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Libero Rassegna Stampa
17.11.2024 Foglio di via da Milano per il capo dei palestinesi in Italia
Cronaca di Emiliano Del Toso

Testata: Libero
Data: 17 novembre 2024
Pagina: 16
Autore: Emiliano Del Toso
Titolo: «Foglio di via da Milano al leader anti-Israele: istigazione all'odio»

Riprendiamo da LIBERO di oggi, 17/11/2024, a pag. 16 con il titolo "Foglio di via da Milano al leader anti-Israele: istigazione all'odio" la cronaca di Emiliano Del Toso. 

Mohammed Hannoun, a capo dell'Associazione palestinesi in Italia, ha ricevuto il foglio di via da Milano, per istigazione all'odio. Elogia pogrom contro gli israeliani e invita a fare come "quei bravi ragazzi di Amsterdam". Era già nella lista nera del Dipartimento di Stato Usa fra i finanziatori di Hamas. Perché non viene espulso dal paese, invece che essere condannato solo all'allontanamento dal comune di Milano?

Uno applaudiva e si esaltava inneggiando ai terrificanti atti di violenza compiuti dagli ultras olandesi antisemiti nei confronti dei tifosi israeliani del Maccabi Tel Aviv. L’altro, invece, aveva esibito pubblicamente un cartello con la foto del defunto Yahya Sinwar, ex leader dell’organizzazione terroristica “Hamas”, con una scritta in lingua araba.
Cose che succedono abitualmente nei cortei organizzati a Milano, ogni sabato, dagli estremisti e dai centri sociali, coadiuvati dalle associazioni filopalestinesi. Tutte occasioni in cui seminare liberamente odio e violenza nei confronti degli ebrei e della loro folta, e sempre più minacciata, comunità.
I comportamenti di questi due soggetti si sono verificati lo scorso 9 novembre 2024, in occasione della 57ma manifestazione autorizzata nel capoluogo lombardo ai ProPal.
A seguito di questi episodi, però, il questore di Milano, Bruno Megale, ha notificato al primo, Mohammed Hannoun, cittadino giordano di 62 anni nonché presidente dell’Associazione palestinesi in Italia, l’avvio del procedimento amministrativo del foglio di via obbligatorio con divieto di ritorno nel comune di Milano.
E la stessa misura è stata avviata nei confronti del secondo. Ovviamente, da parte della rete degli amici e dei sostenitori di Hamas, sono subito scattati sui social network messaggi di solidarietà nei confronti di Hannoun e del socio. Ben venga, senza dubbio, che si agisca celermente nei confronti di chi promuove il proprio odio sempre più generalizzato, pericoloso e ontologicamente nazista contro gli ebrei. Attenzione però a differenziare, a livello giuridico, il provvedimento del foglio di via obbligatorio con quello dell’espulsione. Il primo, infatti, è una misura amministrativa che obbliga una persona considerata pericolosa o sospetta a lasciare il comune in cui si trova, vietandogli il ritorno per un determinato periodo di tempo (solitamente da uno a tre anni). La sua ratio normativa è mirata alla prevenzione diretta a evitare la commissione di reati e a mantenere in quel preciso territorio l’ordine pubblico. Ma soltanto l’espulsione può garantire l’allontanamento, parziale o definitivo, dall’Italia per motivi legati alla sicurezza.
Quest’ultimo è un provvedimento di natura coatta che può essere disposto soltanto dall’autorità giudiziaria (ad esempio in seguito a una condanna penale) o dal Prefetto: la persona viene perciò obbligata a lasciare l’Italia, e non il singolo comune, con rimpatrio forzato o tramite un ordine di lasciare il Paese.
Per farla breve: se il foglio di via obbligatorio può riguardare chiunque (italiano o straniero) e ha la funzione di impedire la presenza in un certo luogo per motivi di ordine pubblico, l’espulsione si applica agli stranieri con l’obiettivo di allontanarli dall’Italia per motivi legati all’immigrazione o alla sicurezza. Ciò significa che i due soggetti destinatari del foglio di via potranno tranquillamente cambiare città e portare avanti sul territorio nazionale la loro campagna d’odio antisemita. Ciononostante, all'indomani della notifica dell'avvio dell'iter amministrativo per il foglio di via dal capoluogo lombardo, Hannoun si è scatenato: «Una punizione per zittire tutti coloro che sostengono il popolo palestinese. I miei avvocati mi hanno tranquillizzato: non c’è nessuna istigazione alla violenza, al razzismo o a niente». Poi, un messaggio è dedicato ai giornalisti «corrotti, bastardi e figli di puttana che hanno preso una parte del mio discorso sabato scorso: non potete mai farmi stare zitto». E infine ha ammesso di essersi subito spostato in un’altra piazza: «Oggi vi saluto dalla piazza di Torino, un corteo partecipatissimo. Non mi fermerò mai», e ha garantito comunque che «ci vediamo prossimamente a Milano».
Soddisfatto il vicepremier Matteo Salvini: «Giusto il foglio di via ad Hannoun». L’invito a espellere certi soggetti è evidenziato da Riccardo De Corato, deputato di Fratelli d’Italia: «Queste persone, che istigano alla violenza e spesso anche a delinquere, devono essere espulse. Basta con queste derive estremiste che nulla hanno a che vedere con il diritto di espressione».

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