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Corriere della Sera Rassegna Stampa
12.11.2024 Milano: sfregiata su un muro Liliana Segre
Cronaca di Rinaldo Frignani

Testata: Corriere della Sera
Data: 12 novembre 2024
Pagina: 9
Autore: Rinaldo Frignani
Titolo: «Sfregiato il murale di Liliana Segre»

Riportiamo dal CORRIERE della SERA di oggi, 12/11/2024, a pag. 9, con il titolo "Sfregiato il murale di Liliana Segre", la cronaca di Rinaldo Frignani.

Sfregiata su un muro a Milano, Liliana Segre. La senatrice è ormai bersaglio di tutti gli antisemiti e antisionisti. Continua a crescere, dal 7 Ottobre, l'ondata di antisemitismo in Europa.

Hanno cancellato i volti e le Stelle di David che il pop artist AleXandro Palombo aveva disegnato sui giubbotti antiproiettile indossati da Liliana Segre e Sami Modiano nel murale realizzato il 30 settembre a Milano. Vandali in azione, forse nella notte di domenica, fra piazzale Loreto e viale Andrea Doria. L’ultimo episodio di antisemitismo in Italia, denunciato dallo stesso autore, già preso di mira a giugno quando ignoti hanno danneggiato il murale di fronte alla Statale in memoria dell’attacco di Hamas contro Israele del 7 ottobre 2023 e un mese prima quello dedicato alla premier Giorgia Meloni. In passato era successo fuori dal Memoriale della Shoah con il disegno dei Simpson ad Auschwitz. Aumenta l’allarme per la sequela di atti contro gli ebrei, che ha registrato un’accelerazione dall’imbrattamento nel novembre 2023 delle pietre d’inciampo a Roma. Proprio ieri sera nella Capitale, a largo Argentina, presidio organizzato dall’associazione Setteottobre dopo l’aggressione dei tifosi israeliani del Maccabi Tel Aviv giovedì scorso ad Amsterdam da parte di gruppi di filo palestinesi alla fine della partita di Europa League contro l’Ajax.

Dalla piazza si è levato un grido d’allarme generale sull’antisemitismo in Europa e in Italia. «Ai non ebrei diciamo: “Aprite gli occhi e fidatevi di quello che noi abbiamo vissuto, vediamo, percepiamo e conosciamo”. Perché oggi è una caccia all’ebreo ma domani sarà una donna o una ragazza qualsiasi che si veste come gli pare», spiega Noemi Di Segni, presidente dell’Unione delle comunità ebraiche italiane (Ucei). Accanto alle bandiere d’Israele anche quelle iraniane dell’epoca dello Scià Reza Pahlavi, portate dai dissidenti dell’attuale Repubblica islamica. Critiche ai media «soprattutto pubblici, che consentono a determinate trasmissioni di andare in onda con notizie, omettendo informazioni, costruendone altre, mendaci od omissive», afferma ancora Di Segni. Per Stefano Parisi, presidente di Setteottobre, in Italia «deve essere introdotto il reato di antisemitismo: se le democrazie occidentali non difendono i propri cittadini, noi siamo finiti». Fra gli interventi quelli di Maria Stella Gelmini, Piero Fassino, Johanna Arbib.

E di Riccardo Pacifici, già presidente della Comunità ebraica romana, che chiede «l’arresto di Mohammad Hannoun, che si sente rappresentante dei palestinesi a Milano, comunque di Hamas», e contesta «il silenzio della segretaria del Pd Elly Schlein sul nuovo antisemitismo».


lettere@corriere.it

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