Lettera: L'antisemitismo incomincia dai docenti
Cara Deborah,
la testata on line "La Tecnica della Scuola" è forse, tra quelle consacrate al mondo della scuola, la più seguita dagli insegnanti . Purtroppo pubblica spesso cronache faziose e appelli pacifinti.
Il 2 novembre vi è uscito il tipico articolo in apparenza inteso a combattere l'antisemitismo, sia quello "filonazista" sia quello "stalinista", in realtà a rinfocolare quello antisionista ben più alla moda: https://www.tecnicadellascuola.it/nella-mente-dei-giovani-torna-la-tentazione-antisemita-come-contrastarla-nelle-scuole-italiane
Tra varie banalità spiccano le più consuete mistificazioni a senso unico: "La discutibile politica dello Stato d’Israele (e soprattutto le scelte criminali del settantacinquenne Benjamin Netanyahu e del suo governo nazionalista) infiammano l’odio razziale, che accusa tutti gli ebrei del mondo per le scelte dello Stato d’Israele stesso: i cui cittadini — che son solo il 45% di tutti gli ebrei del pianeta — in larga parte detestano il governo israeliano attuale e i suoi metodi brutali...
L’odio antisemita dilaga dunque anche da noi, e non è estraneo ai giovani in età scolare, scandalizzati — giustamente — dalla disumana ferocia della guerra... condotta dall’esercito israeliano contro cittadini inermi, trucidati a decine di migliaia...
Manifestare contro lo Stato di Israele è giusto; contro gli ebrei è antisemitismo. Intendiamoci bene: non è antisemitismo il manifestare in piazza contro lo Stato di Israele. Anzi, è giusto e legittimo farlo, quando Israele viola la legalità internazionale e si macchia di crimini".
Non ci si può troppo stupire se poi questi pregiudizi, propalati a scuola dai loro stessi docenti, vengono condivisi da tanti ragazzi.
Grazie e buon lavoro,
Andrea Atzeni
Caro Andrea,
Ogni santo giorno dobbiamo assistere a questa ipocrisia razzista contro Israele. La sua segnalazione dimostra come l’odio antisemita ( nascosto vilmente dietro la critica a Netanyahu) incomincia proprio dagli insegnanti che lo trasmettono poi alle giovani e ancora deboli menti degli alunni. Succede in Italia e abbiamo visto tutto l’anno manifestazioni violente di odio. Negli Stati Uniti, se possibile, è ancora peggio, proprio in questi giorni è stata invitata alla Columbia University. Francesca Albanese, la relatrice speciale delle Nazioni Unite sui diritti umani nei territori palestinesi, la quale ha scrollato le spalle quando una studentessa le ha chiesto se tutti gli israeliani fossero obiettivi legittimi. Ha scrollato le spalle, capisce? È stato come dire sì, tutti, e non me ne importa niente.
Quando un altro studente ha chiesto ad Albanese se condanna lo stupro e il rapimento avvenuti durante l'attacco terroristico di Hamas del 7 ottobre 2023, la maggior parte del pubblico ha riso. Indifferenza, disprezzo e derisione per delle persone, anche molti bambini, prigionieri innocenti da 393 giorni dei mostri di Gaza.
Tutto questo è molto triste. Questo odio planetario non arriva a spaventarci ma è molto deprimente perché niente serve a cambiare l’andazzo. Tutti noi che abbiamo ancora la forza per farlo e che crediamo in Israele e cerchiamo il bene, la giustizia e la verità, dobbiamo andare avanti con fiducia e caparbietà, fino alla fine.
La ringrazio per le sue segnalazioni sempre puntuali.
Un cordiale shalom
Deborah Fait