Antisemitismo a Roma Sampietrini commemorativi della Shoah dipinti di nero da nostalgici del fascismo
Testata: Autore: Umberto De Giovannangeli Titolo: «Vergogna a Roma, sfregio alla memoria dell’Olocausto»
Riportiamo dall'UNITA' di oggi, 01/03/2010, a pag. 19, l'articolo di Umberto De Giovannangeli dal titolo "Vergogna a Roma, sfregio alla memoria dell’Olocausto".
Pietro Terracina, sopravvissuto ad Auschwitz
La vernice della vergogna. Un atto infame condotto dai nostalgici del ventennio fascista e delle sue leggi razziali. Sono state imbrattate l’altra notte a Roma, ricoperteda vernice nera, le «pietre d’inciampo» collocate dal Comune, nel Giorno della memoria, davanti alla casa dove il 7 aprile del 1944 era stata deportata la famiglia di Piero Terracina, in piazza Rosolino Pilo. Lo denuncia, indignato e in lacrime, l'anziano ex deportato, tra i pochi superstiti della razzia romana. «È una profanazione terribile», sottolinea. CONDANNA UNANIME Le pietre d'inciampo sono in pratica delle targhe ricordo messe sulla strada, sampietrini ricoperti in ottone, su ognuno dei quali è stato inciso il nome di uno dei componenti della famiglia con la data di nascita e quella della deportazione. Il Comunedi Roma, nel Giorno della memoria, ne ha fatte collocare diverse davanti alle case degli ebrei deportati. «Io non abito più in quella casa - spiega Piero - sono stato avvertito questa mattina (ieri per chi legge, ndr) da un inquilino del palazzo. È terribile che ancora ci siano persone che fanno cose così orribili». Il sindaco di Roma, Gianni Alemanno, inuna notaha espresso «ferma condanna per questo atto vigliacco contro una memoria condivisa, quella della Shoah. Ripetiamo, ancora una volta, il nostro auspicio che i vili che hanno compiuto questo gesto siano presto presi e venga loro inflitta una punizione esemplare...». «Ha ragione Piero Terracina: aver imbrattato le “pietre d'inciampo”, simbolo della tragedia della Shoah, è un gesto orribile. A lui e a tutta la comunità ebraica va la nostra vicinanza e solidarietà.Ènecessario individuare i responsabili di questa lunga serie di episodi di antisemitismo che si sono verificati, negli ultimi mesi, a Roma...», rimarca il presidente della Provincia di Roma, Nicola Zingaretti. Le «pietre d’inciampo» sono state pulite. Ma resta la vergogna dell’atto.Ela ricerca dei miserabili imbrattatori.
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