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Informazione Corretta Rassegna Stampa
18.11.2024 L'ANPI e l'Aned in cattedra per 'insegnare' la Shoah, nella Milano del sindaco Sala
Commento di Deborah Fait

Testata: Informazione Corretta
Data: 18 novembre 2024
Pagina: 1
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Titolo: «L'ANPI e l'Aned in cattedra per 'insegnare' la Shoah, nella Milano del sindaco Sala»

L'ANPI e l'Aned in cattedra per 'insegnare' la Shoah, nella Milano del sindaco Sala
Commento di Deborah Fait

Prima vogliono escludere la Brigata Ebraica dal 25 aprile, poi parteggiano per la "resistenza" palestinese, infine vogliono insegnare loro la storia della Shoah. ANPI e ANED avrebbero avuto questo incarico dal comune di Milano. Più indegni di loro non ce n'è.

Giorni fa ho ricevuto dal prof Andrea Atzeni la preoccupata informazione che il Comune di Milano gli aveva inviato una proposta didattica su un progetto “Da Milano a Mauthausen”. Fin qui tutto bene, uno pensa - ma che cosa interessante e giusta in un periodo così difficile per gli ebrei di tutto il mondo, bravi milanesi!-.  Poi è arrivata l’immancabile mazzata. A chi è stato affidato il compito di preparare tale progetto? Non ci crederete e anch’io, sulle prime,  aveva pensato di aver letto male. Purtroppo era tragicamente vero. L’incarico veniva affidato all’ANPI, Associazione Nazionale Partigiani Italiani, e ai loro sodali dell’ANED, Associazione Nazionale Ex Deportati. Scrive Atzeni: ” Per l’Aned i terroristi palestinesi sono uguali alla classe dirigente israeliana, l'aggredito uguale all'aggressore, la democrazia uguale alla dittatura, il boia ucciso con le armi in pugno uguale al bambino decapitato o cotto al forno. La soluzione è dietro l'angolo: abbassino le armi quanti si difendono insieme a quelli che ne fanno strage, garrisca la bandiera della pace, ricchi premi e cotillon per tutti. 

Siamo proprio sicuri che il nazifascismo fu sconfitto in questa maniera?”

Nossignori, il nazi fascismo non fu sconfitto con mazzi di fiori e gridando pace… pace. Il nazifascismo fu sconfitto con le bombe. Scriveva ancora l’Aned un po’ di tempo fa: “ A oltre tre mesi la guerra portata dal governo di Tel Aviv a Gaza è già costata oltre 20.000 vittime tra i palestinesi”

Punto primo! La guerra non l’ha portata Israele , né il Governo di Gerusalemme. La guerra è stata iniziata da Hamas.

Punto secondo! l’Aned dovrebbe spiegare dove esiste un Governo di Israele a Tel Aviv, in quale punto della città. Non sanno che la Knesset, cioè il Palazzo del Governo, è a Gerusalemme, la capitale?  Lo sanno ma non vogliono dirlo e non sono i soli, sono in ottima e spregevole compagnia.

Punto terzo! A proposito delle vittime a Gaza, persino l’Onu, il che è tutto dire, l’ONU i cui membri sono per il 75% dittature islamiche, ha rivisto il numero dei morti civili, diminuendo la cifra di 40.000 pubblicizzata ogni giorno dai media, a 8119 morti civili. Finora però nessuno vi ha fatto caso e continuano, come tanti pappagalli, a ripetere i numeri diffusi da un inesistente ufficio di Gaza, alias Hamas, mettendo insieme terroristi e civili innocenti, morti proprio perché il loro governo di assassini neonazisti non aveva permesso di trovare rifugio nei tunnel. Questo è l’Aned, tanto per farsi un’idea.

L’Anpi lo conosciamo bene, purtroppo. È composto da quei gentiluomini che il 25 aprile di ogni anno impediscono alla Brigata Ebraica di sfilare in corteo, l’aggrediscono, sputano sulla loro gloriosa bandiera, medaglia d’oro al valor militare, permettono che i palestinesi, loro complici e amici, colpiscano fisicamente gli ebrei. L’Anpi è da sempre su posizioni nettamente antiisraeliane, spesso antisemite e i suoi intrallazzi con i palestinesi mi hanno sempre sorpresa. Come è possibile che chi ha combattuto contro il nazifascismo sia amico e difensore di gente che è stata alleata di Hitler! Incredibile, vero? La verità è che pur di dare addosso a Israele tutto può accadere anche una coalizione fraterna fra antinazisti e neonazisti come i terroristi palestinesi e la loro classe dirigente. Siamo dinnanzi a fenomeni strani, viene fischiata e a volte cacciata la Brigata Ebraica che ha combattuto eroicamente contro Hitler e i cosiddetti partigiani vanno a braccetto con i nipotini di Amin al Husseini, amico personale del dittatore austriaco. Husseini ha collaborato attivamente con il nazismo, ha reclutato SS musulmane nei campi di sterminio, avrebbe voluto risolvere anche in Medio Oriente il “problema ebraico” esattamente come in Europa. Allora, l’Anpi è questa cosa qui ed è doveroso segnalare che il suo presidente, Roberto Cenati, ha rassegnato le dimissioni, irrevocabili, nel marzo scorso, disgustato dalla presa di posizione dell’Associazione e delle sue farneticazioni di “genocidio a Gaza” (avallate oggi vergognosamente anche dal Papa).

In conclusione oggi l’Anpi non ha nulla a che vedere con i partigiani, non fosse altro perché la maggior parte di essi non è più di questo mondo. Attualmente  non è altro che un’associazione di sinistra, anche estrema, dichiaratamente antiisraeliana, con alcune sfaccettature di antisemitismo conclamato. A questo aggiungiamo che si è sempre scagliata animosamente contro la proposta di mandare aiuti all’Ucraina e aveva addirittura dubitato del massacro di Bucha avvenuto nel marzo del 2022 da parte delle truppe russe contro civili ucraini. Furono trovati morti riversi per le strade della cittadina e una fossa comune dove avevano gettato 280 cadaveri.  

Allora perché è stato affidato proprio a queste due associazioni, non esattamente kasher, il compito delicatissimo di parlare della Shoah nei licei milanesi? È un mistero, un mistero pericoloso di cui giustamente, insegnanti coscienziosi come il Prof Atzeni, non vogliono essere complici. Sappiamo che Milano è governata dalla sinistra, che il sindaco Sala è portatore di idee strane ma credo che, visti i tempi che corrono, in cui la violenza antisemita la fa da padrona e le menzogne su Israele sono all’ordine del giorno, credo che sarebbe saggio cambiare quel tipo di relatori. La Shoah è una cosa tremendamente seria la cui storia va affidata a persone preparate, prive di pregiudizi contro il popolo ebraico e il paese che lo rappresenta. Non si può parlare dello sterminio degli ebrei d’Europa e contemporaneamente odiare Israele. Non è umanamente possibile.

 

Deborah Fait
Deborah Fait


takinut3@gmail.com

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