Il sindaco Lepore smetta di giocare con le bandiere Commento di Fiamma Nirenstein
Testata: Il Giornale Data: 19 gennaio 2025 Pagina: 12 Autore: Fiamma Nirenstein Titolo: «Il sindaco Lepore smetta di giocare con le bandiere»
Riprendiamo dal GIORNALE di oggi 19/01/2025 a pag. 12 il commento di Fiamma Nirenstein dal titolo: "Il sindaco Lepore smetta di giocare con le bandiere".
Fiamma Nirenstein
Vorrei che il sindaco di Bologna Matteo Lepore smettesse di giocare con le bandiere, quel gioco non gli riesce. Ha fatto sventolare da Palazzo Accursio la bandiera palestinese mentre una massa di antisemiti attaccava la sinagoga. Ora l’ha piazzata insieme a quella Israeliana con quella della pace. Ma la bandiera palestinese non è come quella di Israele, un Paese che dal 1948 è l’orgoglio del mondo letterario, scientifico, agricolo, che ha combattuto senza sosta contro aggressioni e rifiuti continui pronunciati proprio in nome di quella bandiera. È offensivo che adesso quel sindaco, che non ha saputo condannare l’antisemitismo, le metta una accanto all’altra come a pareggiare il ruolo di Israele e dei Palestinesi in una prospettiva di pace. Solo Israele vuole la pace e per questo combatterà fino in fondo il terrorismo. La bandiera palestinese è ancora, oggi, ieri, domani, quella del terrorista che ancora ieri pomeriggio ha attaccato i cittadini di Tel Aviv mentre si prepara il ritorno dei rapiti, mentre si è siglata la tregua che comincia domani. Una delle tante provocazioni che avranno luogo in nome di quella bandiera.
Questo sindaco, mettendo sullo stesso piano le due bandiere, si dimostra contrario alla pace. La bandiera bianca e azzurra con la stella di David rappresenta specie in queste ore, niente di meno della democrazia, della storia unica e gloriosa del popolo ebraico, della lotta contro gli inesprimibili crimini che hanno ucciso 1200 persone e hanno trascinato nelle gallerie di Gaza 252 creature solo perché ebrei. Dall’altra parte, con la stessa bandiera, vediamo sia Hamas che l’Autorità nazionale palestinese, che non ha mai condannato il 7 ottobre, loro sono i 737 che verranno ora liberati in cambio dei rapiti. Contro ragazze, famiglie, vecchi, bambini, ragazzi, vedremo uscire dal carcere terroristi terribili che di nuovo cominceranno a preparare i loro attentati e i loro progetti di morte, come Zakaria Zubeidi, capo delle brigate di Al Aqsa(Fatah) a Jenin, alla testa di numerosi attacchi omicidi plurimi, come quello che uccise 6 persone a Beth Shean; come Mahmud Varda, 48 sentenze a vita, fra i suoi attentati 45 persone uccise su un autobus; Ahmed Dahiri, assassino di una donna palestinese accusata di aver cooperato gli israeliani... e tanti altri assassini, che hanno fatto saltare per aria i caffè, le pizzerie, gli autobus.
Ora si si reincisteranno a Hevron come a Gerusalemme con la stessa bandiera e seguiranno l’indicazione di Jibril Rajub, grande capo della Lega calcio palestinese, uomo politico di primo piano, che dice che ora Fatah e Hamas si devono coordinare per organizzare insieme la “resistenza”. Israele si prepara a contenere con coraggio questo esercito di assassini che marcerà con la bandiera che piace al sindaco di Bologna: ma loro bandiera è quella della morte, mentre quella di Israele è quella della libertà, della scelta di andare fino in fondo per salvare vite umane. Per favore, qui si tratta di necessità, non di similitudine o di simpatia. Quindi smettiamola con le lodi melense della pace. Gli unici che hanno diritto d parlarne, con scetticismo e con vera nostalgia, sono quelli che hanno combattuto e combatteranno l’antisemitismo e l’odio che promana da quella bandiera.
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