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Non dimenticheremo mail gli orrori del 7 ottobre (a cura di Giorgio Pavoncello) 15/01/2024


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Rassegna Stampa
05.02.2010 Berlusconi colpevole di essere amico dello Stato ebraico
Duramente criticato da Pax Christi e Udg

Testata:
Autore: Nandino Capovilla-Umberto De Giovannangeli
Titolo: «Liquidazione totale-Gaza come la Shoah. La stampa israeliana punta il dito sul cavaliere bifronte»

Riportiamo dall'UNITA' di oggi, 05/02/2010, a pag. 31, l'articolo di Umberto De Giovannangeli dal titolo " Gaza come la Shoah. La stampa israeliana punta il dito sul cavaliere bifronte ". Pubblichiamo il comunicasto stampa di Don Nandino Capovilla, coordinatore nazionaledi Pax Christi dal titolo " Liquidazione totale ". Ecco i due pezzi, preceduti dai nostri commenti:

Pax Christi- Don Nandino Capovilla : " Liquidazione totale "

Un comunicato zeppo di menzogne e propaganda anti israeliana. Israele è uno Stato democratico, l'unico in Medio Oriente.
Che cosa ne pensa di questo comunicato la Chiesa ?
Pax Christi ne rappresenta una buona parte. Questo sarebbe un segnale della volontà della Chiesa di dialogare con gli ebrei?
Ecco il pezzo:


Pax Christi

Il Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi ha attuato ieri una liquidazione totale delle speranze di pace in Terra Santa. Una pesantissima banalizzazione del processo di pace e un'irrisione delle Nazioni Unite che rischiano di trascinare l'Italia fuori dal consesso dei Paesi e delle Istituzioni internazionali che tessono da anni il faticoso cammino della pace.

   Affermando che è stato giusto il massacro su Gaza, ha liquidato il lavoro prezioso e oggettivo svolto dalle Nazioni Unite nel  monitorare un inaudito massacro di civili, la distruzione di migliaia di case, scuole, ospedali attraverso  l'uso di armi illegali. Possiamo ancora ritenerci parte degli organismi internazionali, in primis dell'Onu?

Asserendo di 'non aver visto'  il Muro dell'apartheid che circonda Betlemme,  ha vergognosamente liquidato il pronunciamento fatto nel 2004 dall'Assemblea Generale delle Nazioni Unite che ne ha condannato la costruzione evidenziandone le terribili conseguenze umanitarie. Può il Presidente del Consiglio arrivare a un livello così insopportabile di irresponsabilità?

Definendo più volte Israele come “Stato ebraico, libero e democratico”, ha liquidato quel milione e duecentomila cittadini dello Stato d'Israele, che ebrei non sono, e che vedono ogni giorno calpestati i loro diritti. Come proclamarsi insistentemente “amici di Israele” quando non lo si esorta ad essere veramente uno stato democratico?

Identificando come antisemita chiunque si opponga alla politica di occupazione, di umiliazione e di disprezzo di qualsiasi Risoluzione Onu da parte dello Stato d'Israele, ha liquidato e denigrato  le sofferenze patite da migliaia e migliaia di palestinesi, in spregio a quanti, israeliani, palestinesi,  uomini e donne di ogni Paese, si battono insieme alla ricerca di una pace giusta, fondata sul rispetto delle leggi internazionali.

Davvero non ci possono essere i saldi della pace.

Non si può raggiungere la meta della riconciliazione tra i popoli svendendo sul mercato una “pace economica”, la “pace del benessere”.

Don Nandino Capovilla
Coordinatore Nazionale di Pax Christi

L'UNITA' - Umberto De Giovannangeli : " Gaza come la Shoah. La stampa israeliana punta il dito sul cavaliere bifronte  "

All'UNITA' non tollerano che il viaggio di Berlusconi in Israele sia stato un successo. Per questo motivo Udg pubblica un articolo con tutte le dichiarazioni contrarie al premier. Il titolo è sbagliato. Come si può leggere nell'articolo, solo Maariv ha criticato Berlusconi per alcune sue dichiarazioni.
Il comunicato diffuso da Don Capovilla (lo stesso che abbiamo pubblicato e criticato in questa pagina) contro Israele e Berlusconi è stato in buona parte ripreso da Udg. Nell'articolo sono riportate anche le dichiarazioni di Flavio Lotti, un altro professionista dell'odio contro Israele. Lotti dichiara : "
questa scelta provocherà gravi danni anche al nostro Paese -prosegue Lotti - è contraria al nostro interesse nazionale e all’interesse dell’Europa, espone i cittadini italiani a nuovi inutili rischi, riduce drammaticamente la nostra credibilità, indebolisce la Ue, colpisce le forze di pace che operano tra molte difficoltà in Israele e in Palestina, ci allontana dai Paesi arabi moderati e indebolisce la loro proposta di pace. ci isola da tutti coloro che nel mondostanno cercando di costruire la pace in Medio Oriente ". Uno scenario da apocalisse. Quali sarebbero i Paesi arabi moderati dai quali ci saremmo allontanati? Forse Lotti non se n'è accorto, ma l'unico Paese arabo ad aver criticato Berlusconi è l'Iran. Se l'Ue è debole la responsabilità è dei campanilismi degli Stati che la compongono, incapaci di essere d'accordo su qualunque questione, nemmeno sulla difesa dell'unica democrazia mediorientale.
Interessante l'accenno ai rischi ai quali i cittadini italiani sarebbero esposti. Quindi, secondo Lotti, è meglio appoggiare i terroristi di Hamas, Hezbollah, Siria, Iran per evitare ipotetici attentati in Italia? Ma la sofferenza dei palestinesi non è il vero motivo della solidarietà dei pacifisti?
L'articolo di conclude con le dichiarazioni di Shulamit Aloni, fondatrice di “PeaceNow” : "
Non considero “amici” d’Israele  coloro che tendono a giustificare ogni nefandezza compiuta da chi governa Israele. Berlusconi ha ecceduto in tal senso ". Questo dovrebbe convincere il lettore che Berlusconi ha torto e che anche Israele sbaglia a difendersi...se lo dice un'israeliana, di Peace Now per giunta, sarà vero, no?
La solita propaganda dell'Unità. E' troppo difficile ammettere il successo del nostro governo perchè non piace alla sinistra. Ma se ci fosse stato il tanto decantato D'Alema, avremmo letto solo elogi, senza dubbio.A parte il fatto che non avrebbe mai detto e fatto come Berlusconi.
Ecco l'articolo:

C’è chi ironizza (Maariv) su «Silvio- Cesare» per il suo «comportamento bizzarro», lamentando come improprio il fatto che «appena giunto nei Territori abbia paragonato Gaza alla Shoah». C’è chi (Yediot Ahronot) preferisce puntare sul «Berlusconi-show», con ampio risalto a un pezzo di colore sul pranzo di gala nella residenza del presidente Shimon Peres, caratterizzato da aneddoti, gag, battute e «imitazioni » del presidente del Consiglio oltre che dall’annuncio del regalo di un suo cd di canzoni (in duetto con l’immancabile Apicella). Un dono promesso accompagnato da parole non certo intrise nella modestia rivolte all’ottuagenario capo dello Stato israeliano: «Per mostrarmi non solo l’uomo pragmatico che voi sapete io sono, Le manderò il disco con le mie cento canzoni, dove troverà tanta poesia e sentimento». Israele scopre il Cavaliere bifronte. DOPPIA MORALE Attenzione alle parole di Berlusconi sulla «legittimità dell’offensiva “Piombo Fuso” condotta un anno fa da Israele contro la Striscia di Gaza, ma spazio anche al suo controverso riferimento al dolore umano per i morti di quel conflitto, accostato a quello per le vittime della Shoah. Oscillano in prima battuta tra questi due temi i titoli riservati ieri dalla stampa israeliana alla visita del presidente del Consiglio a Gerusalemme e a Betlemme. Sull’accostamento Shoah-Gaza non trapela alcun commento, neanche in via ufficiosa, dall’entourage del primo ministro Benjamin Netanyahu. Un silenzio che stride con i tanti attestati di stima e amicizia che il premier israeliano aveva dispensato durante i tre giorni di visita al suo omologo italiano. A tornare sull’accostamento è un giornale non israeliano, l’autorevole Financial Times, secondo cui il Cavaliere è «nei guai» per le sue dichiarazioni in cui accosta le vittime di Gaza a quella della Shoah. Dall’accostamento contestato alla giustificazione di «Piombo Fuso». «Affermando che è stato giusto il massacro su Gaza Berlusconi ha liquidato il lavoro prezioso e oggettivo svolto dalle Nazioni Unite nel monitorare un inaudito massacro di civili, la distruzione di migliaia di case, scuole, ospedali attraverso l’uso di armi illegali. Possiamo ancora ritenerci parte degli organismi internazionali, in primis dell’Onu? Asserendo di «non aver visto » il Muro dell’apartheid che circonda Betlemme, (Berlusconi) ha vergognosamente liquidato il pronunciamento fatto nel 2004 dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite che ne ha condannato la costruzione. Può il Presidente del Consiglio arrivare a un livello così insopportabile di irresponsabilità »?, denuncia Don Nandino Capovilla, coordinatore nazionale di Pax Christi. I PACIFISTI «Chiunque voglia aiutare gli israeliani e i palestinesi a fare la pace, sa che deve considerare in modo equilibrato le ragioni degli uni e degli altri. La scelta del presidente del Consiglio Berlusconi di schierare l’Italia a fianco di unasola delle due parti in conflitto, Israele, ci impedisce di svolgere qualsiasi ruolo di pace. Da oggi l’Italia è diventata chiaramente parte del conflitto e non strumento per la sua soluzione», incalza Flavio Lotti, coordinatore nazionale della Tavola per la pace. «Questa scelta provocherà gravi danni anche al nostro Paese -prosegue Lotti - è contraria al nostro interesse nazionale e all’interesse dell’Europa, espone i cittadini italiani a nuovi inutili rischi, riduce drammaticamente la nostra credibilità, indebolisce la Ue, colpisce le forze di pace che operano tra molte difficoltà in Israele e in Palestina, ci allontana dai Paesi arabi moderati e indebolisce la loro proposta di pace. ci isola da tutti coloro che nel mondostanno cercando di costruire la pace in Medio Oriente». Una considerazione, quella di Lotti, che trova conferma in una voce controcorrente in Israele: Shulamit Aloni, fondatrice di “PeaceNow”, figura storica del pacifismo israeliano, più volte ministra nei governi guidati da Yitzhak Rabin e ShimonPeres:«Non considero “amici” d’Israele – dice Aloni a l’Unità – coloro che tendono a giustificare ogni nefandezza compiuta da chi governa Israele. Berlusconi ha ecceduto in tal senso».

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