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Libero Rassegna Stampa
02.03.2025 Trump pronto a tagliare gli aiuti all’Ucraina
Analisi di Mauro Zanon

Testata: Libero
Data: 02 marzo 2025
Pagina: 3
Autore: Mauro Zanon
Titolo: «Trump fa sul serio: America pronta a tagliare tutti gli aiuti all’Ucraina»

Riprendiamo LIBERO di oggi, 02/03/2025, a pagina 3, con il titolo "Trump fa sul serio: America pronta a tagliare tutti gli aiuti all’Ucraina", la cronaca di Mauro Zanon 

Mauro Zanon
Mauro Zanon

Trump è talmente irritato con Zelensky (che non ha firmato l'accordo sulle terre rare) che ora minaccia di tagliare anche gli aiuti militari "indiretti" (Intelligence, addestramento...) per l'Ucraina, consentendo di fatto alla Russia di vincere la guerra. L'Ucraina spera solo che gli europei aumentino i loro aiuti. Ma saremo all'altezza del compito?

«Ha mancato di rispetto agli Stati Uniti d’America nel loro amato Studio Ovale. Potrà tornare quando sarà pronto per la pace». Venerdì sera, subito dopo lo scontro in mondovisione alla Casa Bianca, il presidente americano, Donald Trump, aveva già manifestato su Truth Social tutta la sua indignazione per l’atteggiamento del presidente ucraino, Volodymyr Zelensky. «Il presidente Zelensky non è pronto perla pace se l’America è coinvolta, perché ritiene che il nostro coinvolgimento ci dia un grande vantaggio nei negoziati. Non voglio vantaggi, voglio la pace», ha affermato l’inquilino della Casa Bianca.
Il leader di Kiev, dopo il litigio nello Studio Ovale sfociato in una partenza anticipata, nell’annullamento della conferenza stampa congiunta e nella mancata firma dell’accordo sulle terre rare, ha provato immediatamente a recuperare il rapporto con Trump, ringraziandolo in un messaggio su X assieme a tutto il popolo americano.
Ieri, in un altro post, Zelensky ha ribadito la propria gratitudine per quanto fatto dagli Stati Uniti per l’Ucraina, sottolineando che «è fondamentale per noi avere il sostegno del presidente Trump». Ma a Washington l’irritazione è profonda nei confronti del leader ucraino. A tal punto che l’amministrazione Trump starebbe pensando di tagliare tutti i restanti aiuti militari a Kiev, anche quelli indiretti, dopo quanto accaduto venerdì. Un alto funzionario dell’amministrazione, parlando in forma anonima al Washington Post, ha affermato che la decisione, se presa, avrebbe ripercussioni su miliardi di dollari di radar, veicoli, munizioni e missili in attesa di spedizione a Kiev. Al New York Times un altro funzionario statunitense ha detto che tutti gli aiuti degli Stati Uniti, comprese le spedizioni finali di munizioni e attrezzature approvate dall’amministrazione Biden, potrebbero presto essere cancellati del tutto. E secondo quanto riportato da Nyt, Washington potrebbe anche porre fine al sostegno indiretto all’Ucraina, tra cui la condivisione dell’intelligence, l’addestramento per le truppe e i piloti ucraini e il coordinamento militare statunitense degli aiuti internazionali da una base in Germania.
Ieri, tra le alte gerarchie ucraine, era palpabile il timore per la fine del sostegno americano dopo lo scontro di venerdì. Secondo Volodymyr Fessenko, analista politico ucraino, l’alterco di Washington è una «sconfitta per entrambe le parti». «Gli Stati Uniti non sono più un alleato dell’Ucraina», ha dichiarato Fessenko all’Afp, aggiungendo che non ci si deve «illudere» che gli Stati Uniti continuino a fornire il loro sostegno militare. Secondo i dati ufficiali, gli Stati Uniti hanno fornito all’Ucraina 64 miliardi di euro in aiuti militari dall’inizio dell’invasione russa tre anni fa. Secondo l’Istituto tedesco Kiel, tra il 2022 e la fine del 2024, Washington ha dato a Kiev 114,2 miliardi di euro in aiuti finanziari, umanitari e militari. Una fonte militare europea ha detto all’Afp che la situazione potrebbe diventare «molto complicata» per l’Ucraina da qui a maggio o giugno senza ulteriori aiuti americani, oltre a quelli già promessi dalla precedente amministrazione.
Dinanzi a questa situazione, Kiev spera in un salto di qualità europeo in termini di forniture militari. Una fonte della presidenza ucraina, in questo senso, ha detto all’Afp che «una nuova alleanza con i Paesi europei proteggerà la libertà, la democrazia e i valori che condividiamo». L’Ucraina ora crede che Trump e il suo vice, J.D. Vance, stiano «facendo apertamente il gioco della Russia», ha aggiunto la stessa fonte. Oleksiy Goncharenko, deputato dell’opposizione ucraina, ha criticato con parole molto dure Zelensky, affermando che è stato «totalmente stupido» litigare con Trump davanti alle telecamere. «In quel momento abbiamo assistito alla fine del nostro rapporto con Trump», ha dichiarato all’Afp Goncharenko, avvertendo che l’interruzione degli aiuti militari statunitensi potrebbe avere «conseguenze molto negative».
L’accordo da 500 miliardi di euro per lo sfruttamento delle terre rare ucraine come «risarcimento» per gli aiuti militari americani doveva essere firmato in occasione della visita di Zelensky a Washington, prima che tutto precipitasse. Ieri, su X, Zelensky si è detto ancora «pronto a firmare» l’accordo, che sarà «il primo passo verso le garanzie di sicurezza». «Ma non è sufficiente», ha aggiunto il leader di Kiev, «abbiamo bisogno di più di questo. Un cessate il fuoco senza garanzie di sicurezza è pericoloso per l'Ucraina».

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