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1. Israele sta perdendo la guerra dell'informazione
Buona sera, gentile signora Fait In continuazione con quello che lei scrive nell'articolo, nella trasmissione "Porta a Porta" di ieri sera mi ha stupito non tanto Giuseppe Conte scatenato contro Israele (fanno finta di scannarsi con Grillo per il Movimento 5 Stelle, ma su Israele e Iran hanno le stesse posizioni), ma Bruno Vespa, quasi supino nell'accettare le farneticanti dichiarazioni di Conte e soprattutto nell'accettare la propaganda di Hamas sui presunti 41.000 morti nella striscia di Gaza. È chiaro anche ai sassi che sono cifre del tutto inventate, ma possibile che non si possa risalire ad una stima più corretta delle vittime, che purtroppo ci sono e anche tante, come in tutte le guerre? E quante di quelle vittime erano terroristi? Se perfino una persona che io credo intellettualmente onesta come Vespa non trova modo di replicare a queste fandonie vuol dire che la battaglia (mediatica) è definitivamente persa. Purtroppo.
Cordiali saluti
Lorenzo Tocco
Caro Lorenzo, il vero problema è che anche i giornalisti che sono amici di Israele, come Vespa, sono ignoranti, non conoscono la storia di Israele e dei suoi nemici se non per sommi capi. Quindi non sanno come e cosa rispondere ai deliri di antisemiti, ignoranti a loro volta. C’è una differenza però, l’ignoranza di un Vespa si esprime con il silenzio perché non sa come replicare, quella di un Conte con aggressività e menzogne tendenti a demonizzare Israele, paese che odia. Purtroppo Israele sta perdendo la guerra dell’informazione perché la prepotenza dei nostri nemici è enorme, cinica e indifferente a quella che è la verità. Da mesi blaterano del genocidio a Gaza e non ho mai sentito nessuno chiarire e spiegare cosa in realtà significhi la parola -genocidio-. Lasciano passare questo termine senza un commento, tanto che è ormai entrato, purtroppo, nella testa dell’opinione pubblica come se fosse la realtà.
Un cordiale shalom
Deborah Fait
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2. Leggere Il Manifesto è come leggere un giornale scritto da Hamas
Cara Deborah, Leggo che sabato il manifesto festeggerà il 7 ottobre: "dall’attacco di Hamas del 7 ottobre al genocidio israeliano di Gaza". https://ilmanifesto.it/newsletters/il-manifesto-di-oggi/il-manifesto-del-03-ottobre-2024
Saluti
Andrea Atzeni
Caro Andrea,
Leggere il Manifesto è come leggere un giornale scritto da Hamas. Mi sembra chiaro ormai che l’antisemitismo, l’odio più feroce contro gli ebrei e Israele abbia origine a sinistra. Sabato 5 ottobre, a Roma, arriveranno decine di migliaia di odiatori con bandiere rosse con la falce e il martello e con bandiere palestinese, forse, perché no visto che li amano tanto, anche con bandiere di Hamas e Hezbollah. Tutti festeggeranno le stragi del 7 Ottobre in Israele. Avremmo immaginato tutto questo solo un anno fa? No! Pensavamo che tutto fosse finito con la Shoah ma così non è stato.
Shalom
Deborah Fait
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3. Israele combatte per tutto il mondo libero
Cara Deborah,
Condivido la proposta della giornalista Camilla Conti. Ricordo che c'è voluto il processo Eichmann, nel 1961 (quindi ben un quindicennio dalla fine della guerra mondiale), per scuotere l'indolenza dell'intera umanità e far conoscere, urbi et orbi, l'orrore della Shoah. Da allora nessuno (salvo le anime perse) ha potuto dire "io non sapevo". Quindi, è da accogliere con entusiasmo il suggerimento della signora Conti, sperando che si attivino subito tutte le iniziative, statuali e private, alla bisogna. Certo, è da rimanere sbalorditi dei tanti che manifestano per i terroristi, che non provano alcun moto di compassione per le vittime (anziani, donne e bambini) e che anzi ne chiedono altre, sbavando rabbia e ferocia. L'enormità è tale che la si può spiegare solo con la follia criminale, una inarrivabile follia distruttiva per l'umanità. Non resta al mondo intiero che difendersi, con ogni mezzo possibile. Non c'è altra soluzione. Al momento, l'unico baluardo contro tanta insania, è Israele: Israele che sacrifica i suoi figli per la salvezza sua e di tutti.
Un cordiale Shalom
Angelo Costanzo
Caro Angelo,
Israele combatte per tutto il mondo libero ma una buona parte di esso, quello che lei definisce giustamente affetto da “follia criminale”, non lo capisce oppure non ne è interessato. I palestinesi e l’islam esercitano su una parte dell’opinione pubblica e su alcuni media, un fascino inspiegabile a chi è sano di mente e liberale. Il suggerimento di Camilla Conti cadrà nel vuoto, non solo, ho notizia che certi sindaci, invitati dalle associazioni per Israele, a mettere le bandiere a mezz’asta lunedì 7 Ottobre, non si sono nemmeno degnati di rispondere.
Cari saluti e Shalom
Deborah Fait