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Libero Rassegna Stampa
10.02.2025 I compagni sempre dalla parte sbagliata
Editoriale di Mario Sechi

Testata: Libero
Data: 10 febbraio 2025
Pagina: 1
Autore: Mario Sechi
Titolo: «I compagni sempre dalla parte sbagliata»

Riprendiamo da LIBERO di oggi, 10/02/2025, a pag. 1 con il titolo "I compagni sempre dalla parte sbagliata" l'editoriale di Mario Sechi.


Mario Sechi

Foiba di Basovizza vandalizzata da comunisti sloveni. Questo oltraggio alla memoria delle vittime, le manifestazioni violente, gli spettacoli dell'orrore di Hamas e dei loro complici occidentali: per la sinistra non sono un pericolo.

Gli intellettuali con la messa in piega a sinistra ci dicono tutti i giorni che «il pericolo è la destra», lanciano l’allarme con tono grave e pensoso, ma l’uomo della strada vede altro: il Giorno della Memoria e quello del Ricordo infangati dai militanti dell’estrema sinistra, i gruppi pro Pal che fanno propaganda per i tagliatori di gole islamisti, l’esultanza degli antisemiti per la strage degli ebrei del 7 ottobre, l’assalto alla polizia e ai carabinieri da parte di manifestanti che non vedono l’ora di pestare «lo sbirro». Nelle ultime 72 ore abbiamo visto lo show dell’orrore di Hamas con gli ostaggi che sembravano usciti da un lager nazista; le farneticazioni di qualche mediocre scrittore sul «genocidio» dei palestinesi (accusa sostenuta dalla Corte penale internazionale, squalificata per sempre da questa vergognosa sentenza), lo sfregio delle vittime delle Foibe, c’è un filo rosso, una catena di fatti che negano il metodo democratico. Se Elly Schlein in Parlamento si rivolge a Giorgia Meloni come la «presidente del coniglio», significa che il comunismo si è trasformato in distruttivo infantilismo, dunque tutto è possibile. Questa fiera dell’odio viene dalla sinistra, è una conseguenza dell’ignoranza e dell’irresponsabilità, dello scadimento della sua classe dirigente, non è un degrado figlio del caso ma del caos, è una scelta precisa, hanno deciso ancora una volta di stare dalla parte sbagliata della storia.
Furono sepolti dalle macerie del Muro di Berlino, ne sono riemersi con un maquillage che non ha cancellato la loro ispirazione leninista, il dogmatismo e l’incapacità di condividere l’idea repubblicana con l’avversario politico. Ieri e oggi, sono i nemici della libertà.

 

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