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Deborah Fait
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Cosa vogliono questi ebrei? 22/05/2013

Cosa vogliono questi ebrei?
di Deborah Fait


Deborah Fait          Sandro Pertini

Leggere l'articolo di Giulio Meotti su " 9 ottobre 1982, il pogrom italiano", http://www.informazionecorretta.com/main.php?mediaId=8&sez=120&id=49221 , mi ha fatto ritornare alla mente antichi incubi mai dimenticati e mai, almeno da me, perdonati. Gli incubi vissuti da noi sionisti, ebrei e non ebrei, in quegli anni colmi di odio , di rigurgiti di neonazismo contro il solito capro espiatorio, l'ebreo non piu' fine a se stesso ma l'ebreo in quanto rappresentativo dell'odiato stato di Israele.. Uno crede di aver superato il brutto ricordo di momenti in cui era quasi impossibile che trascorresse un giorno senza attacchi fisici o verbali contro qualsiasi persona difendesse Israele o rappresentasse Israele o semplicemente parlasse di Israele. Se poi capitava che uno parlasse di Israele con un Maghen David al collo era la fine e l'attacco fisico era inevitabile. E' capitato a tutti noi che amiamo Israele, credo che nessuno sia passato indenne attraverso quel periodo di neonazismo filoarabo. Botte, spintoni, parolacce, maledizioni, non mancava niente.
Persino nella tranquilla e sonnacchiosa Bolzano dove per un periodo della mia vita ho rappresentato la Federazione Italia Israele, avevamo bisogno della protezione della Digos per ogni manifestazione, per ogni conferenza, persino per le funzioni religiose nella sinagoga di Merano. Era il periodo in cui i pacifisti imperversavano bruciando bandiere di Israele, organizzando manifestazioni in cui Israele faceva la parte del demonio da odiare e distruggere, urlavano "Palestina libera" auspicando e reclamando la fine fisica di Israele. I feddayin palestinesi seminavano morte in tutta Europa, specialmente in Italia che aveva firmato un aberrante trattato con Arafat , il lodo Moro, una vergogna che avrebbe dovuto preservare dalla furia palestinese obiettivi italiani lasciando pero' liberta' di colpire i "sionisti", ovvero gli ebrei considerati forse dal governo Moro meno italiani degli altri.
Fu ucciso il piccolo Stefano Tache' mentre usciva ridendo dalla sinagoga di Roma, lo ricordo spesso nei miei articoli, lo ricordo quasi per chiedergli scusa per il silenzio con cui Roma e l'Italia accolsero la sua morte. Il silenzio piu' totale, vergognoso, rotto solo dalle perfide parole di Pertini , l'ultimo dell'anno, "ma cosa vogliono questi ebrei?". Non sara' bello parlare male dei morti ma devo dire che in quell'occasione Pertini mi ha fatto una rabbia mista a una pena infinita. Un uomo che a due mesi dalla morte assassina di un bambino italiano ammazzato perche' ebreo riesce a dire "cosa vogliono questi ebrei" non e' degno di rispetto e da allora non ho mai piu' potuto ascoltare la voce del "presidente piu' amato dali italiani".
Strana la storia dell'ebraismo nel secolo scorso. La Shoa' fu seguita dal silenzio mondiale, gli ebrei usciti vivi dai lager furono rifiutati da tutti e considerati "indesiderati" e anche questa vergogna passo' sotto silenzio, i sopravvissuti cercarono di fuggire verso la Palestina, gli inglesi gtlielo impedirono in tutti i modi per compiacere gli arabi. Nonostante tutte le difficolta' riuscirono a fondare Israele con i voti delle Nazioni Unite e furono subito attaccati dagli eserciti arabi con una guerra che doveva distruggere totalmente il piccolo Israele. Gli ebrei vinsero la guerra. In 600.000 male armati e stremati dall'Europa, vinsero la prima guerra mentre il mondo stava a guardare, come sempre, una possibile e promessa seconda Shoa'. Dopo la guerra del 67 il mondo non si e' limitato a guardare ma ha ricominciato a odiare l'ebreo stato di Israele e da allora l'odio non e' mai finito, si e' moltiplicato, si e' autoalimentato . In Europa l'odio antisemita ha trovato ancora una volta terreno fertile, le squadracce nazifasciste furono sostituite dalle squadracce pacifiste, altrettanto violente, altrettanto piene di odio , altrettanto assetate di sangue ebraico. Gli anni che seguirono la vittoria israeliana nella guerra dei sei giorni furono terribili , sembrava impossibile che tanto odio risorgesse dalle ceneri di Auschwitz per colpire ancora e ancora il popolo ebraico che aveva avuto l'ardire di creare una nazione e il coraggio di difenderla fino all'ultimo respiro di fronte a eserciti di 5,6 nazioni arabe decise a distruggerlo. Israele non lo permise e non lo permettera' mai.


Eppure in quegli anni epici per il piccolo Israele vittorioso, davanti ai nostri occhi increduli i cortei non si contavano, migliaia di fanatici con le bandiere palestinesi che, davanti al Tempio di Roma, gridavano "A morte" col pugno chiuso E morte fu. In Italia, in Europa, in Israele i morti ebrei non si contavano, gli attentati si susseguivano e nessuno protestava, nessuno si indignava. Io ho sempre dato la colpa alla propaganda arabopalestinese e alla bravura diabolica di Arafat di ammazzare e passare, lui, per vittima. La colpa fu ed e' di chi continua a odiare gli ebrei e il loro Paese, di chi oggi non va piu' in corteo a gridare A morte perche' non e' piu' di moda ma colpisce attraverso internet, il boicottaggio, le settimane dell'odio antiebraico organizzate nelle universita' di mezzo mondo.
"Cosa vogliono questi ebrei" diceva Pertini . Gli ebrei vogliono vivere ed essere lasciati in pace. Gli ebrei non vogliono essere ammazzati perche' ebrei. Gli ebrei vogliono Israele e che il mondo si rassegni. Gli ebrei vogliono che "Am Israel Chai" , che il Popolo di Israele viva nella propria Terra. L'Odio di tanta gente non finira' mai, le menzogne palestinesi nemmeno, le rivendicazioni sulla nostra terra , mai posseduta da un inesistente popolo palestinese, continueranno all'infinito. Ma quello che vogliono gli ebrei, alla fine, e' poter vivere a casa loro e crescere i loro figli in santa pace. Nessun bambio ebreo dovra' morire ancora perche' ebreo. E' questo che vogliamo!


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