Europei, arriverà il giorno in cui l'islam busserà alle vostre porte Commento di Deborah Fait
Testata: Informazione Corretta Data: 10 febbraio 2025 Pagina: 1 Autore: Deborah Fait Titolo: «Europei, arriverà il giorno in cui l'islam busserà alle vostre porte»
Europei, arriverà il giorno in cui l'islam busserà alle vostre porte Commento di Deborah Fait
Mentre Hamas libera gli ostaggi israeliani, emaciati e reduci da tormenti e torture difficili da immaginare, il dibattito politico in Italia si concentra sulla liberazione di Al Masri: la sinistra si straccia le vesti per la liberazione di un criminale islamico ma non ha proferito parola quando avrebbe dovuto condannare Hamas e altri gruppi terroristi palestinesi che si sono macchiati di crimini orrendi. Ipocriti! Vergognatevi!
Sono giorni che l’opposizione italiana ci annoia a morte con la storia di Al Masri. Non c’è Tg o talk Show senza che qualche esponente della sinistra si scagli contro chi ha liberato Al Masri, torturatore, terrorista, stupratore. Benissimo, tutto vero, questo personaggio è una vera canaglia che dovrebbe essere rinchiuso in galera. Ma non è questo il punto. La cosa scandalosa è che le persone che si stracciano le vesti a causa della sua liberazione, dovuta o voluta non mi interessa, sono le stesse che non hanno mai proferito verbo per i crimini dei palestinesi, sono gli stessi vigliacchi tromboni che per 14 mesi hanno partecipato alle manifestazioni dove si urlava “Hamas, Hamas, ebrei al gas…Palestina dal fiume al mare…” Sono gli stessi che hanno difeso e giustificato le bandiere di Israele bruciate e le sinagoghe vandalizzate, gli ebrei presi a pugni da fanatici bulli antisemiti che urlavano al cielo il nome di Sinwar, il macellaio assassino di Gaza. Sono i compagni vigliacchi, discendenti di quelli che 50 anni fa custodivano gelosamente nel portafoglio l’immaginetta di Arafat, terrorista, assassino, pedofilo, o ne portavano orgogliosamente la spilla con il ritratto della sua brutta faccia. Arafat, il furbissimo inventore di una Palestina inesistente, era amato, inneggiato come oggi lo è Sinwar, perché entrambi assassini di ebrei e questo, agli occhi della sinistra antisemita, li rendeva degli eroi da portare in trionfo. Se Al Masri, anziché essere un bandito libico, fosse palestinese, gli oppositori del governo Meloni, che protestano fino alla nausea da giorni, lo avrebbero già portato trionfalmente in processione. Vorrei ricordare che nessuno dei terroristi che hanno fatto stragi in Italia ammazzando decine e decine di italiani per colpire gli ebrei, è stato arrestato. Un esempio su tutti: il dirottamento dell’Achille Lauro nel 1985. Dimenticato? Allora ci vuole un ripassino: Il Fronte della Liberazione della Palestina di Abu Abbas, assalì la nave, ammazzò, gettandolo in mare, l’ebreo americano disabile, Leon Klinghofer, minacciando la vita degli altri passeggeri. Questo attentato sfociò nella più grande crisi diplomatica tra Italia e Stati Uniti. Il braccio di ferro molto pericoloso lo vinse l’Italia e i terroristi furono liberati e mandati a Tunisi a coccolarsi nel Quartier Generale di Arafat. Quest’ultimo era fuggito dal Libano con l’aiuto dei paesi europei per salvarlo dal linciaggio promessogli dai libanesi cui aveva distrutto il Paese. Sembra di parlare del Medio Evo e invece è tutto collegato, tutto arriva a noi da quegli anni di totale sudditanza dell’Europa ai terroristi palestinesi. Sono passati 40 anni ma nulla è cambiato, la sinistra è sempre violentemente antisemita. Ieri Hamas ha liberato altri tre ostaggi israeliani. In Israele c’era entusiasmo, eravamo tutti in un’attesa colma di tensione dopo aver saputo poche ore prima i nomi dei prescelti dai terroristi. Quando Eli Sharabi, Ohad Ben Ami, Or Levy vennero fatti uscire dalle