Hamas imbroglia sulle cifre dei civili uccisi a Gaza Analisi di Dario Mazzocchi
Testata: Libero Data: 15 dicembre 2024 Pagina: 15 Autore: Dario Mazzocchi Titolo: «Hamas imbroglia sulle cifre dei civili uccisi a Gaza»
Riprendiamo da LIBERO di oggi, 15/12/2024, pag. 15, con il titolo "Hamas imbroglia sulle cifre dei civili uccisi a Gaza", l'analisi di Dario Mazzocchi.
Dario Mazzocchi
Nel giorno in cui il ministero della Sanità di Hamas dichiara che sono quasi quarantacinquemila le vittime delle operazioni condotte dalle forze israeliane nella Striscia di Gaza, avviate dopo gli attacchi del 7 ottobre 2023, un think tank britannico propone un’analisi dettagliata che smentisce le cifre palestinesi. La Henry Jackson Society, gruppo di ricerca geopolitico con base a Londra, ha pubblicato un’indagine che dimostra come i numeri siano stati deliberatamente manipolati a scopi propagandistici, senza alcun controllo da parte dei media internazionali.
Per il report, i combattenti di Hamas caduti in battaglia non vengono distinti dalle vittime civili e il numero di donne e bambini uccisi è sovrastimato. Basandosi sulle relazioni militari e di intelligence israeliane e americane, sarebbero circa 17.000 i terroristi inclusi nelle relazioni ministeriali per gonfiare il bilancio finale. «Ciò ha determinato a una narrazione in cui le forze di difesa israeliane sono ritratte come se prendessero di mira in modo sproporzionato i civili, mentre i numeri reali suggeriscono che una parte significativa dei morti siano combattenti», scrive l’autore Andrew Fox.
Altri errori deliberati riguardano il conteggio di vittime adulte registrate poi come bambini e di uomini riportati come donne. «Questa classificazione errata», prosegue Fox, «contribuisce al racconto secondo cui la popolazione civile, in particolare donne e bambini, sopporta il peso maggiore del conflitto, influenzando potenzialmente il sentimento pubblico e la copertura mediatica».
I dati ministeriali infine non tengono conto degli abitanti di Gaza uccisi per errore da Hamas, come testimonia la storia del diciassettenne Ahmed Shdad Halmy Brika, colpito a morte mentre recuperava del cibo da una spedizione umanitaria.
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