Le persecuzioni di ebrei che non trovano posto sulla grande stampa Corrispondenza fra Giulio Meotti ed Ephraim Nissan attraverso Informazione Corretta
Testata: Informazione Corretta Data: 21 ottobre 2024 Pagina: 1 Autore: Giulio Meotti, Titolo: «Le persecuzioni di ebrei che non trovano posto sulla grande stampa»
Le persecuzioni di ebrei che non trovano posto sulla grande stampa Corrispondenza fra Giulio Meotti ed Ephraim Nissan
Giulio Meotti
Caro Giulio,
Grazie e congratulazioni. Il fatto stesso che Il Mirror abbia organizzato l'intervista con due militari britannici ammirevoli, mentre i giornali con la puzza sotto il naso se ne disinteressano, ed un giornalino gratuito per le masse come Metro abbia dirottato le poche righe per dir male di Israele, mostrano il mondo alla rovescia in cui ci troviamo.
La settimana scorsa, uscito da un ospedale di Londra, ho trovato al cancello una dimostrazione per Gaza (poi ho saputo che la loro organizzazione nel quartiere aveva pianificato questo come posto di lavoro: che e` come dire che quelli mlavorano li'), ed aspettando l'autobus ho pensato a come il nazista Dr. Sabi' Shawkat di Baghdad, direttore dell'ospedale governativo, aveva fatto iniezioni letali a tutti i pazienti ebrei il 1 e 2 giugno 1941 (giorni di strage consentita dagli inglesi che avevano recuperato l'Iraq dall'Asse). Una parente incinta e ferita (da un poliziotto), portata in carriola dal marito lasciato nudo dai pogromisti (prima, quella aveva lanciato i bambini ad un altro tetto per salvarli), non venne portata all'ospedale perché il marito era informato. A Manchester, all'ospedale dei bambini quest'anno due infermiere con una dichiarazione politica sul camice hanno costretto un bimbo ebreo riconosciuto come tale, sul pavimento, per comprensibili motivi razziali. A tutta gloria di Gaza. Nel maggio 2021, durante la baraonda di allora, un medico o paramedico ad un ospedale di una zona di Londra con molti ebrei fece un gesto di sgozzamento ad un'anziana signora ebrea. Il suo esposto alla direzione dell'ospedale venne respinto, e l'ospedale dichiarò che quella se l'era rimangiata. Per forza: voleva essere curata, non voleva litigare con l'ospedale.
Buona sera,
Ephraim
una storia agghiacciante su cui ho scritto nella mia newsletter, eppure non degna per i nostri paladini dei diritti e dei palestinesi. Vivono in un mondo parallelo che gli crollerà addosso.
Giulio Meotti
Su facebook, una professoressa americana ebrea che conosco ha segnalato un lungo articolo del The Sun di Londra, che e` di gran lunga piu' preciso e dettagtliato di articoli apparsi altrove, sulla schiava yazida di Hamas: