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Non dimenticheremo mail gli orrori del 7 ottobre (a cura di Giorgio Pavoncello) 15/01/2024


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Rassegna Stampa
03.04.2010 Israele, tempi duri in arrivo per chi rema contro
Almeno, secondo quando scrive l'Unità che riprende dall'Independent

Testata:
Autore: La Redazione
Titolo: «Giornalista fuggito a Londra per non rischiare l'arresto»

Una di quelle colonnine sull' UNITA' che ci riconciliano, involontariamente, con il sistema Israele. Sempre che le notizie riportate siano vere. Il pezzo, non firmato, ci informa che anche in Israele diffondere informazioni, o meglio, disinformazioni che possono danneggiare la sicurezza del paese, sta diventando reato. Ne prendiamo atto con soddisfazione, anche se comprendiamo il disappunto di chi su queste cialtronaggini finora ci ha speculato.
Ecco il pezzo,uscito oggi, 03/04/2010, a pag, 27, con il titolo " Giornalista fuggito a Londra per non rischiare l'arresto ". Pare che il gentiluomo lavori per Haaretz.

Giallo con censura. Uri Blau, giornalista del quotidiano progressista israeliano Haaretz, si nasconde a Londra per timore di essere arrestato a causa di una sua inchiesta sull' uccisione di due palestinesi a Jenin in Cisgiordania pubblicata quasi un anno e mezzo fa: lo rivela l'Independent, che racconta che Israele sulla vicenda sia stata imposta una insolita, stretta censura sui media nazionali. Il reporter starebbe negoziando i termini del suo ritorno in Israele con i magistrati. Uscito dal Paese tre mesi fa, non vi ha più fatto ritorno. La notizia, dice l'Independent, segue di qualche giorno quella secondo la quale un'altra giornalista israeliana, Anat Kam, è stata messa agli arresti domiciliari tre mesi fa con l'accusa di spionaggio, per aver passato documenti riservati alla stampa mentre faceva il servizio militare presso il comando centrale delle forze israeliane. Nessun mediao giornalista specifico è stato menzionato nell'atto di accusa, ma sui blog israeliani - dove infuria il dibattito sulla libertà di stampa, che molti vedono sotto attacco - si dice che Kam diede delle carte segrete proprio a Blau, che sulla base di quelle informazioni scrisse un articolo nel novembre 2008. Su Haaretz, Blau raccontò che uno dei duemilitanti della Jihad islamica uccisi a Jenin nel giugno 2007 fu scelto per l'eliminazione fisica in violazione di un dettato della corte suprema israeliana risalente a sei mesi prima. Quella sentenza diceva che, pur restando legali gli omicidi in Cisgiordania, venivano ristretti a un numero molto limitato di circostanze: in particolare si affermava chenon si doveva ricorrere all'omicidio se era possibile fare un arresto. Kam - che lavora per l'agenzia Walla, fino a poco tempo fa di proprietà di Haaretz - è stata arrestata oltre un anno dopo la pubblicazione dell'articolo di Blau. Canale 10 e Haaretz, che si oppongono alla censura decisa dalle autorità israeliane, porteranno il caso in tribunale il prossimo 12 aprile. E il 14 dovrebbe iniziare il processo a Kam, che si dichiara innocente.

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lettere@unita.it

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