Lettera dell'onorevole Massimo Palmizio sull'articolo del Papa
Buongiorno,
certamente vedere il Papa davanti a un Presepe Cristiano in cui il Bambin Gesù è adagiato su una kefiah palestinese è fastidioso. Nello stesso giorno il Papa è andato a vedere anche un quadro di Chagall, il crocifisso bianco, che ritrae la crocifissione con Gesù avvolto nel Tallet e circondato da simboli ebraici e scene drammatiche dipinto nel 1938 dopo la notte dei cristalli.
Lo sapeva?
On. Massimo Palmizio
Gentile Onorevole,
cero che lo sapevo, si è anche visto. Ma cosa significa? Un colpo al cerchio e uno alla botte? Teniamoceli buoni entrambi? La scultura distesa sopra una kefiah significa reiterare una menzogna che in questi ultimi anni ha preso piede in tutti gli ambienti propal e antisemiti, compresi alcuni soggetti del clero. La prima volta che ho sentito parlare di un Gesù “palestinese” è stato molti anni fa nella trasmissione “Il rosso e il nero” proprio da una suora che in quella trasmissione faceva l’opinionista. Ripetere all’infinito questa menzogna non è solo un falso storico ma, nel caso specifico del presepe, se si voleva significare la sofferenza della guerra, il Papa si è messo a pregare esattamente dinnanzi al simbolo che questa guerra l’ha creata il 7 Ottobre 2023. Senza contare gli innumerevoli attentati fatti anche in Italia da terroristi che quella kefiah la portano sempre come simbolo di morte.
Cordialmente
Deborah Fait