Fango sull’Italia, c’è la manina di Soros, il nemico di Israele Cronaca di Alessandro Gonzato
Testata: Libero Data: 18 marzo 2025 Pagina: 11 Autore: Alessandro Gonzato Titolo: «Fango sull’Italia, c’è la manina di Soros»
Riprendiamo da LIBERO di oggi, 18/03/2025, a pag. 11, il commento di Alessandro Gonzato intitolata: "Fango sull’Italia, c’è la manina di Soros".
Alessandro Gonzato
Secondo Civil Liberties Union for Europe, l'Italia sta diventando una dittatura. Ma questa Ong è tutt'altro che imparziale: è una di quelle che fanno parte della galassia associazionista di Soros, arcinemico anche di Israele.
Ricordate il rapporto dell’anno scorso secondo cui in Italia la libertà di stampa era a rischio? Le fonti, quasi tutte schierate deliberatamente a sinistra, erano 37 associazioni e organizzazioni di 19 Paesi. Il documento è stato redatto dalla ong “Civil liberties union for Europe” (Liberties), la stessa che in queste ore ha diffuso un nuovo lavoro secondo cui l’Italia – to’ – insieme a un’altra ristretta cerchia di Paesi è uno dei «demolitori dello Stato di diritto», più una serie di altre tragicomiche accuse che vediamo subito.
Prima va spiegato che “Liberties”, nata in Germania nel 2017, è supportata dalla Open Society Foundations di George Soros, il magnate che finanzia pubblicamente partiti, politici e gruppi progressisti. Dem e compagni non hanno mai parlato di «ingerenze», di «attacco alla democrazia» diversamente da come hanno fatto con Musk per gli endorsement ai «partiti nazisti», alle «destre», queste solo alcune delle accuse. E d’altronde i paladini della (propria) libertà non hanno fiatato nemmeno quando il padrone di Facebook, Zuckerberg, ha ammesso di aver manipolato l’informazione su indicazione del democratico Biden.
Adesso, dicevamo, c’è questo rapporto, il “Liberties rule of law 2025”, in cui si sentenzia che «senza azioni decisive da parte dell’Ue, colpita da manipolazione politica del potere giudiziario, debole contrasto alla corruzione e restrizione della libertà di stampa, si rischia un’ulteriore erosione democratica». La categoria che preoccupa di più la Ong è quella dei dismantlers, i “demolitori”, i governi che «prendono intenzionalmente misure che indeboliscono lo Stato di diritto». La compagnia è completata da Bulgaria, Croazia, Romania e Slovacchia. I primi due, in particolare, sono accusati di aver ridotto lo «spazio civile del sistema costituzionale»; il governo croato ostacolale indagini per frode sul budget Ue e Bucarest finisce nel mirino per «la mancanza di strumenti adeguati alla protezione del processo elettorale», e in effetti prima annullano la vittoria di Georgescu, lo accusano di essere un burattino di Putin, poi lo arrestano e infine gli impediscono di partecipare alle elezioni successive. Torniamo all’Italia.
Questi i giudizi del rapporto, che fanno un confronto col 2024: scende la “giustizia”, nessun progresso nel “sistema anti-corruzione”, nell’“equilibrio tra i poteri dello Stato e nei “diritti umani”. In calo la “libertà di stampa” e le “libertà civili”. Tra i maggiori contributori del rapporto sull’Italia figurano l’Associazione Antigone, con l’ultima “e” rovesciata a mo’ di schwa, il simbolo che vorrebbe annullare la differenza tra maschile e femminile, e la onlus “A Buon Diritto”. Partiamo dalla prima, che periodicamente si scaglia contro la Meloni accusandola di sovrafollamento carcerario e di attacchi ai magistrati.
Nel rapporto c’è scritto che «le riforme discusse o approvate nel 2024 minano profondamento lo stato di diritto, promuovendo un approccio autoritario ed estremamente punitivo che snaturerà il volto del sistema giudiziario italiano».
Tra le “raccomandazioni” c’è scritto che bisogna «garantire l’indipendenza della magistratura evitando ingerenze nelle decisioni dei magistrati, in particolare gli attacchi ai singoli giudici». E ancora: «È necessario smettere di introdurre reati volti a criminalizzare il dissenso e i gruppi più vulnerabili della società».
La Ong legata a Soros si scaglia contro il dl Sicurezza: «Promuovete misure che garantiscano la sicurezza sociale».
A Buon Diritto invece si occupa di “privazione della libertà, immigrazione, diritti civili”. Tuona regolarmente contro l’attuale gestione dei flussi migratori e la riforma della giustizia.
Nel report si parla del “caso Albania”: «Di fronte al fallimento il governo Meloni ha attaccato la magistratura accusandola di politicizzare la decisione sui migranti». Viene contestata pure la norma ribattezza dal centrodestra “anti-Salis”: «Spinge a una criminalizzazione del dissenso e delle lotte sociali, trasformando in reati comportamenti che hanno a che fare con la protesta e il malcontento (...) ad esempio l“occupazione arbitraria di immobili destinati ad altrui domicilio”. Il governo intende aumentare la pena anche per chi collabora all’occupazione, escludendo così la possibilità di applicare pene sostitutive (...)».
A supporto del rapporto sono stati citate alcune fonti tra cui articoli del Fatto Quotidiano, del Manifesto, esternazioni di Landini. Ieri il senatore dem Dario Parrini ha esclamato: «Il rapporto boccia l’Italia, la testardaggine e la miopia del governo destano preoccupazione, in particolare sulla sgangherata riforma voluta da Nordio». La prossima volta, per redigere tali rapporti, consigliamo alle Ong di rivolgersi direttamente al Pd. Risparmierebbero tempo.
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