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Deborah Fait
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'Mandatelo in Israele' ha detto il figlio del boia 17/10/2013

“Mandatelo in Israele” ha detto il figlio del boia
Commento di Deborah Fait

Jorge Priebke, il figlio                   Neonazisti al funerale

 

 Credevo fosse una barzelletta di pessimo gusto, di quelle sadiche che raccontano gli antisemiti, invece mi hanno assicurato che il figlio del boia ( di cui non scrivero’ il nome) l’ha veramente detta questa sconcezza.
Mi riesce difficile scrivere ancora del boia delle Fosse Ardeatine perche’ non c’e’ molto da dire, piu’ di quanto sia gia’ stato detto e scritto.
Perche’ parlare cosi’ a lungo del Male, della Depravazione umana, della Vergogna? Le parole del figlio, pero’, sono state per me come una scossa elettrica che ha confermato il detto popolare che la mela non cade lontano dall’albero, qui pero’ non si tratta di un frutto ma di un verme uscito dalla putrefazione dell’anima nera di suo padre.
Solamente chi vive nelle tenebre del Male poteva pensare una cosa del genere e avere la spietatezza di dirla. Israele e’ stato talmente grande da saper fare un processo giusto, con tanto di difesa, un processo degno di uno stato di diritto al criminale assassino nazista Eichmann. Dopo la condanna e’ stata varata una legge che permetteva di mettere a morte soltanto lui, le sue ceneri furono gettate in mare, fuori dalle acque territoriali israeliane.
Lo stesso facciano gli italiani col boia delle Ardeatine.
Nessun funerale. Benedizioni? Benedire chi? Cosa? Perche’? Non si benedisce uno scarto simile, uno che aveva di umano solo l’aspetto, non certo l’anima.
Le parole indecenti del figlio del boia mi risuonano nella testa, sono state dette per un’ultima offesa al popolo che suo padre ha odiato, che lui odia e che odiano quei mentecatti che ieri a Albano laziale sventolavano le bandiere colla svastica e inneggiavano al boia , le braccia tese. Vedere della gente fare il saluto nazista nel cuore dell’Italia, il giorno prima della commemorazione del rastrellamento degli ebrei nel Ghetto di Roma, e’ stato disgustoso.
Morti anch’essi come il loro eroe, gente che urla odio e vomita sconcezze e non sa di essere gia’ putrefatta. Ancora non si e’ capito che cosa ne faranno della salma del boia, meglio di tutto cremarlo, come molti hanno gia’ detto, anche per ridurne le dimensioni, mettere le ceneri in una scatola e gettarlo da qualche parte. Dove non mi interessa. A casa del suo avvocato che lo considerava un padre? A casa del figlio dall’animo putrefatto come quello del boia? Dovunque purche’ non si parli piu’ di colui che fino all’ultimo ha vissuto senza pentimento, che fino all’ultimo ha negato la Shoa’, che fino all’ultimo e’ stato arrogante e superbo nella sua malvagita’, nel suo essere un prodotto difettoso del genere umano .
Sia bruciato, sia maledetto da chi vuole maledirlo e sia dimenticata la sua persona. Bruci all’inferno insieme a tanti dei suoi compari di malvagita’ e , per chi crede nella reicarnazione, spero si trasformi in un essere immondo e strisciante, in un insetto schifoso da schiacciare sotto una scarpa con disgusto. Mi dispiace che la cittadina di Albano abbia dovuto subire un’onta simile, una vergogna difficile da dimenticare.
Oggi invece ricordiamo gli ebrei rastrellati dai tedeschi nel Ghetto di Roma, ricordiamo i loro nomi, ricordiamo i nomi di tutti quelli del mio Popolo che il nazismo ha messo a morte e che il fascismo ha venduto. 1027 ebrei romani, 7000 ebrei italiani. 6 milioni di ebrei europei. Ricordiamone i nomi e accendiamo una candela in loro ricordo, bastano due parole “Shema’ Israel –Ascolta Israele”.
Ascolta Israele,i nomi dei tuoi figli torturati e uccisi. Ascolta Israele i nomi dei Giusti a ognuno dei quali e’ stato dedicato un albero simbolo della forza del bene.

 Deborah Fait


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