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Brigitte Gabriel: I palestinesi hanno distrutto tutti i paesi in cui sono andati 07/04/2025

 Brigitte Gabriel: I palestinesi hanno distrutto tutti i paesi in cui sono andati
Video a cura di Giorgio Pavoncello

Duro atto di accusa di Brigitte Gabriel, libanese, contro l'OLP e le organizzazioni terroristiche che gestiscono i profughi palestinesi. Ovunque siano andati, hanno distrutto i paesi ospiti, come un cancro che agisce in tutto il Medio Oriente.

 



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israele.net Rassegna Stampa
04.04.2025 Zitta zitta Hamas cancella migliaia di morti civili
Analisi di Salo Aizenberg

Testata: israele.net
Data: 04 aprile 2025
Pagina: 1
Autore: Salo Aizenberg
Titolo: «Zitta zitta Hamas cancella migliaia di morti civili»

Riprendiamo dal sito www.israele.net - diretto da Marco Paganoni - un articolo di Salo Aizenberg tradotto dal Jerusalem Post, dal titolo "Zitta zitta Hamas cancella migliaia di morti civili che definiva “confermati”: nelle sue liste aggiornate a marzo, il 75% delle vittime sono maschi in età da combattenti".

Salo Aizenberg

Hamas ha rimosso tacitamente i nomi di migliaia di palestinesi che in precedenza sosteneva fossero stati uccisi durante la guerra tra Israele e Hamas.

Lo ha rivelato martedì al Telegraph Salo Aizenberg, dell’organizzazione non-profit Honest Reporting, dopo aver analizzato l’elenco aggiornato delle vittime diffuso da Hamas nel marzo 2025.

In precedenza Hamas aveva sostenuto che il 70% delle vittime palestinesi a Gaza era costituito da “donne e bambini”, un’affermazione che non si riscontra più nei suoi elenchi aggiornati di recente.

Dall’analisi di Honest Reporting risulta che circa il 72% delle vittime elencate da Hamas sono maschi di età compresa tra 13 e 55 anni, il gruppo demografico che corrisponde a quello dei combattenti di Hamas.

Un campione di decessi di bambini registrati come “identificati” nella lista dell’ottobre 2024, ma rimossi dalla lista del marzo 2025 (fonte: Salo Aizenberg)

“Il nuovo elenco delle vittime di Hamas del marzo 2025 – spiega Aizenberg – elimina tacitamente 3.400 morti che definiva pienamente ‘identificati’ e che comparivano nei suoi rapporti di agosto e ottobre 2024, tra cui 1.080 bambini. Questi decessi non sono mai avvenuti. I numeri sono stati falsificati. Di nuovo”.

A dicembre, infatti, un analogo rapporto redatto dalla Henry Jackson Society era giunto alla conclusione che Hamas aveva gonfiato il numero delle vittime.

“Il Ministero della Salute, che opera sotto Hamas – affermava il rapporto della Henry Jackson Society – ha sistematicamente gonfiato il numero delle vittime non distinguendo tra morti civili e combattenti, sovrastimando i decessi di donne e bambini e persino includendo individui morti prima dell’inizio del conflitto”.

“Sapevamo che c’erano una serie di errori nei loro resoconti – dice Andrew Fox, ricercatore della Henry Jackson Society che ha collaborato con Aizenberg – Ma è l’intero sistema di reporting che è tanto difettoso da rasentare la frode. I loro elenchi sono così inaffidabili che i media mondiali non dovrebbero citarli come attendibili”.

Fox spiega che gli elenchi di vittime diffusi da Hamas vengono compilati utilizzando moduli pubblici di Google, il che significa che chiunque abbia il link può inviare un nome, senza alcuna verifica.

Riversando i PDF di Hamas in file Excel, Aizenberg ha confrontato le liste e ha trovato i nomi che erano sulle liste precedenti ma che ora sono scomparsi.

“Avevano inserito nomi senza alcuna prova – dice Fox – Ora stanno chiaramente cercando di fare marcia indietro, cancellando i nomi di vittime che non possono in alcun modo comprovare”.

Secondo i ricercatori, le dimensioni dei cambiamenti e la mancanza di trasparenza suggeriscono fortemente una manipolazione deliberata, non errori fatti in buona fede.

Eppure, nonostante le prove sempre più evidenti di falsificazione, tutti i maggiori organi di informazione e persino le Nazioni Unite continuano a ripetere quasi alla lettera le dichiarazioni di Hamas sulle vittime, reiterando spesso la frase secondo cui “la maggior parte delle vittime sono donne e bambini”.

Ora gli stessi dati rettificati da Hamas raccontano una storia assai diversa. Il fatto che di tutte le vittime registrate, circa il 72% sono maschi di età compresa tra i 13 e i 55 anni conferma le stime delle Forze di Difesa israeliane e attesta il fatto che Israele conduce attacchi mirati contro i combattenti, compiendo sforzi senza precedenti per ridurre i danni a non combattenti.

“Sappiamo che Hamas utilizza bambini-soldato – afferma Fox – e i dati dimostrano in modo lampante che Israele prende di mira uomini in età da combattimento, non donne e bambini”.

Conclude Rachel O’Donoghue, di Honest Reporting: “Hamas ha mentito sulle vittime civili fin dal primo giorno. I media continuano a ripetere queste bugie. E ora Hamas sta cercando di cancellare silenziosamente le prove. Migliaia di nomi sono scomparsi, decessi che non sono mai avvenuti. Ma il danno alla reputazione di Israele ormai è fatto, e il falso numero di vittime continuerà ad essere usato come un’arma contro lo stato ebraico”.

(Da: Jerusalem Post, honestreporting.com, Israel HaYom, 3.4.25)

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