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Deborah Fait
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Da Martin Lutero alla Croce Rossa Internazionale 25/06/2014
Da Martin Lutero alla Croce Rossa Internazionale
Commento di Deborah Fait

Three kidnapped Israeli teens, from L-R: Eyal Yifrach, 19, Naftali Frenkel, 16, and Gil-ad Shaar, 16. (photo credit: courtesy)

Mohammed Karaka, Eyal Yfrach, Naftali Frenkel, Gilad Shaar




Bisognerebbere scrivere un articolo all’ora per esaurire tutti gli argomenti sulle porcate, le mascalzonate, le menzogne di cui è oggetto Israele. Non so da dove incominciare. I nostri tre ragazzi sono ancora nelle mani delle belve. Hamas ha scatenato l’operazione “Pioggia Infernale” che consiste nel lancio di razzi da Gaza in territorio israeliano, 16 in poche ore. La Siria, senza provocazioni, ha sparato in territorio israeliano un colpo di mortaio che ha ammazzato un bambino di tredici anni che aveva voluto, povera anima, accompagnare il padre, ora gravissimo all’ospedale, al lavoro (intanto Israele continua a curare centinaia di feriti siriani che, diversamente, morirebbero). Il bambino si chiamava Mohamed Karaka, era un arabo israeliano innocente come innocenti sono gli altri ragazzini, Eyal, Naftali, Gilad. Le belve non fanno discriminazioni riguardo all’età , non le fanno quando si tratta di uccidere israeliani e se sono bambini meglio ancora e non le fanno nemmeno con i loro figli. In questi giorni, dopo il rapimento, i bambini palestinesi si divertono a ad alzare le tre dita ridendo soddisfatti. L’incitamento all’odio non è un delitto? La Convenzione di Ginevra non considera la violenza sui minori e i rapimenti un crimine contro l’umanità? Ahhh no scusate , dimenticavo! Quale violenza sui minori, quale incitamento all’odio, quale lanci di missili sulla popolazione civile di Israele, quale “Pioggia infernale”, quale rapimento, sono tutte bazzeccole, vere e proprie stupidaggini cui l’ONU non presta attenzione perchè deve controllare se Israele costruisce case. E’ questo il vero crimine di guerra, mica l’ammazzare bambini, mica rapirli mentre tornano a casa da scuola, mica insegnare ai bambini arabi che rapire, uccidere, torturare gli ebrei debba essere un divertimento, mica tenere da anni un milione di israeliani del sud ( e prima quelli del nord) sotto la minaccia quotidiana di ricevere un missile sulla testa. In base a questo ragionamento che definire immorale, incivile e nauseante è poco, la Croce Rossa Internazionale che fa? Voi direte: condannerà i terroristi palestinisti, condannerà le gimcane di festa alla notizia del rapimento di tre ragazzini israeliani, condannerà la comparazione dei tre ragazzini rapiti a dei topi, condannerà quelle tre dita alzate ! E invece no! La CRI, la stessa CRI che passeggiava per Theresienstadt fingendo di credere che i nazisti non ammazzassero i bambini ebrei ma gli facessero fare tanti bei disegnini tra una festa e l’altra, ha chiesto a Israele di ripristinare le visite parentali ai terroristi arabi nelle prigioni israeliane. Certo, impedire ai parenti di far visita ai loro congiunti assassini è una crudeltà terribile, una inspiegabile vendetta! Naturalmente il Comitato della CRI non ha menzionato i nostri tre adolescenti rapiti, nemmeno un accenno. Il Comitato chiede l’immediato ripristino delle visite, come la convenzione di Ginevra impone. Dunque la Croce Rossa chiede che venga osservato il regolamento della quarta Convenzione solo contro Israele, solo contro la costruzione di case e contro il divieto momentaneo delle visite agli assassini. Nemmeno una parola, nemmeno una riga sul rapimento di tre adolescenti. Come sempre dunque. La CRI non ha mai detto una sola parola di condanna durante i lunghi anni della seconda intifada quando venivano ammazzati quotidianamente civili israeliani, la CRI non ha mai detto una sola parola durante i cinque anni in cui Gilad Shalit era sepolto vivo in un buco sotto terra, non ha mai preteso di vederlo, di visitarlo limitandosi di chiedere ogni tanto ai terroristi “Che ci dite, ragazzi, è vivo?” Il capo della delegazione della CRI ha protestato perchè i palestinesii che vivono in Cisgiordania non possono spostarsi a causa delle limitazioni imposte dall’IDF e non possono visitare “ i loro cari rinchiusi in prigione”. Questa è la Croce Rossa Internazionale! La stessa CRI che, quando fu proposto di accettare anche la Stella di David Rossa (MDA) come logo da abbinare accanto alla croce rossa e alla mezzaluna rossa, rispose “ E poi? vogliamo mettere anche la svastica?”