sabato 22 febbraio 2025
CHI SIAMO SUGGERIMENTI IMMAGINI RASSEGNA STAMPA RUBRICHE STORIA
I numeri telefonici delle redazioni
dei principali telegiornali italiani.
Stampa articolo
Ingrandisci articolo
Clicca su e-mail per inviare a chi vuoi la pagina che hai appena letto
Caro/a abbonato/a,
CLICCA QUI per vedere
la HOME PAGE

vai alla pagina twitter
CLICCA QUI per vedere il VIDEO

Lo dice anche il principe saudita Bin Salman: Khamenei è il nuovo Hitler


Clicca qui






Il Foglio Rassegna Stampa
15.02.2025 Kiev, convincere Trump
Commento di David Carretta

Testata: Il Foglio
Data: 15 febbraio 2025
Pagina: 1/XIV
Autore: David Carretta
Titolo: «Sostenere Kyiv, anche senza Trump»

Riprendiamo dal FOGLIO  di oggi, 15/02/2025, a pag. 1/XIV, con il titolo "Zelensky di fine anno", il commento di David Carretta.

Ultime Notizie Online | Agenzia Giornalistica Italia | AGI
David Carretta
Sostenere Kyiv anche senza Trump, dice Kallas | Il Foglio
Kallas, alto rappresentante dell’Unione Europea, vuole rafforzare Zelensky per i negoziati. L'Europa è pronta a difendere la libertà dell'Ucraina, anche se gli Stati Uniti si defilano dagli aiuti. Difendere l'Ucraina significa difendere la libertà dell'Europa

Bruxelles. L’Alto rappresentante dell’Unione europea, Kaja Kallas, giovedì ha lasciato intendere che gli europei sono pronti a sostenere l’Ucraina se Volodymyr Zelensky rifiuterà una pace imposta da Donald Trump e Vladimir Putin. “Se l’Ucraina decide di resistere, l’Europa sosterrà l’Ucraina, anche con il 20 per cento in meno se gli Stati Uniti decidono di ritirarsi”, ha detto Kallas a margine di una riunione della Nato, dopo lo choc provocato dai negoziati fra Trump e Putin alle spalle degli europei e dal piano delineato dal segretario alla Difesa, Pete Hegseth. Nei tre giorni che hanno sconvolto il tradizionale ordine transatlantico, fra i leader europei quella di Kallas è stata l’unica voce di fermezza e coraggio di fronte all’Amministrazione Trump. L’interrogativo è quanti stati membri dell’Ue siano disposti a seguirla. Il costo per gli europei di sostenere da soli l’Ucraina con aiuti finanziari e militari è stimato vicino ai 100 miliardi di dollari solo per il 2026. “Spetta a noi decidere come sostenere l’Ucraina”, ha ribadito Kallas ieri durante la Conferenza sulla sicurezza di Monaco: “Qualsiasi accordo non funzionerà senza di noi, perché c’è bisogno degli europei e degli ucraini per metterlo in pratica”, ha spiegato. Dietro a questo argomento razionale c’è anche un tentativo di rafforzare la posizione di Zelensky. Senza la garanzia del sostegno finanziario e militare europeo, il presidente ucraino non avrebbe altra scelta che accettare una pace imposta da Trump e Putin. “Non voglio essere la persona che passa alla storia per aver permesso a Vladimir Putin di occupare il mio paese e non lo farò mai”, ha detto Zelensky a Monaco. “Non possiamo accettare, in quanto paese indipendente, alcun accordo (concluso) senza di noi”. Kyiv ha appena lanciato un nuovo modello di contratto per arruolare i giovani tra i 18 e i 24 anni e non è escluso che ricorra alla mobilitazione. Zelensky ha indicato la necessità di avere un esercito di 1,5 milioni di persone, se non ci sarà la garanzia di sicurezza dell’appartenenza alla Nato. Kallas ha chiesto ai paesi europei “che se si dicono a favore delle garanzie di sicurezza per l’Ucraina ora devono anche dire se sono pronti a inviare truppe e quante”. Il presidente del Consiglio europeo, António Costa, e quella della Commissione, Ursula von der Leyen, a Monaco hanno incontrato Zelensky assicurando “un sostegno continuo e stabile all’Ucraina fino a quando una pace giusta, ampia edurevole sarà raggiunta”. I due leader dell’Ue hanno anche sottolineato la necessità per gli europei di aumentare la spesa militare “per rafforzare le loro capacità e aiutare a rafforzare l’esercito ucraino”. Nel suo discorso, von der Leyen ha annunciato che la Commissione sospenderà le regole del Patto di stabilità e crescita (appena riformato) per gli investimenti nella difesa. L’espediente sono le circostanze eccezionali, come quelle che avevano portato alla sospensione del Patto durante la pandemia. “Proporrò di attivare la clausola di salvaguardia per gli investimenti nella difesa. Questo consentirà agli stati membri di aumentare sostanzialmente la loro spesa per la difesa”, ha detto von der Leyen, specificando che ci saranno condizioni e si terrà conto della situazione specifica di ciascun paese in termini di sostenibilità dei conti pubblici. I dettagli dovrebbero essere presentati a marzo con la pubblicazione del Libro bianco per la difesa. Costa e von der Leyen hanno anche detto a Zelensky di voler “accelerare il processo di adesione dell’Ucraina all’Ue”. Tuttavia nessuno dei due ha osato rispondere direttamente alla telefonata di Trump a Putin, né ai piani illustrati da Hegseth alla Nato. “Si è parlato molto negli ultimi giorni. Ma è sempre istruttivo guardare oltre le parole e riconoscere che siamo solo all’inizio di questo processo”, ha minimizzato von der Leyen. La presidente della Commissione vuole convincere l’Amministrazione Trump che una pace imposta a Kyiv non è nel suo interesse: “Un’Ucraina fallita indebolirebbe l'Europa, ma indebolirebbe anche gli Stati Uniti. Intensificherebbe le sfide nell’Indo-Pacifico e minaccerebbe i nostri interessi comuni”, ha detto. La presidente della Commissione – come molti leader europei, compresa Kallas – continuano ancora a pensare di contenere e far ragionare Trump e la sua Amministrazione.

Per inviare la propria opinione al Foglio, telefonare 06/589090, oppure cliccare sulla e-mail sottostante


lettere@ilfoglio.it

Condividi sui social network:



Se ritieni questa pagina importante, mandala a tutti i tuoi amici cliccando qui

www.jerusalemonline.com
SCRIVI A IC RISPONDE DEBORAH FAIT