jeep per essere portati sul palco adattato al solito crudele teatrino, sotto un drappo dove campeggiava un gigantesco pugno con ben sei dita e varie scritte contro Israele, il grido di gioia di tutto Israele si bloccò in gola. Al suo posto un grido straziante attraversò il Paese. Avevamo davanti agli occhi tre scheletri, tre uomini distrutti, emaciati, che camminavano sorretti dai loro torturatori. Il regista del macabro teatrino ordinava alla marmaglia che si accalcava, quando urlare i loro slogan di morte, faceva avanzare le donne che gettavano fiori o semi, non si è ben capito, sugli uomini schierati, bambini vestiti da ninja dietro a loro che sghignazzavano alla vista dei nostri ostaggi. Gli “innocenti” cittadini di Gaza, grassi e pasciuti, nonostante per mesi i maledetti propal avessero scritto e urlato che a Gaza morivano di fame e di freddo. Gli unici a morire di fame erano i nostri poveri ostaggi, di fame, di paura, di violenze di ogni genere. Le nostre ragazze, seppur dimagrite “solo” di 10/14 chili, venivano nutrite a riso e pitte tre volte alla settimana perché servivano come schiave in casa e per il sesso ma gli uomini non servivano a niente se non come merce di scambio quindi sono stati rinchiusi nei tunnel e fatti sopravvivere alla meglio. Serviranno anni di terapia fisica e psicologica. Eli Sharabi ha saputo che la sua famiglia, moglie e due bambine sono state bruciate vive nella loro casa data alle fiamme. Anche la famiglia di Or Levy è stata massacrata. Non nascondo di provare un odio profondo per tutti coloro che, in Occidente, stanno dalla parte dei nazi palestinesi. Si, li odio, e non me ne vergogno, forse più di quanto detesti i terroristi perché questi ultimi sono assassini educati a tale lurido scopo fin dalla più tenera età. Gli occidentali no, sono persone, spesso anche colte, che possono scegliere e scelgono il Male assoluto e la vergogna. Chi non ha proferito parola per i nostri morti, per la sorte dei nostri ostaggi, vecchi e bambini, giovani donne, mamme, papà, nonni sono come quelli che guardavano i treni partire per Auschwitz facendo il segno dello sgozzamento davanti agli occhi degli ebrei condannati a morte. Mostri come le organizzazioni femministe che non hanno aperto bocca per gli stupri sulle ragazze e le donne israeliane. Mostri come chi ha urlato al genocidio, compreso l’inquilino del Vaticano. Mostri che hanno taciuto sui massacri di ebrei, mostri, come la CRI, l’Unicef e le altre organizzazioni per i bambini e per la pace (la loro pace senza ebrei) che non hanno proferito verbo, che non hanno mai condannato. Mostri che pagheranno quando Satana/islam raggiungerà le loro case. Gli stessi che non si indignano quando i nazi-palestinesi chiedono 183 assassini liberi in cambio di tre israeliani innocenti. Ma quanto poco sentono di valere questi nazisti arabi? Ogni settimana Israele è costretto a fare svuota carceri di centinaia di assassini e il mondo tace. Il mondo sta in silenzio, questo mondo antisemita che riesce a mutare il suo antiebraismo a seconda del periodo storico. Prima ci hanno odiati perché avevamo, secondo loro, ucciso il loro Dio anche se erano stati i romani, all’epoca padroni assoluti della Giudea. Po ci hanno odiati perchè eravamo diversi, in seguito perché cercavamo di essere uguali e, dopo aver ammazzato 6 milioni, ci urlavano di andare in Palestina. Siamo arrivati in Palestina, la Palestina ebraica, e ne abbiamo fatto un giardino dell’Eden per sentirci urlare ”Adesso tornate in Polonia”. E avanti con il terrorismo, e guerre, e massacri nel silenzio assoluto dell’Europa. Una vergogna indegna, un odio incomprensibile, ma non preoccupatevi, arriverà il giorno in cui l’islam busserà alle vostre porte non tanto delicatamente e allora pagherete caro e pagherete tutto.