martedi` 25 marzo 2025
CHI SIAMO SUGGERIMENTI IMMAGINI RASSEGNA STAMPA RUBRICHE STORIA
I numeri telefonici delle redazioni
dei principali telegiornali italiani.
Stampa articolo
Ingrandisci articolo
Clicca su e-mail per inviare a chi vuoi la pagina che hai appena letto
Caro/a abbonato/a,
CLICCA QUI per vedere
la HOME PAGE

vai alla pagina twitter
CLICCA QUI per vedere il VIDEO

Free Palestine è uno slogan sionista 21/03/2025


Clicca qui






Libero Rassegna Stampa
16.03.2025 L’Ucraina prepara la squadra
Cronaca di Amedeo Ardenza

Testata: Libero
Data: 16 marzo 2025
Pagina: 9
Autore: Amedeo Ardenza
Titolo: «Kiev prepara la squadra Witkoff riferisce a Donald»

Riprendiamo da LIBERO di oggi, 16/03/2025, a pag. 9, con il titolo "Kiev prepara la squadra Witkoff riferisce a Donald", la cronaca di Amedeo Ardenza.

L'Ucraina, dopo l'incontro di Gedda, sta preparando la nuova squadra di mediatori per i colloqui di pace. Ma sul campo la pace appare molto lontana. Continuano incessanti gli attacchi russi e gli ucraini rispondono con raid di droni sulle raffinerie.

Secondo le fonti russe la campagna ucraina nella regione russa del Kursk si è trasformata in una disfatta per i militari agli ordini di Kiev. La stampa ucraina, al contrario, sottolinea l’immutata capacità delle sue forze armate di colpire obiettivi sul suolo russo: nell’oblast russo come anche più lontano. Ieri pomeriggio, secondo il portale ucraino rbc, i paracadutisti ucraini hanno catturato un gruppo di soldati dell'esercito russo che marciavano in direzione di Kursk. Gli otto prigionieri sarebbero adesso in attesa di uno scambio. Ieri mattina un incendio era divampato nei pressi della stazione ferroviaria di Sarepta nella città russa di Volgograd, a 500 chilometri a est di Luhansk (nel Donbass ucraino occupato dalla Russia). Le fiamme sarebbero state causate da un attacco di droni che ha preso di mira una vicina raffineria di petrolio, hanno riferito fonti ucraine riprendendo il canale di notizie russo Astra. Secondo Euromaidan, la capacità della raffineria di petrolio di Volgograd è di 15,7 milioni di tonnellate all'anno. L’impianto produce benzina, diesel e carburante per aerei mentre supporta le infrastrutture energetiche russe e la logistica militare. Di proprietà della russa Lukoil, la grande raffineria di Volgograd aveva già subito attacchi con i droni il 15 febbraio e il 31 gennaio scorsi.
Per quanto riguarda invece la guerra sul suolo ucraino, negli ultimi giorni le forze armate russe starebbero concentrando la loro pressione sul sud dell’ex repubblica sovietica: «Ogni giorno aumenta il numero di attacchi e assalti. In direzione di Kherson, il nemico sta iniziando a diventare più attivo. In particolare, la situazione sta peggiorando a Zaporizhzhia, così come nelle direzioni di Huliaipil e Orikhiv», ha dichiarato Vladyslav Voloshin, portavoce delle forze di difesa ucraine al sud. Secondo Voloshin, sabato pomeriggio si erano registrate più di 80 battaglie in prima linea e 21 assalti russi in direzione di Pokrovsky. E sempre secondo rbc, fra il 14 e il 15 marzo le perdite russe al fronte ammontavano a più di mille soldati mentre le forze armate ucraine rivendicavano di avere anche distrutto 28 sistemi di artiglieria, 97 droni e 102 unità mobili.
A leggere le note del ministero della Difesa russa lo scenario è ribaltato, con le forze di Mosca che solo ieri avrebbero abbattuto sette bombe Jdam, tre razzi Himars e 170 droni ucraini ad ala fissa mentre il gruppo di battaglia Center «ha continuato ad avanzare in profondità nelle difese del nemico, sconfiggendo cinque brigate ucraine nella regione di Dnepropetrovsk e nella Repubblica popolare di Donetsk», uccidendo 465 effettivi ucraini.
Notizie che non sembrano annunciare un cessate il fuoco. Ma se anche tregua sarà, l’Ucraina non riconoscerà i territori temporaneamente occupati come parte della Federazione Russa, ha messo le mani avanti il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, nel corso di un briefing sabato. Zelensky ha sottolineato che concessioni territoriali «sono impossibili: noi non riconosciamo i territori ucraini occupati come russi», ha spiegato. Per il presidente ucraino, il suo omologo russo Vladimir Putin non sarebbe davvero lavorando per la pace. «Putin», ha dichiarato, «sta mentendo a tutti sulla situazione sul campo, soprattutto su ciò che sta accadendo nella regione di Kursk, dove le nostre forze ucraine continuano le loro operazioni», ha scritto su X, aggiungendo che il capo del Cremlino starebbe mentendo anche sul fatto che un cessate il fuoco sarebbe troppo complicato.
In realtà, tutto può essere controllato e ne abbiamo discusso con gli americani». Mentre parla di tregua senza crederci, Putin lavora perché prima la Russia raggiunga una «posizione più forte» militarmente, ha continuato Zelensky. Nel frattempo, il presidente ucraino ha inserito il capo dell’ufficio presidenziale, Andriy Yermak, alla guida della delegazione ucraina per i colloqui di pace, della quale fanno parte anche il suo vice, Pavlo Palisa, il ministro degli Esteri Andriy Sybiga e il ministro della Difesa Rustem Umerov. Intanto l’inviato speciale Usa Steve Witkoff informerà oggi il presidente Donald Trump sul suo incontro giovedì a Mosca con Putin. A Mar-a-Lago sono attesi anche che il segretario di Stato Marco Rubio e il consigliere per la sicurezza nazionale Mike Waltz


lettere@liberoquotidiano.it

Condividi sui social network:



Se ritieni questa pagina importante, mandala a tutti i tuoi amici cliccando qui

www.jerusalemonline.com
SCRIVI A IC RISPONDE DEBORAH FAIT