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Libero Rassegna Stampa
16.02.2025 Austria, siriano accoltella: 1 morto e 4 feriti
Cronaca di Mauro Zanon

Testata: Libero
Data: 16 febbraio 2025
Pagina: 10
Autore: Mauro Zanon
Titolo: «Attentato anche in Austria. Siriano accoltella 5 persone»

Riprendiamo LIBERO di oggi, 16/02/2025, a pagina 10, con il titolo "Attentato anche in Austria. Siriano accoltella 5 persone", la cronaca di Mauro Zanon 

Mauro Zanon
Mauro Zanon

Un morto e quattro feriti, il bilancio dell'ultimo attentato islamico in Europa, a Villach, in Austria. L'attentatore è un siriano con permesso di soggiorno. O l'Ue si sveglia sull'immigrazione islamica, o questi attentati continueranno ad essere la "nuova normalità" nella nostra vita.

In Austria torna l’incubo del terrorismo. Ieri, a Villach, città della Carinzia situata a pochi chilometri dal confine italiano, un cittadino siriano di 23 anni ha accoltellato diversi passanti, uccidendone uno, un ragazzo di 14 anni, e ferendone quattro. L’attacco è avvenuto attorno alle 16 in pieno centro storico. «Non ho mai visto nulla di simile in vent’anni di lavoro», ha dichiarato il portavoce della polizia, Rainer Dionisio.
L’attentatore, un siriano con permesso di soggiorno, è stato arrestato poco dopo l’aggressione. Secondo quanto riportato dal quotidiano locale Kleine Zeitung, un testimone dell’attacco, un fattorino, avrebbe investito l’aggressore con il suo scooter, favorendo il suo arresto. In alcune immagini che circolano sui social si vede il 23enne siriano seduto su un muretto mentre viene accerchiato dalla polizia. In una di queste immagini, l’attentatore ride e tende l’indice verso l’alto: si chiama tawhid e nella fede islamica è il gesto che sottolinea l’unicità di Allah creatore di tutte le cose, dell’unità dei suoi nomi e attributi, ma è soprattutto il marchio di fabbrica dell’Isis.
«I video dell’arresto mostrano l’aggressore che ride», ha sottolineato il portavoce della polizia. Secondo alcune fonti sentite da Kurier non è ancora chiaro se abbia avuto dei complici. «È stato come in un film dell’orrore.
Tutto è accaduto velocemente, diverse persone sono fuggite. Una nostra dipendente ha chiuso il ristorante e ha tenuto gli ospiti all’interno», ha raccontato un ristoratore a Kleine Zeitung.
Secondo le prime informazioni, il siriano non era noto alla polizia. Due dei quattro feriti sarebbero in gravi condizioni.
«L’atmosfera in città è inquietante. La piazza principale è vuota», hanno detto alcuni testimoni oculari a Kleine Zeitung. Peter Kaiser, governatore della Carinzia in quota Spö, ha manifestato su X il suo «profondo choc» per quanto accaduto, esprimendo le proprie condoglianze «come governatore e soprattutto come padre» alla famiglia dell’adolescente ucciso.
Kaiser ha poi sottolineato che l’Austria e l’Ue, d’ora in avanti, devono «attuare una politica restrittiva in materia di immigrazione e di asilo basata sulla legge e sull’ordine».
L’attacco di Villach si è consumato a soli due giorni dall’attentato di Monaco di Baviera, che ha visto un afghano di 24 anni scagliarsi con una Mini Cooper contro la folla nel centro della città tedesca mentre era in corso una manifestazione sindacale. Il bilancio dei morti, ieri, si è aggravato: una donna di 37 anni e sua figlia di 2, ferite giovedì, sono decedute. «Purtroppo dobbiamo confermare la morte della bambina di due anni e di sua madre», ha dichiarato il portavoce della polizia locale, Ludwig Waldinger. L’attentatore, Fahrad Noori, è nato a Kabul nel 2001 ed è arrivato in Germania alla fine del 2016.
L’Ufficio federale per la migrazione e i rifugiati aveva respinto la sua domanda di asilo ma Noori aveva ricevuto il cosiddetto “permesso di tolleranza”, che in Germania sospende l’espulsione. Secondo gli inquirenti, l’uomo, che ha gridato «Allah Akbar» al momento dell’arresto, ha detto di aver agito per «motivi religiosi». La polizia ha parlato di un «orientamento islamista» dell’aggressore, che si sarebbe auto-radicalizzato.
Ma nel mirino degli islamisti, in Austria, ci sarebbe anche la tradizionale stagione dei balli viennesi, evento simbolo della cultura europea.
Iniziata l’11 novembre, la Vienna Ball Season raggiungerà il suo apice il 27 febbraio, quando il Wiener Staatsoper, il Teatro dell’Opera della capitale austriaca, si trasformerà nella sala da ballo più famosa del mondo, ma anche la più sorvegliata. Secondo quanto dichiarato dalla polizia austriaca, i jihadisti avrebbero infatti minacciato di colpire Vienna durante i balli.
«I membri dell’organizzazione terroristica dello Stato islamico pubblicano regolarmente su internet dei messaggi che invitano a compiere attacchi in tutto il mondo, anche in Europa», ha scritto la polizia in un comunicato.
«In uno di essi, che può essere considerato come un invito a passare all’atto, è stata menzionata la “stagione dei balli viennesi” accanto a molti altri eventi negli Stati Uniti e in Europa», hanno aggiunto le forze dell’ordine.
Dall’attentato del novembre 2020, quando un simpatizzante dell’Isis uccise quattro persone nel centro di Vienna, l’Austria ha alzato il livello di allerta contro la minaccia terroristica. I grandi eventi, in particolare, sono oggetto di procedure di sicurezza rafforzate. Nell’agosto del 2023, i concerti viennesi della cantante americana Taylor Swift, previsti all’Ernst Happel Stadium, vennero annullati dopo che la polizia austriaca scoprì l’esistenza di un piano jihadista grazie all’aiuto della Cia. Nel comunicato della polizia austriaca sulla minaccia jihadista che incombe sulla stagione dei balli, si legge che «i processi di sicurezza processi standardizzati già utilizzati per tutti i grandi eventi organizzati nella capitale, saranno messi in pratica anche per i grandi balli».

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