. -Da notare che MDA è presente in tutto il mondo per salvare vite, anche nei paesi islamici, ogni terremoto, ogni distastro naturale vede in prima fila medici e paramedici israeliani del Maghen David Adom. In tutto il mondo! -Da notare anche che la Mezzaluna Rossa è stata più e più volte complice dei terroristi trasportando all’interno delle sue ambulanze armi e guerriglieri. Un’ altra “chicca” che fa venire il mal di stomaco è stata la decisione, presa esattamente dopo il rapimento, delle Chiese protestanti di boicottare Israele. Qualcuno anni fa, riferendosi all’odio contro Israele delle grandi Chiese protestanti , metodisti, epicopali, luterani, United Church of Christ, aveva detto che era una specie di “Intifada del paradiso”. Io direi invece che si tratta di un’intifada dell’inferno perchè solo forze infernali dentro l’animo umano possono creare un odio così viscerale al punto di decidere, di boicottare economicamente e culturalmente un paese come Israele. Un Paese che non ha visto un solo giorno di pace dalla sua fondazione, un Paese minacciato di distruzione, un Paese condannato a difendersi dalla violenza e dalle aggressioni dei suoi vicini, un Paese che ha sopportato guerre per la sua eliminazione, che ha subito il terrorismo arabo/palestinista nelle strade delle sue città, che ha sofferto l’orrore di migliaia di suoi cittadini bruciati vivi negli autobus esplosi dai kamikaze palestinesi. Un Paese che , nonostante tutto, si è mantenuto democratico e sempre disposto al dialogo con i propri nemici . Questo Paese deve anche sopportare l’odio del mondo intero, gli insulti, le menzogne e vedere intere compagnie lasciare il proprio territorio e smettere di avere scambi commerciali per evitare ricadute economiche. Deve vedere Università e Accademie rifiutare relatori, studiosi o scienziati israeliani. Naturalmente la decisione al boicottaggio di Israele delle Chiese protestanti americane ha avuto ripercussioni in tutto il mondo, dagli Usa all’Australia, Svezia, Norvegia, tutti i paesi del nord Europa. Mi tornano in mente le parole di Martin Lutero nel suo libro “Degli ebrei e delle loro menzogne”, molto diffuso durante il nazismo. “...In primo luogo bisogna dare fuoco alle loro sinagoghe o scuole; e ciò che non si vuole bruciare deve essere ricoperto di terra e sepolto, in modo che nessuno possa mai più vederne un sasso o un resto. E questo lo si deve fare in onore di nostro Signore e della Cristianità, in modo che Dio veda che noi siamo cristiani e che non abbiamo tollerato nè permesso – consapevolmente – queste palesi menzogne, maledizioni e ingiurie verso Suo figlio e i Suoi cristiani. Perchè ciò che noi fino a ora abbiamo tollerato per ignoranza ci verrà perdonato da Dio. Ma se noi, ora che sappiamo, dovessimo proteggere e difendere per gli ebrei una casa siffatta, nella quale essi – proprio sotto il nostro naso – mentono, ingiuriano, maledicono, coprono di sputi e di disprezzo Cristo e noi (come sopra abbiamo sentito), ebbene, sarebbe come se lo facessimo noi stessi, e molto peggio, come ben sappiamo...... bisogna allo stesso modo distruggere e smantellare anche le loro case, perché essi vi praticano le stesse cose che fanno nelle loro sinagoghe. Perciò li si metta sotto una tettoia o una stalla, come gli zingari, perché sappiano che non sono signori nel nostro Paese, come invece si vantano di essere, ma sono in esilio e prigionieri, come essi dicono incessantemente davanti a Dio strillando e lamentandosi di noi. .... bisogna portare via a loro tutti i libri di preghiere e i testi talmudici, nei quali vengono insegnate siffatte idolatrie, menzogne, maledizioni e bestemmie..... venga loro proibito – sotto pena di morte – di lodare Dio, di rendere grazie, di pregare, di insegnare, presso di noi e nei nostri possedimenti. Possono farlo nella loro terra, e dovunque possano senza che noi cristiani lo sentiamo nè lo veniamo a sapere. La ragione è che le loro lodi, i ringraziamenti, le preghiere e gli insegnamenti, non sono altro che bestemmie contro Dio, maledizioni, idolatria, ….dovremmo cacciarli come cani rabbiosi, per non essere partecipi delle loro orribili empietà e di tutti i loro vizi, e per non meritare, insieme a loro, l’ira di Dio e la dannazione. Io ho fatto il mio dovere: qualcun altro, ora, veda di fare il suo ! Io non ho colpa’ (Martin Lutero, Degli Ebrei e delle loro menzogne) Credo non ci sia nulla da aggiungere a questo schifo che si ripercuote, dopo secoli, sempre su di noi tentando di annegarci nell’ odio, nell’ostilità e nell’ingiustizia ma adesso tutta la nostra concentrazione deve andare a Eyal, Gilad, Naftali da troppi giorni in mano alle belve palestinesi. I balletti diplomatici mi fanno ridere, Abu Mazen che, dopo aver ordinato ai palestinesi di distruggere ogni prova che potesse portare al ritrovamento dei nostri tre ragazzi, adesso dice che disapprova, che chi li ha rapiti ha commesso un errore, mi fa venire il voltastomaco. Qualcuno lo ha forse minacciato di tagliare il cordone della borsa? Teme di non poter più usare i soldi dei “donatori” (per me tutti, dall’America all’Europa, farabutti che alimentano il terrorismo) per comprare armi, per arricchirsi, per comprare scarpe da 25.000 euro ( ma che piedi ha ?) ? Intanto Khaled Mashaal, il capo dell’ufficio politico di Hamas, ha dichiarato “Siano benedette le mani che li hanno rapiti!” Per inciso è bene ricordare che Catherine Ashton, la Lady filoaraba e filoterrorista, Ministra degli Esteri europea, non ha mai voluto inserire il gruppo “politico” di Hamas tra le organizzazioni terroristiche. Il mondo intero è nelle mani di questi mascalzoni che proteggono il terrorismo palestinese e islamico e Israele ne paga lo scotto. A Roma la Comunità ebraica, guidata da Riccardo pacifici, ha organizzato una grande manifestazione a Portico d’Ottavia, migliaia di persone con le bandiere di Israele, ragazzini dell’età di Eyal, Naftali e Gilad, portavano cartelli e indossavano magliette con la scritta “ Bring back our boys now!”
Riportali a casa, Tzahal!


Deborah Fait

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