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L'Espresso Rassegna Stampa
01.11.2004 Intolleranza a Pisa
l'intervento di Ehud Gol, ambasciatore d'Israele in Italia

Testata: L'Espresso
Data: 01 novembre 2004
Pagina: 99
Autore: Ehud Gol
Titolo: «L'Anormale di Pisa»
L'ESPRESSO del 4-11-04 pubblica un intervento dell'Ambasciatore d'Israele in Italia, Ehud Gol, che di seguito riproduciamo:


Alla fine del 1980 ero un giovane diplomatico negli Sati Uniti e fui invitato a tenere una lezione all’Università di Lawrence, in Kansas- Missouri.
La mia lezione, alla fine, non ebbe luogo.
L’aula era piena da cima a fondo, con oltre 500 persone, ma la maggior parte di loro non era venuta per ascoltare ciò che vevo da dire sullo Stato d’Israele. I pochi studenti ebrei, gli amici di Israele e coloro che erano venuti con il sincero intento di ascoltare furono inghiottiti dalla folla di studenti iraniani, palestinesi e della sinistra radicale. L’evento avrebbe dovuto tenersi mentre 52 ostaggi americani erano ancora trattenuti all’interno dell’ambasciata statunitense a Teheran dal regime di Khomeini. I rivoluzionari iraniani e i palestinesi approfittarono dell’ingresso degli ospiti americani e calpestarono la libertà suprema della Costituzione degli sati uniti, la libertà di parola. Io non parlai all’Università, ma la mia storia finì in prima pagina, l’indomani mattina sul "Kansas Times" e da lì ai principali quotidiani del Paese.
Coloro che volevano impedirmi di esercitare il diritto alla libertà di parola avevano fallito. Il messaggio di Israele era passato in maniera molto più ampia es significativa attraverso gli organi della libera stampa.
Ho ripensato a questo episodio la settimana scorsa, allorché un giovane diplomatico della mia ambasciata si è ritrovato nella stessa situazione, questa volta all’Università di Pisa. Il consigliere shai cohn era stato invitato presso quell’ateneo a portare la parola di Israele in una forma civile e libera, ma una frangia di tumultuosi dell’estrema sinistra ha ritenuto che dovesse andare diversamente. Costoro non hanno bisogno di essere disturbati con dei fatti, giacché il loro verdetto su Israele è già stato emesso da tempo. Così, in una roccaforte del mondo accademico italiano, caratterizzato da una secolare tradizione di civili scambi di idee ed i opinioni, un manipolo di sedicenti "liberali" ha fatto in modo che la posizione israeliana non venisse ascoltata, e l’intervento del consigliere si è concluso senza che questi abbia proferito parola. Non è la prima volta che Israele si imbatte in un muro d’odio, di ostilità e di feroce contestazione in Toscana. Ricordo una partita di pallacanestro, alla quale assistevo personalmente, l’anno scorso, tra il Maccabi Tel avi e il Siena, e ricordo le frasi e le urla di denigrazione e di odio terribile da parte di uno sparuto gruppo di giovani, allorché la squadra israeliana osò vincere. Certo, non erano molti, ma erano abbastanza per capire che c’è qualcosa di marcio nel terreno in cui attecchisce questo fenomeno.
Di cosa si nutre quest’odio abissale per Israele ? sin dal mio arrivo in Italia sono rimasto impressionato dagli eventi organizzati per il 27 gennaio, in occasione del Giorno della Memoria per la Shoah. Ma è evidente che dedicare un solo giorno l’anno all’educazione alla pazienza e alla tolleranza non è sufficiente. Quei teppisti di Pisa hanno espresso la loro immedesimazione con il terrorismo contro isrele e con il più spregevole degli assassini, quello di anziani, donne, bambini. Quegli stessi hooligans ritengono che Israele non abbia non solo il diritto di difendersi, ma neanche quello di esistere, e tanto meno libertà di parola.
E’ lecito criticare Israele, il suo governo e chi lo presiede, ma è doveroso sapere qual è il confine fra una critica legittima, per quanto aspra possa essere, ed espressioni di odio e di antisemitismo. Questo male più che costituire un pericolo per noi ebrei in tutto il mondo e, adesso, in particolare in alcuni Sati europei, è soprattutto una terribile macchia per i paesi in cui esso dilaga.
Oggi è più che mai necessario rimboccarsi le maniche e combattere sia il terrorismo internazionale, che solo poche settimane fa ha massacrato, a Taba, in maniera indiscriminata israeliani, egiziani e altri stranieri tra cui anche due ragazze italiane, sia il pericolo dell’antisemitismo. Clemenza e concessioni in entrambi i campi lederebbero le fondamenta del mondo democratico occidentale. Noi continueremo a combattere contro il terrorismo in tutte le sue forme, mentre in Toscana è necessario lottare contro l’odio e l’ignoranza.
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