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Informazione Corretta Rassegna Stampa
07.12.2024 Amnesty International, la vergogna e la menzogna
Commento di Deborah Fait

Testata: Informazione Corretta
Data: 07 dicembre 2024
Pagina: 1
Autore: Deborah Fait
Titolo: «Amnesty International, la vergogna e la menzogna»

Amnesty International, la vergogna e la menzogna
Commento di Deborah Fait 

Il rapporto di Amnesty International in cui si accusa Israele di genocidio a Gaza. Un tempo organizzazione in difesa dei diritti umani, da un pezzo Amnesty è diventata un'organizzazione militante contro Israele, ma adesso ha toccato veramente il fondo.

Agnes Callamard, la Segretaria Generale di Amnesty International, ha raggiunto il massimo della vergogna per sé e per la Ong che rappresenta. A.I. si è distinta in questi ultimi 30/40 anni per l’antisemitismo che l’ha caratterizzata e per la sua sottomissione al mondo islamico. Accusando Israele di “genocidio” Amnesty ignora deliberatamente l’uso cinico e crudele da parte di Hamas di infrastrutture civili, case, ospedali, scuole, come scudi per le sue operazioni di guerra. Ignora completamente gli avvisi messi in atto dall’Idf, milioni di bigliettini sparsi tra la popolazione e l’evacuazione dei civili, sempre osteggiata da Hamas con posti di blocco e guardie che sparavano sulla popolazione che, invitata da Israele ad evacuare, cercava di salvarsi dai bombardamenti. Ci sono testimonianze di palestinesi che hanno dovuto pagare il pizzo ai terroristi per poter oltrepassare il posti di blocco che impedivano loro di spostarsi verso sud. Israele ha trasferito a Gaza 1,1 milioni di tonnellate di aiuti umanitari che Hamas regolarmente requisiva e poi vendeva alla popolazione. Quale è il paese in guerra, per di più aggredito, che nutre i nemici che lo vogliono cancellare dalla carta geografica e che tengono rinchiusi chissà dove più di 100 ostaggi? Amnesty International ha ignorato tutto questo perché avrebbe reso vano il suo intento di accusare Israele di “intento genocida”. Gli aiuti umanitari e le vaccinazioni che Israele ha mandato ai cittadini di Gaza sono in netto contrasto con le accuse di questa vergognosa ong ma la cosa più spaventosa è che è stata sufficiente una parola pronunciata da un arabo che subito è diventata verità assoluta. Il termine “genocidio” è stato pronunciato durante la guerra di Gaza dal vecchio e corrotto terrorista Abu Mazen ed è stata ripresa e diffusa a megafono dal mondo intero. L’hanno ripresa gli antisemiti di tutto il pianeta, il solito Sudafrica che odia Israele dall’epoca di Nelson Mandela, gli idioti universitari e manifestanti occidentali. Se fatti contro Israele ogni insulto, ogni menzogna, sono sacrosanti. Dalla Shoah il termine “genocidio” non dovrebbe mai essere pronunciato in modo irresponsabile eppure, dopo il più grande massacro di ebrei dopo Auschwitz del 7 Ottobre 2023, Amnesty non solo ha il coraggio vergognoso di accusare Israele con l’insulto più tremendo, ma non ha scritto una sola parola sulle atrocità commesse da Hamas. Non si è mai pronunciato sull’uso vigliacco di scudi umani, sugli ostaggi tenuto prigionieri chissà dove e in quali condizioni, e sulle migliaia di missili lanciati contro i civili israeliani in modo indiscriminato. Il solo scopo di questa ong è diffamare e denigrare Israele, condannarlo perché si difende e non vedere i crimini di Hamas. L’international Legal Forum ha scritto che “il rapporto è pieno di bugie maligne e grossolane distorsioni della verità”. Accusare Israele di genocidio significa insultare le vittime di “veri genocidi”, come la Shoah, Lo sterminio degli Armeni, la guerra in Ruanda. Significa insultare la verità. Lo stato di Israele, in tutte le guerre che ha dovuto affrontare, ha sempre tenuto uno standard di comportamento elevato, non per niente vi sono fior di generali americani e britannici che, da esperi quali sono, considerano l’esercito israeliano, Zahal, il più morale esercito del mondo. Se Amnesty  vuole salvare la sua reputazione e non essere considerato un’associazione pagliaccia,  al servizio degli antisemiti e dei musulmani, farebbe bene a ritirare quel vergognoso rapporto e a chiedere scusa. Gli iscritti israeliani a Amnesty hanno stracciato le loro tessere, penso che altri lo faranno nel mondo in nome dell’etica, della giustizia e della verità perché simili false accuse non fanno che incoraggiare gli odiatori di Israele che non aspettano altro e gli estremisti, mettendo in pericolo gli ebrei di tutto il mondo. Attualmente sono in atto più di 130 guerre nel mondo, centinaia di migliaia di morti di cui l’Onu se ne frega e che Amnesty non nomina. Che dire della guerra in Siria? Quanti morti? Migliaia? Non si sa perché i media quasi non ne parlano Scrive l’amico Simone Paganoni “Oggi, la prima notizia della guerra in Siria, sul Corriere della Sera online, è al 22° posto (dopo le dichiarazioni di Toninelli che torna in politica), mentre su Repubblica online è, addirittura, la 41° notizia dopo Wisdom, l'Albatros più anziano ad aver deposto delle uova!!!”

In TV è data per ultima, dopo l’albero di Natale a San Pietro. Dove sono finiti i tempi in cui ogni TG apriva con la conta dei morti a Gaza, soprattutto donne e bambini, anche l’età a volte, numeri dati ovviamente da Hamas pochi minuti dopo un bombardamento e creduti come Vangelo? Sappiamo che il Libano e la Turchia hanno chiuso i loro confini per impedire ai profughi siriani di cercare rifugio in quei Paesi, come aveva fatto l’Egitto con i palestinesi quando Israele aveva chiesto di farli entrare. La guerra che in questo momento sta sconvolgendo la povera Siria non viene monitorata perché se non è coinvolto Israele non interessa. Bashar al-Assad è uno dei più crudeli dittatori del ventesimo secolo che è sempre stato considerato con indulgenza dall’Occidente, i media lo hanno sempre trattato come un amico, inclusi scambi di regali.

Ci sarebbe da parlare per ore sui dittatori mediorientali cui le organizzazioni tipo Amnesty e i media più diffusi leccano i piedi e non dicono una parola sulla povera gente che ammazzano. A che prò? Quando vogliono passare per buoni e interessati alla “pace nel mondo” basta colpire Israele, il successo è assicurato. Amnesty si sta coprendo di vergogna, nemmeno chiamarla Amnesy è sufficiente, “Liar Amnesty” è il termine giusto. Amnesty bugiarda!

Deborah Fait
Deborah Fait


takinut3@gmail.com

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