "Freedom Flotilla".
Per capire come sia andata la vicenda, ci rivolgiamo ad un testimone insospettabile di simpatia verso Israele, LA REPUBBLICA, che oggi, 12/06/2010, a pag. 14, pubblica un servizio da Gerusalemme di Alberto Flores D'Arcais, che al fondo del suo articolo, scrive: "Mentre il governo israeliano trova l´accordo con gli Stati Uniti sulla commissione d´inchiesta (sarà guidata da un ex giudice della Corte Suprema di Israele e tra i suoi membri ci saranno anche un americano e un europeo) a Gerusalemme ieri è corso di nuovo il sangue. Nonostante le precauzioni prese (fin dalla mattina la polizia israeliana aveva predisposto un imponente servizio d´ordine attorno alla parte araba della capitale e proibito l´ingresso alla spianata delle moschee ai minori di 40 anni) non sono mancati tafferugli, incidenti e il primo morto. Ziad al-Julani, un arabo di 38 anni, è stato ucciso nel quartiere di Wadi Joz, vicino alla Città Vecchia, dopo aver tentato di travolgere con il suo minivan due guardie israeliane".
Ecco come si sono svolti i fatti. Udg e L'UNITA' dovrebbero ripassare le regole del buon giornalista, riportare la notizia senza farla seguire da manipolazione di tipo ideologico. A meno che cercare di investire due guardie con la propria macchina all'UNITA' venga giudicata un'azione lecita, quindi meritevole di un articolo che la giustifica.
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