L’interferenza distruttiva dell’Iran in Medio Oriente IC Mappamondo di Gabriel Barouch
Testata: Informazione Corretta Data: 17 febbraio 2025 Pagina: 1 Autore: Gabriel Barouch Titolo: «L’interferenza distruttiva dell’Iran in Medio Oriente»
L’interferenza distruttiva dell’Iran in Medio Oriente IC Mappamondo di Gabriel Barouch
Guardie Rivoluzionarie, il principale strumento di destabilizzazione dell'Iran all'estero. La politica tentacolare di Teheran sta rovinando mezzo Medio Oriente, dalla Tunisia allo Yemen, dalla Somalia all'Iraq, oltre ovviamente al Libano e a Gaza in guerra permanente con Israele.
Il mondo arabo comprende 22 paesi in Medio Oriente e Nord Africa. Questi paesi condividono un comune patrimonio linguistico e culturale, con l'arabo come lingua principale. La Lega araba, fondata nel 1945, mirava a unificare politicamente queste nazioni.
Otto paesi arabi sono monarchie, caratterizzate da relativa stabilità economica e sociale, mentre i restanti paesi affrontano devastazioni causate da guerre, distruzioni e instabilità. Le otto monarchie elencate sono Emirati Arabi Uniti, Arabia Saudita, Bahrein, Qatar, Oman, Kuwait, Giordania e Marocco.
Gli altri paesi arabi, spesso definiti repubbliche, tra cui Tunisia, Libia, Libano, Siria, Yemen, Somalia, Gibuti, Iraq e Gaza, hanno sperimentato una significativa instabilità con guerre e distruzione.
Queste ultime hanno in comune solo una cosa: l’interferenza dell’Iran.
Tunisia
L'Iran ha cercato di espandere la sua influenza in Tunisia rafforzando i legami diplomatici e sfruttando l'opposizione condivisa all'egemonia occidentale.
Dopo la primavera araba, l'Iran ha elogiato la rinascita islamica della Tunisia e si è posizionato come sostenitore dei movimenti anti-occidentali.
Gli sforzi recenti si concentrano sulla creazione di alleanze nel Nord Africa come parte di una strategia regionale più ampia.
Libia
L'Iran è stato accusato di aver fornito armi alle forze di Khalifa Haftar durante la guerra civile libica, presumibilmente facilitata dalla Russia.
I legami storici tra Iran e Libia risalgono alla guerra Iran-Iraq, quando la Libia sostenne militarmente l'Iran.
Nonostante le smentite di Teheran, le prove suggeriscono che armi iraniane sono state utilizzate nel conflitto in Libia.
Libano
L'Iran esercita un'influenza significativa attraverso Hezbollah, che finanzia, arma e addestra. Hezbollah agisce come rappresentante degli interessi iraniani in Libano e nella regione più ampia.
Questa relazione consente all'Iran di mantenere una leva sulla politica libanese e sulle azioni militari contro Israele.
Siria
Dal 2011, l'Iran ha fornito un ampio supporto militare e finanziario al regime di Assad. Ciò include l'impiego della Forza Quds e il reclutamento di milizie da tutta la regione.
La Siria funge da collegamento fondamentale nell'"asse di resistenza" dell'Iran, collegando Teheran a Hezbollah in Libano.
Yemen
L'Iran sostiene i ribelli Houthi nella guerra civile dello Yemen fornendo armi, addestramento e aiuti finanziari. Questo supporto consente agli Houthi di sfidare l'Arabia Saudita e interrompere la stabilità del Golfo.
Il conflitto consente all'Iran di estendere la propria influenza lungo rotte marittime strategiche come il Mar Rosso.
Somalia e Gibuti
In Somalia, l'Iran sostiene gruppi militanti per indebolire l'influenza saudita ed Emiratina nel Corno d'Africa.
A Gibuti, l'Iran ha tentato di stabilire legami economici ed espandere la propria presenza vicino a rotte di navigazione chiave come lo stretto di Bab-el-Mandeb.
Iraq
L'Iran esercita una notevole influenza in Iraq attraverso le milizie sciite sotto l'ombrello delle Forze di Mobilitazione Popolare (PMF). Questi gruppi agiscono come rappresentanti degli interessi di Teheran.
Politicamente, l'Iran sostiene le fazioni sciite all'interno del governo iracheno per mantenere il suo predominio.
Gaza
Teheran fornisce supporto finanziario e militare alle fazioni palestinesi come Hamas e la Jihad Islamica. Questi gruppi agiscono come rappresentanti della resistenza iraniana contro Israele.
In questo quadro s’inserisce Israele; unica democrazia in tutta la regione.